giovedì 19 aprile 2001

Consiglio, zero interventi sul piano Erif, ma lungo dibattito sulla Libertà religiosa

di Luca Nazari
La Prealpina
martedì 19/04/11 pag. 21


“S'impegnano sindaco e giunta a farsi portatori e sostenitori, a tutti i livelli, di ogni iniziativa volta a tutelare la libertà religiosa e a far cessare le violenze e le discriminazioni a danno delle comunità cristiane”. E' questo il passaggio cruciale della mozione che è stata approvata all'unanimità nel corso dell'ultimo consiglio comunale e che era stata promossa dal PdL prendendo spunto da alcuni gravissimi fatti accaduti recentemente in alcuni Paesi del mondo (il documento è stato poi controfirmate anche da IpL, Pd, gruppo misto, Lega Nord e Fli).

La discussione è stata comunque piuttosto lunga (è stata persino necessaria un sospensione di dieci minuti affinché i capigruppo valutassero un emendamento, poi respinto dall'aula), ma ha in realtà destato tra il pubblico qualche perplessità: siamo al consiglio comunale di Legnano o qualcuno pensa di essere all'Onu o al parlamento europeo?

Per dirla tutta: è ovvio che la violenza è sempre da condannare, da qualsiasi parte venga, non dovrebbe esserci bisogno di votare una mozione occupando quasi un'ora di dibattito. Intendiamoci: non sì vuole fare i qualunquisti e nemmeno dare lezioni a nessuno: ai consiglieri comunali di una città di provincia si chiede però, soprattutto, di occuparsi di problemi concreti (e di questi tempi ce ne sono davvero tanti). Perché altrimenti si rischia il paradosso; il documento sulla libertà religiosa porta via buona parte della riunione, mentre l'approvazione definitiva dei piani attuativi di viale Cadorna (Erif) e di via Menotti non vede neanche un intervento.
Che della Erif si debba parlare a Bruxelles?

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