giovedì 20 dicembre 2012

SOLIDARIETA' AL CONSIGLIERE MARAZZINI

RAL
20.12.2012

Solidarietà al Consigliere Giuseppe Marazzini da parte della Sezione legnanese dell'ANPI, nella lettera a firma del suo Presidente Luigi Botta.

Solidarietà anche da parte del sindaco Alberto Centinaio, dalla Giunta comunale e dal presidente del Consiglio Comunale Michele Ferrazzano, come si legge nel comunicato emesso in data 19/12 dall’ufficio stampa del comune:
"Quanto successo in aula è un episodio che nulla ha a che vedere con il sereno e costruttivo confronto politico auspicato dal Sindaco nel suo precedente intervento di risposta all’interrogazione presentata dal consigliere Marazzini. Siamo di fronte anche ad un’offesa portata all’intero Consiglio Comunale, massima espressione della rappresentanza democratica dei cittadini legnanesi, che non può tollerare alcuna forma di condizionamento del regolare svolgimento dei suoi lavori e il venir meno del doveroso clima di rispetto reciproco all’interno della sala consiliare.  E’ auspicabile che non si ripetano altri episodi del genere e in futuro si opererà con fermezza e determinazione in tal senso. Sono inoltre da evitare forme di strumentalizzazione delle persone che vivono una situazione di disagio. L’Amministrazione comunale è molto attenta a questi casi e non sarà con simili azioni che tali problemi potranno essere affrontati e risolti più tempestivamente". 

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La Prealpina - Legnano
20.12.2012  
Nuova incursione della Fiamma in Consiglio: unanime condanna
Duro comunicato della giunta contro gli insulti a Marazzini. «Offesa l'intera assemblea civica»

LEGNANO  - Ormai è un'abitudine. Gli attivisti della Fiamma Tricolore l'altra sera in consiglio comunale sono stati ancora una volta protagonisti di alcune gravi intemperanze al termine della riunione, proprio quando il presidente del Consiglio, Michele Ferrazzano, aveva appena invitato tutti al brindisi di Natale. Spunto per la protesta, stavolta, il caso di un indigente che, a detta della Fiamma, non sarebbe adeguatamente seguito dai servizi sociali: «Vergogna, aiutate i rom e non gli italiani» è stato gridato all'indirizzo dei banchi del Consiglio mentre veniva contemporaneamente mostrato uno striscione.

Ma poi nel mirino è finito anche il consigliere comunale Giuseppe Marazzini che è stato insultato per aver presentato un'interrogazione con cui si chiedeva conto proprio delle intemperanze della Fiamma in consiglio comunale e s'invitava il sindaco a vigilare per il rispetto della Costituzione e della norme contro "manifestazioni pubbliche ispirate al fascismo e alla discriminazione razziale ed etnica". Interrogazione a cui peraltro lo stesso sindaco aveva risposto in modo pacato, stigmatizzando da un lato le intemperanze degli attivisti Fiamma ma spiegando anche di aver avuto con loro un confronto "franco e sereno": «Su tutto il resto vigila la magistratura». Per riportare l'ordine, l'altra sera Ferrazzano è stato comunque costretto a chiamare la polizia locale che ha allontanato il gruppo dall'aula. 

Un episodio che ieri ha spinto il sindaco Centinaio, la giunta e il presidente del Consiglio a diffondere una nota in cui è stata espressa solidarietà a Marazzini: «Quanto successo in aula è un episodio che nulla ha a che vedere con il sereno e costruttivo confronto auspicato dal sindaco nel suo precedente intervento di risposta all'interrogazione di Marazzini. Siamo di fronte anche ad un'offesa portata all'intero Consiglio, massima espressione della rappresentanza democratica dei legnanesi, che non può tollerare alcuna forma di condizionamento del regolare svolgimento dei suoi lavori e il venir meno del doveroso clima di rispetto reciproco all'interno della sala consiliare. E' auspicabile che non si ripetano altri episodi del genere e in futuro si opererà con fermezza e determinazione in tal senso. 

Sono inoltre da evitare forme di strumentalizzazione delle persone che vivono una situazione di disagio». Marazzini, da parte sua, ha ringraziato l'amministrazione per queste parole e ha ribadito alcuni concetti: «Fiamma Tricolore ha dimostrato tutta la sua immaturità politica: la violenza con la quale ha insultato, ingiuriato e offeso persone e cariche istituzionali nello svolgimento del loro ufficio ha superato ogni limite. La gravità dell'episodio è tale, anche perché avvenuto nell'aula consigliare». 

Non mi resta che confermare la mia posizione dichiarata in consiglio replicando al signor sindaco: Fiamma Tricolore deve trovare accoglienza istituzionale quando si deciderà a ripudiare il fascismo, l'odio razziale e la violenza politica».
I. naz.

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