sabato 20 dicembre 2014

BRUCIARE ANCORA RIFIUTI NON VALE LA PENA

di Giuseppe Marazzini
20.12.2014

La serata di giovedì 18/12 è stata una serata di confronto e discussione sul tema rifiuti e le soluzioni alternative al loro incenerimento, con particolare attenzione alla questione Accam. L'argomento principale è stato trattato da Marco Caldiroli vice presidente di Medicina Democratica e del Centro per la salute G.A. Maccacaro di Castellanza. L'argomento sulla tariffa puntuale è stato introdotto da Marilena Ballestriero referente locale del "Movimento Legge Rifiuti Zero", ricordando anche l'istanza presentata al comune di Legnano. Le alternative all'incenerimento dei rifiuti, sono state dibattute da una folta rappresentanza sia delle istituzioni che delle associazioni, che negli ultimi sei mesi stanno sostenendo con lo slogan "fabbrichiamo il futuro", la riconversione dell'impianto Accam da inceneritore a "Fabbrica dei Materiali".

La Prealpina Legnano – sabato 20 dicembre 2014 pag.41

CONVEGNO AL PALAZZO LEONE DA PEREGO
Accam, cresce il fronte del no al revamping

LEGNANO - «Questo è un movimento d'opinione che cresce ogni giorno. Non sarà spazzato via a colpi di maggioranza», prevede Oreste Magni, presidente dell'Ecoistituto della Valle del Ticino. La serata di giovedì al Palazzo Leone da Perego ha dato il suo contributo. Organizzato dalla Sinistra Legnanese, con Giuseppe Marazzini a tirare le fila, l'incontro ha presentato gli scenari sul futuro di Accam e del suo inceneritore: il revamping di una delle due ciminiere e la nuova fabbrica dei materiali, che significa riciclare e guadagnarci. Su questa e sulla progressiva dismissione della ciminiera superstite, sono orientati undici Comuni del consorzio. Erano partiti in cinque e con Gallarate, da oggi, dovrebbero essere in tredici. Determinanti saranno quindi le decisioni di Busto Arsizio e Legnano finora favorevoli al revamping, ma non più forti di una maggioranza granitica al loro interno. Lo stesso Pd di Legnano è stato descritto come diviso sull'opportunità di proseguire un modello superato e carico d'interrogativi. «Incenerire i rifiuti è una pratica da anni Settanta. Oggi, giriamo con l'i-pad e non ci appare tollerabile inquinare il territorio. La fabbrica dei materiale rappresenta una via moderna, economica ed ecologica. Chiunque entra nella questione, concorda», è intervenuto Tiziano Torretta, vicesindaco di Vanzaghello, tra i più convinti promotori della dismissione dell'inceneritore. La convergenza di sinistra, ambientalisti e Lega Nord mostra che il movimento non ha targa partitica: una video intervista a Fabrizio Farisoglio, sindaco leghista di Castellanza, permette alla platea di apprezzare la tecnologia Rfid per incentivare la raccolta differenziata, da abbinare alla fabbrica dei materiali. «Proporrò ad Amga di essere in prima fila per Rfid e tariffa puntuale», ha commentato Roberto Colombo, sindaco di Canegrate con Sel. Senza parlare dell'assessore regionale Claudia Maria Terzi, che si è pronunciata per la dismissione di inceneritori come Accam. Ancora Magni suona la carica finale: «Il nostro territorio ha sempre espresso visioni pionieristiche. Il revamping rappresenta una retroguardia. Riciclare e non inquinare è l'unico modo per guardare al futuro».
Carlo Colombo





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