sabato 5 settembre 2009

Terzo binario, quando si fa demagogia

di Giuseppe Marazzini
5.9.2009


Ho letto su “Legnanonews” la presa di posizione di Italia dei Valori e di Insieme per Legnano in merito alla nota questione del terzo binario e devo dire che non mi sono piaciute affatto.
Primo perché fanno delle affermazioni fuorvianti mentre, invece, sarebbe il caso che le persone che rappresentano queste forze dicano cosa farebbero loro al posto dei cittadini che di punto in bianco si trovano con la casa in procinto di essere demolita.
Secondo perché pur essendo d’accordo sul terzo binario sparano controproposte che non hanno nessun presupposto tecnico-scientifico ma hanno il sapore di pura propaganda elettorale, come se interrare alcuni chilometri di ferrovia, ammesso che lo si faccia, non precluda il fatto che possano essere demoliti degli immobili per ragioni di stabilità.
Il terzo binario è stato chiesto a gran voce dalle forze politiche di destra e di centro sinistra, insieme a Confindustria, quindi chi ha ideato questo intervento, che temo possa diventare un’altra opera inefficace, deve spiegare ai cittadini quali saranno i benefici, se ce ne saranno, che riceveranno
Cosa significa affermare che il terzo binario darà sviluppo infrastrutturale del nostro territorio se non è in grado di rispondere a queste domande: quanti posti di lavoro porterà il terzo binario a Legnano? gli industriali legnanesi useranno la ferrovia per i loro scambi commerciali? I pendolari riceveranno benefici reali? I viaggiatori avranno treni più decenti?
Ai cittadini che stanno difendendo, a ragione, la loro casa bisogna dire la verità e cioè che per difendere le loro causa bisogna mettere in discussione non solo il progetto dal punto di vista tecnico ma la filosofia dominante che porta a questi mega interventi in aree fortemente urbanizzate, e questa volontà da parte della stragrande maggioranza delle forze politiche non c’è.
Se proprio c’è bisogno di far circolare meglio e in modo più razionale le merci sul nostro territorio, nella nostra regione, allora si abbia il coraggio di fare delle ferrovie commerciali nelle zone meno urbanizzate possibile e si lasci perdere il terzo binario.
E poi siamo seri, siamo in Lombardia la regione che compete con le regioni del centro Europa, non si può arrivare con un progetto che prevede l’abbattimento di edifici abitati e ai cittadini penalizzati raccontare che verranno risarciti a prezzi di mercato, si abbia almeno la decenza di presentarsi già con proposte concrete e tangibili che, secondo me, devono essere di molto superiori ai valori di mercato.

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