di Giuseppe Marazzini
17.03.2010
In questi giorni in Consiglio Comunale si sta discutendo il bilancio di previsione 2010. La prossima, ed ultima, seduta è prevista per giovedì 18 p.v. alle ore 20.30.
Questo bilancio è condizionato dal rispetto del patto di stabilità – una formula contabile per controllare l’indebitamento degli enti locali – : è così ormai dalla fine degli anni ‘90.
Nel corso degli anni tutto ciò è diventato un meccanismo (saldamente in mano al Governo) talmente perverso e confusionario che di fatto ha bloccato l’autonomia finanziaria dei Comuni cosiddetti “virtuosi”, cioè quei Comuni che non si sono indebitati oltre i parametri previsti dal patto. Legnano è tra questi, ma ciò non può giustificare l’Amministrazione legnanese, che ha presentato un bilancio previsionale non suscettibile di modifiche od integrazioni.
I tre pilastri sui quali si basa tutta l’operazione contabile prevista dalla giunta Vitali per rispettare il patto di stabilità nel 2010 e negli anni 2011-2012 sono i proventi derivanti dalla vendita dei beni pubblici (cartolarizzazione), degli oneri di urbanizzazione (permessi per costruire) e della trasformazione dei diritti di superficie in diritti proprietà (concessione di terreni per 99 anni per edilizia popolare e convenzionata).
Salvo per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione (in ribasso, tra l’altro), le altre voci sono più virtuali che reali: finora le aste per la vendita dei beni pubblici non hanno portato agli introiti preventivati e la vendita dei diritti di proprietà, non essendo obbligatoria l’acquisizione, non sortirà grandi introiti.
Se il quadro generale non cambia, o se non si riuscirà a cambiarlo, saranno guai seri per i futuri bilanci, e i guai, di solito, vengono scaricati sui cittadini onesti che pagano le tasse veramente e sui bilanci familiari. Aumenterà il costo dei servizi, essi verranno privatizzati o potranno scomparire, in particolare quelli dedicati alla persona.
Cambiare le regole non sarà facile, ma intanto i cittadini possono mandare un segnale, perché non mettere a riposo Tremonti e Berlusconi?
Nella seduta del 12.3 u.s., i consiglieri dei gruppi di minoranza hanno presentato diversi ordini del giorno e, visto come si sono svolti i lavori, non è facile esprimere un parere giudizioso nei confronti della maggioranza che “governa” la nostra città.
Nella forma: il numero legale che ha permesso l’inizio dei lavori del Consiglio è stato garantito dai Consiglieri di minoranza e così è stato fino alle 20 – il Consiglio era stato convocato per le 18. È pur vero che nella conferenza dei Presidenti dei gruppi consiliari i Presidenti della minoranza avevano dato la loro parola che i propri gruppi non avrebbero lasciato l’aula a fronte di qualche assenza, ma le troppe assenze dell’altra sera sono state un atto irriverente nei confronti del Consiglio Comunale.
È noto che esistono tensioni all’interno della maggioranza, in particolare nel PdL, ma ciò non è un valido motivo per mettere in difficoltà i lavori del Consiglio.
Forse c’è qualcuno che ritiene che alla minoranza venga concesso troppo spazio: quindi perché perdere tempo con i loro ordini del giorno?
Parafrasando un antico proverbio: scottàti una volta, non ci scotta più la seconda.
Perciò la maggioranza garantisca il numero legale, altrimenti d’ora in poi si esce dall’aula.
Nella sostanza: con gli emendamenti e gli odg presentati dalla minoranza, controfirmati da tutti i Presidenti dei rispettivi gruppi – in tutto 32 documenti, quasi tutti bocciati – di cui ne sono stati votati solo 6, si volevano introdurre elementi di maggior garanzia per le fasce più deboli e più in difficoltà, senza pur tuttavia mettere in pericolo il rispetto del patto di stabilità.
Ordini del giorno votati all’unanimità:
* Odg. presentato da Sinistra ed ecologisti legnanesi inerente alla linee guida riguardanti l’installazione di ripetitori per la telefonia cellulare nel comune di Legnano;
* Odg. presentato da Sinistra ed ecologisti legnanesi inerente ad ampliamento dell’esistente o costruzione di una nuova scuola materna nel rione S. Paolo;
* Odg. presentato da Insieme per Legnano inerente alla tempestiva assegnazione alloggi comunali (con una sostanziale modifica richiesta dalla maggioranza);
* Odg. presentato dal PD inerente ad un biglietto unico sulle linee di trasporto pubblico per l’area dell’Alto Milanese;
* Odg. presentato dal PD inerente ai lavori di completamento dello svincolo di Origgio Ovest;
* Odg. presentato dal PD inerente al potenziamento della illuminazione pubblica nei giardini pubblici e nei luoghi a rischio.
Purtroppo l’emendamento presentato dalle minoranze riguardante l’aumento da 100.000 a 150.000 euro, da destinare al fondo per soggetti colpiti da crisi economica, è stato bocciato.
Nessun commento:
Posta un commento