29.07.2017
Da La Prealpina del 28 luglio 2017 pag.35 – Marazzini torna all’attacco
«In stazione servirebbe
l’infopoint dei vigili»
Legnano - Prima lo spaccio, poi le risse. Adesso i
suicidi: due ragazzi morti in meno di una settimana, più altri quattro che
dall’inizio del mese hanno cercato di togliersi la vita gettandosi sotto il
treno. Ce n’è abbastanza per riportare d’attualità il progetto dell’infopoint
della polizia locale in stazione, idea che avanzata nel corso del consiglio
straordinario sulla sicurezza che si era tenuto lo scorso autunno in città era
poi rimasta sulla carta.
A sottolineare l’attualità del progetto è oggi l’ex consigliere della
Sinistra legnanese Giuseppe Marazzini, ora fuori dal Palazzo ma consigliere
neanche tanto ombra del Movimento cinque stelle. «Il consiglio dello scorso
novembre era stato organizzato dopo una rapina che un profugo aveva messo a
segno ai danni di una studentessa - ricorda -, ma era diventato l’occasione per
formulare tutta una serie di proposte oggettivamente interessanti. Quelle
proposte erano state riassunte dalla Commissione sicurezza in un documento che
era stato approvato dal consiglio comunale, e che poi la giunta aveva deciso di
inserire nel documento di programmazione unica. Tra le altre cose, era prevista
anche l’istituzione in stazione di un punto informazioni della polizia locale,
come quelli che già esistono a in Canazza e a Mazzafame».
Il progetto era però un po’ più ambizioso, perché prevedeva di
rivitalizzare la stazione anche rendendola sede di associazioni di
volontariato: «Presenze che potrebbero essere utili non solo a scoraggiare i
malintenzionati - afferma Marazzini -, ma anche a incoraggiare chi per un
motivo o per l’altro ha perso la fiducia». Visti fatti registrati nelle ultime
settimane, la proposta merita di essere presa in considerazione in tempi
rapidi. Anche se la prevenzione dovrebbe partire da molto più lontano, una
presenza in più sarebbe comunque meglio di niente.
L.C.
Da Legnanonews 28 luglio 2017
Marazzini: "Centinaio se
l'è cercata, Fratus ha un Governo extracomunale"
La Sinistra? Eccessivamente portata a disperdere energie. Il
centrodestra? Non vogliono gli extracomunitari, ma fanno una giunta
extracomunale. Centinaio e il suo Governo? Dopo pochi giorni si era già
manifestato un netto scollamento con la città. Inevitabile la sconfitta.
Giuseppe Marazzini si è autoescluso dalla corsa a un posto in consiglio
comunale, ma resta sempre un attento e vivace osservatore della politica
legnanese: "Non sono andato in pensione. Mi sono messo piuttosto a
disposizione per trasmettere un po' della mia esperienza a chi mi sembrava più
adatto a raccoglierla per il bene della città".
Già... il Movimento 5 Stelle e non invece quella Sinistra di cui
Marazzini è stato sempre un fedele e qualificato rappresentante. Ecco il primo
tema di un cordiale dialogo con il cronista: "La nostra Sinistra si sta
caratterizzando per una eccessiva dispersione di energie e per non dar spazio a
idee e progetti, come il tema dell'acqua e quello del taglio ai vitalizi dei
parlamentari, sostenuti con forza invece dal Movimento 5 Stelle. Nell'ultima
campagna elettorale mi piaceva sostenere un gruppo composto da tanti giovani.
Potevo anche immaginare l'esito finale, ma ho comunque preferito affrontare
questo cammino carico di nuove motivazioni, che un percorso ormai privo di
interesse, almeno per me. Sicuramente, è stata una scelta etica".
"I segnali della sconfitta per Centinaio - eccoci all'esito delle ultime elezioni -
c'erano tutti. Non è mai esistito un profondo rapporto con la città. Ogni
comitato nato in opposizione a decisioni della Giunta vinceva la sua partita.
Si è parlato tanto del progetto di inclusione sociale, ma l'emergenza freddo
che ho gestito insieme alla giunta Vitali aveva dato risultati migliori. La
campagna elettorale aveva poi manifestato malesseri con riLegnano, contrasti
all'interno dello stesso PD e una minor forza propositiva di Insieme per
Legnano, ridotto a scudiero di Centinaio. Tutti indizi gravi per l'esito
finale".
"La vittoria del centrodestra - altra considerazione di Marazzini - è stata sicuramente aiutata dalla
situazione del centrosinistra, così come era accaduto il contrario nel 2012. I
due fanno a gara, insomma, a farsi del male da soli! Certo che, in questi 5
anni, il centrodestra non ha saputo creare una nuova classe politica e oggi
vediamo una Giunta composta da 6 assessori provenienti da fuori città, senza
contare il sindaco Fratus... Proprio loro che chiudono le porte agli
extracomunitari, hanno composto un Governo di extracomunali!".
E le liste civiche? Quale il loro peso in queste elezioni? Sorride
Marazzini nella sua risposta: "L'elettorato è stato chiaro. Ha votato i
partiti, tutti davanti alle varie liste, e prima di pensare a una civica ha
deciso di starsene a casa. Le liste andavano bene 20 anni fa, adesso sono
troppo autoreferenziali".
Infine, l'argomento di maggior attualità: Amga, con i suoi problemi
gestionali, amministrativi e politici: "L'azienda sembra un caserma.
Aemme Linea Ambiente è stata condannata per attività antisindacale. Il
tribunale di Busto Arsizio ha rigettato un pesante provvedimento disciplinare
emesso da Amga nei confronti di un suo dipendente. Non è più un mistero
che diversi collaboratori sottoposti ad un forte “stress lavorativo” stiano
ricorrendo alle cure di specialisti; se clinicamente si dovesse dimostrare il
nesso causale tra il loro disagio lavorativo e il loro stato di salute, ciò
sarebbe fonte di altri ricorsi alla magistratura. Esiste una specie
di regia che cerca di far “terra bruciata” di tutto ciò che è l’apparato
tecnico per lasciare spazio alle consulenze esterne? Forse, no, però...".
(Marco Tajè)