martedì 20 ottobre 2009

... la strada dell’unità


di Giuseppe Marazzini
19.10.2009


“Agitatevi, perché avremo bisogno di tutto il vostro entusiasmo
Organizzatevi, perché avremo bisogno di tutta la vostra forza
Studiate, perché avremo bisogno di tutta la vostra intelligenza”

(A.Gramsci)

Ho scelto “il manifesto”, quotidiano che leggo dalla sua fondazione, per segnalare come il nostro Paese, che non è più “Bel” da un pezzo, sia sull’orlo del precipizio.

7.10. ….la Lega presenta la legge anti-burqa: carcere fino a due anni e multa. Il testo prevede una modifica della legge Reale sull’ordine pubblico. Cota (capo gruppo alla Camera della Lega, ndr) ..”Ma non abbiamo nulla contro i musulmani”.

8.10. Genova. Ecco le motivazioni dell’assoluzione di quattro agenti per i pestaggi dei pacifisti della Rete Lilliput a piazza Manin.
I non violenti picchiati al G8 perché “ostacolavano le operazioni di polizia”.

9.10. Violenze omofobiche. Aumentano le violenze, domani corteo a Roma. ….le violenze e aggressioni…nei primi mesi del 2009 hanno raggiunto quota 52, mentre nel 2008 si erano fermate a 45.

15.10. Omofobia, l’ONU attacca: “In Italia passo indietro” il blocco in Parlamento della legge contro l’omofobia. Critiche anche su respingimenti e libertà di stampa.

16.10. Questo nostro fascismo postmoderno.
“Un paese che ha decretato,attraverso leggi e pratiche sociali, che migranti, rom e omosessuali sono, di diritto e di fatto, fuori dal consesso dei paesi civili, nonché dagli standard e delle convenzioni internazionali. Un paese in cui, senza discriminazione alcuna, ogni giorno si sprangano “stranieri” come gay, senza che si manifesti una reazione proporzionata alla gravità dell’escalation è un paese sull’orlo dell’abisso”.

17.10. Il video sull’autore della sentenza Fininvest-Cir acquisito dalla magistratura. Mediaset contrattacca: “Niente bacchettate”.
Il giudice Mesiano spiato da canale 5, il Garante della privacy interviene.

Poi ci sono le manganellate mediatiche tirate dal Presidente del Consiglio dopo la bocciatura del lodo Alfano, e la spiata fatta ai danni del giudice Mesiano, azioni tese a scatenare i più bassi istinti reazionari contro chi difende l’integrità della nostra Costituzione.

Per uscire da questo immondezzaio la sinistra deve ritrovare la strada dell’unità; unità delle forze in campo, unità con i sinceri democratici, unità con tutti i lavoratori.

venerdì 9 ottobre 2009

Per i Comuni…. binario morto?

di Giuseppe Marazzini
09.10.2009


Giovedì 8 ottobre si è aperta la Conferenza dei Servizi riguardante il potenziamento della tratta ferroviaria Rho-Gallarate, e dalle prime battute si comprende che per i Comuni sarà dura far cambiare posizione al Governo e alla Regione Lombardia.
Se nel 1176 i Comuni hanno sconfitto a Legnano il “Barbarossa”, nel 2009 dovranno piegare la testa alla volontà di un potere centrale regionale, più che governativo, che sempre più toglie ossigeno ai Comuni.
Ai Comuni non è stata data la possibilità di analizzare a fondo le scelte di politica economica fatte da Regione e Governo, che stanno a monte del progetto tecnico di Italferr. Forse non ne hanno sentito la necessità, resta comunque il fatto che nessuno delle autorità competenti spiega, consci del disastro che ne sta uscendo, perché questa insistenza di voler fare il 4° e 3° binario sul tracciato esistente già di per sé saturo, e non fare invece una nuova ferrovia in un’area meno urbanizzata.
Risultato che ogni Comune si è presentato alla Conferenza con le proprie proposte e richieste: che dire, ancora una volta ha vinto il localismo e il particolarismo.
E in questa atmosfera di rassegnazione generale non ci si può neanche consolare con le lotte, promesse, dei Comitati sorti per far cambiare il progetto a Italferr.
Sperando di fare cosa utile per chi ci legge, riportiamo in modo molto stringato le posizioni dei Comuni riprese dai rispettivi siti comunali.
Per Legnano, invece, vedere integralmente il dossier preparato dai tecnici comunali che hanno fatto del loro meglio per rappresentare le esigenze della nostra comunità.

Comune di Rho, amm.ne centro-destra: nessuna osservazione di merito al progetto.

Comune di Pregnana Milanese, amm.ne centro-sinistra: no al 4° binario, in subordine opere di compensazione (2 pagine di osservazioni).

Comune di Pogliano Milanese, amm.ne lista civica centro-destra: chiede lo spostamento del tracciato per evitare l'abbattimento di case, e opere di compensazione (21 pagine di osservazioni).

Comune di Vanzago, amm.ne centro-sinistra: no al 4° binario ed interramento da Vanzago a Legnano, in subordine opere di compensazione (44 pagine di osservazioni).

Comune di Nerviano, amm.ne centro-sinistra: nessuna osservazione di merito al progetto, si chiede parcheggio scambio gomma-ferro per la nuova stazione.

Comune di Parabiago, amm.ne lista civica centro-destra: nessuna osservazione di merito al progetto, si chiedono opere di compensazione e soldi per indennizzi.

Comune di Canegrate, amm.ne centro-sinistra: nessuna osservazione di merito al progetto si chiedono opere di compensazione (3 pagine di osservazioni).

Comune di Legnano, amm.ne centro-destra: vedi dossier allegato (12 pagine di osservazioni).

Comune di Busto Arsizio, amm.ne centro-destra: nessuna osservazione di merito al progetto.

Comune di Gallarate, amm.ne centro-destra: nessuna osservazione di merito al progetto.

lunedì 5 ottobre 2009

Legnano ha bisogno di trasparenza, molta trasparenza

di Giuseppe Marazzini
05.10.2009


Consiglio comunale del 29 settembre 2009.
….”toglieremo i nomi delle imprese dagli atti amministrativi…, basta con questa solfa sulla trasparenza, è ora di finirla con questa storia…” , più o meno sono queste le parole del Sindaco, palesemente irritato, rispondendo alla interrogazione sul caso dei 48 alloggi ad edilizia convenzionata da realizzarsi in via delle Palme a Legnano, presentata dal sottoscritto a nome del Gruppo Sinistra ed Ecologisti Legnanesi.
Il vice sindaco della Lega, invece, definiva la mia interrogazione “maliziosa” e non “propositiva” perché le imprese per poter partecipare ai bandi pubblici devono comprovare di essere in possesso di tutti i requisiti di legge, sottolineando con enfasi il fatidico certificato “antimafia” sventolato quale antidoto a qualsiasi intrusione illecita (sic!).
Nella interrogazione si chiedeva se era intenzione della pubblica amministrazione di intervenire presso la Guardia di Finanza per valutare l’affidabilità dell’impresa Vinco srl, perché alcuni giorni prima sul quotidiano “Libero” era apparso un primo elenco di “furboni” titolari di presunti fondi illeciti all’estero e che tra questi apparivano diversi nomi che potrebbero essere messi in relazione con l’impresa Vinco srl.
La Vinco srl risulta essere l’unica partecipante al bando regionale riguardante la realizzazione dei 48 alloggi ad edilizia convenzionata previsti per Legnano, si tratta di un piano regionale finanziato per 22 milioni di euro.
È evidente che la nostra amministrazione comunale confonde, in buona fede o in mala fede, non lo so, la correttezza degli atti amministrativi con la trasparenza dell’essere di una impresa e dei suoi titolari.
Da quando la logica privatistica ha preso il soppravvento nelle decisioni più importanti nelle pubbliche amministrazioni la trasparenza, intesa come pratica di coerenza tra le procedure di legge e l’eticità del committente, è fortemente compromessa.
Il recupero della ex Cantoni ne è un esempio.
L’iter procedurale è stato complesso, lungo e laborioso: tavoli istituzionali di concertazione, verifiche tecniche, valutazioni ambientali, conferenze dei servizi, delibere regionali e comunali, varianti in corso d’opera e tanto altro; un lavoro immenso durato anni che la pubblica amministrazione ha condotto seguendo le regole procedurali e conformi alla legge.
Però se arrivano segnali che, dopo tutto questo lavoro improntato alla correttezza procedurale quanto realizzato viene asservito ad un mercato immobiliare distorto e speculativo, non viene il sospetto o quasi la certezza che le istituzioni sono state utilizzate per fini non nobili?
Qualcuno dirà che è sempre stato così, ma questo non giustifica che si debba continuare nello stesso modo.
È mia convinzione che la pubblica amministrazione debba articolare una forte vigilanza istituzionale sulle opere realizzate con la prassi della concertazione fra pubblico e privato. Fare ciò, io credo, farà bene all’economia.