venerdì 6 luglio 2018

LA NUOVA BIBLIOTECA OCCASIONE PER LA CITTÀ METROPOLITANA.

di Giuseppe Marazzini
06.07.2018

Ho assistito all’ultimo consiglio comunale dove all’ordine del giorno c’erano una serie di mozioni, presentate da alcuni gruppi di minoranza, per contrastare la realizzazione della nuova biblioteca presso l’area verde comunale Falcone-Borsellino. Devo dire che, salvo le firme di 4700 cittadini che vanno rispettate, gli argomenti politici messi sul tavolo della discussione, in particolare dai banchi del Pd (“biblioteca sì, ma senza consumo di suolo, ci sarà spreco di denaro pubblico, utilizzare le proprietà comunali in disuso …”), sono un po’ datati, se non superati proprio in virtù delle occasioni che il Pd ha perso negli anni passati. Appellarsi poi alle promesse fatte in campagna elettorale è come pestar acqua nel mortaio, volendo c’è né per tutti. La nuova biblioteca, se verrà fatta con i criteri per ora annunciati, deve diventare, invece, occasione per spostare l’asse dei poli di attrattività nella città metropolitana, da Milano alle città circostanti.

Mentre le giunte delle città attorno a Milano tentano di fare qualcosa, Milano si sta pappando tutto o quasi, anche la popolazione. Si stima che nel 2030 Milano avrà 90 mila abitanti in più, mentre il territorio metropolitano ne perderà 50 mila. Si sono moltiplicati alberghi di ogni tipo e ci sono teatri molto attivi e molto frequentati. Milano cerca di essere sempre più attrattiva a discapito della città metropolitana; bisogna cominciare a pensare come concretamente riequilibrare questa situazione. Legnano ha appena cominciato, ma il tempo stringe, quindi bisogna accelerare sulle visioni e sulle tempistiche riguardo a quanto già abbiamo in casa.
Alcuni esempi:

creare attorno al teatro cittadino un polo artistico culturale, non solo gestione delle stagioni teatrali, ma una scuola di teatro (recitazione, canto, ballo, mimica) ed organizzare il festival del teatro o della canzone dialettale;

cambiare visione sul Parco ex Ila facendolo diventare un luogo di eccellenza dell’area metropolitana per le attività legate alle diverse disabilità e un luogo di relax per persone bisognose di tranquillità e quiete;

rendere effettivamente fruibile il Parco dei Mulini per gli amanti della camminata e del “birdwatching”. Il compendio che comprende il castello visconteo, l’isola e il parco dei mulini, nel rispetto delle salvaguardie architettoniche ed ambientali, deve diventare un luogo di attrazione metropolitano. Il “Rugby Sound” ne è un esempio, piaccia o non piaccia: l’evento musicale ha una risonanza sul territorio metropolitano che supera quella del Palio di Legnano;

infine la sfida più complicata e difficile, ossia il recupero urbano delle aree dismesse che non si contano più. Dismissioni non governate sulle quali nessun ente pubblico è intervenuto.

Legnano, uno dei comuni più importanti della città metropolitana, deve cominciare a mettere da parte risorse per il loro recupero.


giovedì 5 luglio 2018

PER UNA EUROPA DELLE POPOLAZIONI.

Giuseppe Marazzini
05.07.2018

Siamo in Germania, ai giorni nostri. In un albergo di lusso sta per riunirsi un G8 dei ministri dell’economia pronto a varare una manovra segreta che avrà conseguenze molto pesanti per alcuni paesi. Con gli uomini di governo ci sono anche il direttore del Fondo Monetario Internazionale, Daniel Roché, e tre ospiti: una celebre scrittrice di libri per bambini, una rock star e un monaco italiano, Roberto Salus. Accade però un fatto tragico ed inatteso e la riunione deve essere sospesa. In un clima di dubbio e di paura, i ministri e il monaco ingaggiano una sfida sempre più serrata intorno a un segreto. I ministri sospettano, infatti, che Salus, attraverso la confessione di uno di loro, sia riuscito a sapere della terribile manovra che stanno per varare, e lo sollecitano in tutti i modi a dire quello che sa. Ma le cose non vanno così lisce: mentre il monaco – un uomo paradossale e spiazzante, per molti aspetti inafferrabile – si fa custode inamovibile del segreto della confessione, gli uomini di potere, assaliti da rimorsi e incertezze, iniziano a vacillare...

Una visione dei poteri assoluti del capitalismo e dell’Europa resa storia e trasposta in una versione cinematografica, che fa riflettere su come tutto e tutti, poteri politici compresi, siano asserviti e manovrati dal grande potere finanziario globale istituzionalizzato. Così come nel film, nell’Unione Europea tutto si muove come e quando lo vogliono i grandi e invisibili burattinai, che calpestano e annullano le persone e la sovranità degli stati, retti, come viene detto nel film, da parlamenti composti ormai da “anime morte”. Una visione complottistica sull’operato di chi ha in mano le leve del potere? Siamo convinti proprio di no.

Il video è tratto dal film del 2016 “Le Confessioni” di Roberto Andò.