martedì 22 dicembre 2015

LA GIUNTA LEGNANESE HA PAURA DEL CODICE ETICO

di Giuseppe Marazzini
22.12.2015

Le mozioni di censura e di richiamo alla Giunta Centinaio presentate dalla minoranza consiliare avranno valenza politica finché la coalizione di maggioranza non risolverà la questione del Codice Etico.

La irrisolta questione etica getta una macchia indelebile sul governo della congrega dei cappellini bianchi. Il caso Cusumano e il caso Bononi rappresentano l’allegoria del cattivo governo della città di Legnano nell’epoca della buona politica renziana tanto propagandata, mentre l’archiviazione dei due casi per manifesta volontà della maggioranza richiama il modello di governo degli anni '50 quando una mano lavava l’altra, e tutto proseguiva senza sussulti di vergogna.

Il caso ultimo, quello di Bononi, ha fatto venire a galla un intreccio ambiguo e confuso tra i poteri istituzionali e il mondo paliesco, tanto da far dire al sindaco che è necessario cambiare passo: se lo dice il sindaco… vuol dire che le reiterate osservazioni fatte in precedenza dalla Sinistra Legnanese avevano un fondamento.

Il voto in consiglio comunale sulla mozione in cui si richiedeva la rimozione di Bononi da presidente di “Legnano 1176” è stata un capolavoro di ipocrisia e di sudditanza alla cattiva politica, quella degli inciuci e delle camarille.

Ad esclusione dei gruppi consiliari Per Legnano, M5Stelle e Sinistra Legnanese, che hanno votato per la rimozione di Bononi per ragioni etiche e per abuso delle sue funzioni, i gruppi di maggioranza Pd, Insieme per Legnano, RiLegnano e Italia dei Valori hanno votato vergognosamente contro l’etica in politica, trincerandosi dietro al fatto che il Consiglio Comunale non ha ancora adottato il Codice Etico (la Giunta lo ha discusso, ma lo ritiene troppo impegnativo …).

Anche chi nella minoranza ha votato contro o si è astenuto si è appiattito sulle posizioni della maggioranza, rinunciando ad una occasione unica di autocritica per gli sbagli del passato.

Morale della storia è che Il voto dell’altra sera ha dimostrato che la politica dei poteri non vuol sentire parlare di etica, giustificazioni ne hanno trovate in abbondanza pur di evitare di affrontare l’argomento. Ma come? Il signor Bononi affida l’appalto a una sua azienda e il Comune non dice niente? L’etica dovrebbe venire sempre prima delle leggi e delle regole.

P.S.
Roma, 21.12.2015
“……sono di importanza primaria la trasparenza, la correttezza e l’etica” ha detto il Presidente della Repubblica in occasione dello scambio degli auguri di fine anno con i rappresentanti delle istituzioni.


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