22.12.2015
Le mozioni di censura e di richiamo alla
Giunta Centinaio presentate dalla minoranza consiliare avranno valenza politica
finché la coalizione di maggioranza non risolverà la questione del Codice Etico.
La irrisolta questione etica getta una
macchia indelebile sul governo della congrega dei cappellini bianchi. Il caso Cusumano e il caso Bononi
rappresentano l’allegoria del cattivo governo della città di Legnano nell’epoca
della buona politica renziana tanto propagandata, mentre l’archiviazione dei
due casi per manifesta volontà della maggioranza richiama il modello di governo
degli anni '50 quando una mano lavava l’altra, e tutto proseguiva senza
sussulti di vergogna.
Il caso ultimo, quello di Bononi, ha
fatto venire a galla un intreccio ambiguo e confuso tra i poteri istituzionali
e il mondo paliesco, tanto da far dire al sindaco che è necessario cambiare
passo: se lo dice il sindaco… vuol dire che le reiterate osservazioni fatte in
precedenza dalla Sinistra Legnanese avevano un fondamento.
Il voto in consiglio comunale sulla
mozione in cui si richiedeva la rimozione di Bononi da presidente di “Legnano
1176” è stata un capolavoro di ipocrisia e di sudditanza alla cattiva politica,
quella degli inciuci e delle camarille.
Ad esclusione dei gruppi consiliari Per
Legnano, M5Stelle e Sinistra Legnanese, che hanno votato per la rimozione di
Bononi per ragioni etiche e per abuso delle sue funzioni, i gruppi di
maggioranza Pd, Insieme per Legnano, RiLegnano e Italia dei Valori hanno votato
vergognosamente contro l’etica in politica, trincerandosi dietro al fatto che
il Consiglio Comunale non ha ancora adottato il Codice Etico (la Giunta lo ha
discusso, ma lo ritiene troppo impegnativo …).
Anche chi nella minoranza ha votato
contro o si è astenuto si è appiattito sulle posizioni della maggioranza,
rinunciando ad una occasione unica di autocritica per gli sbagli del passato.
Morale della storia è che Il voto
dell’altra sera ha dimostrato che la politica dei poteri non vuol sentire
parlare di etica, giustificazioni ne hanno trovate in abbondanza pur di evitare
di affrontare l’argomento. Ma come? Il signor Bononi affida
l’appalto a una sua azienda e il Comune non dice niente? L’etica dovrebbe
venire sempre prima delle leggi e delle regole.
P.S.
Roma, 21.12.2015
“……sono di importanza primaria la
trasparenza, la correttezza e l’etica” ha detto
il Presidente della Repubblica in occasione dello scambio degli auguri di fine
anno con i rappresentanti delle istituzioni.
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