mercoledì 23 settembre 2009

Vitali! Bye, bye

di Giuseppe Marazzini
23.9.2009


Vitali! Bye, bye. Il feeling, se mai c’è stato, fra la maggioranza dei legnanesi e il Sindaco si sta logorando e i segnali sono sempre più marcati.
I cittadini del centro città sono inviperiti per le nuove regole di utilizzo dei parcheggi; in pochi giorni sono state raccolte oltre 600 firme con la richiesta di modifiche sostanziali al piano parcheggi. Qualche concessione è arrivata, ma niente di che… .
Altri cittadini sono furiosi perché hanno saputo, al rientro delle ferie, che la loro casa o il loro giardino verranno espropriati per la posa del terzo binario FFSS.
È da diversi anni che si discute del terzo binario ma l’Amministrazione non ha mai esercitato una vera azione di controllo nei confronti degli enti competenti e non ha mai dato informazioni sulla vicenda. Ora si cerca di correre ai ripari ma è troppo tardi e i cittadini, sperando in un miracolo, si sentono traditi dal Sindaco di Oltrestazione.
Se a questo aggiungiamo altri flop che il Sindaco sta collezionando, la situazione politica è quanto mai precaria:

*** La cartolarizzazione dei beni comunali. Un errore madornale, non sta dando i frutti sperati dalla giunta Vitali-Fratus e la cessione del terreno adiacente alla chiesetta di Ponzella l’opinione pubblica non l’ha digerita.
*** Il pasticcio del bocciodromo di via Lodi. Dopo le gare di appalto andate a vuoto si chiede aiuto ad Amga, poi riappare di nuovo il privato e quindi vai a capire cosa sta succedendo, ma si comprende l’imbarazzo di Amga.
*** La sistemazione di viale Sabotino. In cambio di migliaia di metri cubi a destinazione commerciale e residenziale, è destinata al rinvio sine die, infatti il privato impegnato in tale opera è evaporato nel nulla. Ora chi si farà carico della sistemazione di viale Sabotino? il Comune o si aspetterà un’altro privato?
*** Il Contratto di Quartiere a Mazzafame. Uno dei fiori all’occhiello dell’amministrazione sta proseguendo a singhiozzo.
*** Siamo vicini all’apertura del nuovo ospedale (primavera 2010) ma opere stradali per una viabilità scorrevole e sicura non se ne vedono.
*** Le manovre attorno al vecchio ospedale sono sempre in corso. Il Sindaco dice di non sapere nulla ma dopo la vicenda del terzo binario gli si può credere?
*** Permane la questione morale. Un noto e chiacchierato costruttore legnanese figura tra i presunti “furboni” con fondi illeciti all’estero pubblicati dal quotidiano “Libero” il 13 settembre.

Ma se la popolarità del Sindaco non gode di una buona salute anche la Lega cittadina è sotto tiro; la corsa di Fratus dal ministro Castelli non è solo per motivi tecnici ma è il tentativo di recuperare le figuracce fatte con i cittadini di via Volturno.
La Lega si sta rendendo conto che il rapporto con il proprio elettorato si sta sfilacciando, ma se non si sgancia da Vitali le andrà sempre peggio.
A che serve avere un grande consenso se poi si è incapaci di governare e risolvere i problemi dei cittadini e della città!

sabato 5 settembre 2009

Terzo binario, quando si fa demagogia

di Giuseppe Marazzini
5.9.2009


Ho letto su “Legnanonews” la presa di posizione di Italia dei Valori e di Insieme per Legnano in merito alla nota questione del terzo binario e devo dire che non mi sono piaciute affatto.
Primo perché fanno delle affermazioni fuorvianti mentre, invece, sarebbe il caso che le persone che rappresentano queste forze dicano cosa farebbero loro al posto dei cittadini che di punto in bianco si trovano con la casa in procinto di essere demolita.
Secondo perché pur essendo d’accordo sul terzo binario sparano controproposte che non hanno nessun presupposto tecnico-scientifico ma hanno il sapore di pura propaganda elettorale, come se interrare alcuni chilometri di ferrovia, ammesso che lo si faccia, non precluda il fatto che possano essere demoliti degli immobili per ragioni di stabilità.
Il terzo binario è stato chiesto a gran voce dalle forze politiche di destra e di centro sinistra, insieme a Confindustria, quindi chi ha ideato questo intervento, che temo possa diventare un’altra opera inefficace, deve spiegare ai cittadini quali saranno i benefici, se ce ne saranno, che riceveranno
Cosa significa affermare che il terzo binario darà sviluppo infrastrutturale del nostro territorio se non è in grado di rispondere a queste domande: quanti posti di lavoro porterà il terzo binario a Legnano? gli industriali legnanesi useranno la ferrovia per i loro scambi commerciali? I pendolari riceveranno benefici reali? I viaggiatori avranno treni più decenti?
Ai cittadini che stanno difendendo, a ragione, la loro casa bisogna dire la verità e cioè che per difendere le loro causa bisogna mettere in discussione non solo il progetto dal punto di vista tecnico ma la filosofia dominante che porta a questi mega interventi in aree fortemente urbanizzate, e questa volontà da parte della stragrande maggioranza delle forze politiche non c’è.
Se proprio c’è bisogno di far circolare meglio e in modo più razionale le merci sul nostro territorio, nella nostra regione, allora si abbia il coraggio di fare delle ferrovie commerciali nelle zone meno urbanizzate possibile e si lasci perdere il terzo binario.
E poi siamo seri, siamo in Lombardia la regione che compete con le regioni del centro Europa, non si può arrivare con un progetto che prevede l’abbattimento di edifici abitati e ai cittadini penalizzati raccontare che verranno risarciti a prezzi di mercato, si abbia almeno la decenza di presentarsi già con proposte concrete e tangibili che, secondo me, devono essere di molto superiori ai valori di mercato.

martedì 1 settembre 2009

Terzo binario…..a Legnano

di Giuseppe Marazzini
1.9.2009

Arriva il terzo binario. da Rho a Gallarate le istituzioni, pur con qualche leggero mal di pancia, sono entusiasti: finalmente una grande opera che rilancerà la nostra economia e migliorerà le condizioni di viaggio dei pendolari, questo è quello che si sente dire negli ambienti dei gestori del potere politico. Per la verità l’entusiasmo è bipartisan.
Io, e non per fare il solito bastian contrario, ho qualche perplessità che tutto fili liscio, il disastro Malpensa insegna.
Per ora il terzo binario sta portando scompiglio fra gli abitanti di via Volturno, sì perché trovarsi fra capo e collo la casa espropriata al rientro delle vacanze non è per niente simpatico.
L’amministrazione farà anche del suo meglio per spiegare la complessità dell’intervento, ma come convincere i cittadini che la via Volturno non sarà più una strada normale, ma una specie di trincea militare con una barriera artificiale alta parecchi metri che toglierà aria e luce?
I cittadini, a ragione, lamentano i ritardi delle istituzioni preposte, infatti del terzo binario se ne parla da anni, si sono fatte diverse ipotesi, ma nessuno ha agito preventivamente coinvolgendo i cittadini interessati per individuare le soluzioni più opportune.
È magra soddisfazione, se non un amara presa in giro, sapere che si possono presentare entro la fine di settembre eventuali osservazioni all’Italferr, dopo che il mese di agosto è stato mangiato dall’inefficienza amministrativa da parte di Governo, Regione e Comune.
Io penso che il cittadino non debba essere penalizzato da questo intervento, non solo deve essere risarcito usando come metro di misura i valori di mercato, ma deve ottenere un congruo risarcimento sia per quanto attiene i disagi che dovrà affrontare (ricerca nuova abitazione e/o attività commerciali), sia in rapporto al suo vivere quotidiano (relazioni sociali e servizi) e sia per quanto attiene alla sua attività lavorativa.
È troppo comodo dire: verrà trasferito in un’altra parte della città e lì potrà riaprire il suo negozio.Il buon senso vuole che i cittadini si organizzino per tentare di far modificare il tracciato previsto dalla Italferr e nel caso, di ottenere il riconoscimento di un risarcimento che tenga conto anche di tutti gli indicatori della qualità della vita.