giovedì 21 luglio 2016

SALA IL CONDOTTIERO, CENTINAIO LO SCUDIERO

di Giuseppe Marazzini
21.07.2016

L’arrivo di altri rifugiati/profughi/migranti a Legnano e nei Comuni della città metropolitana, è diventato un problema politico più che una questione umanitaria (atto dovuto per disposizioni internazionali e governative). Il PD con alla testa il sindaco di Milano Giuseppe Sala vuole dimostrare che è in grado di gestire l’arrivo di migliaia di profughi e nel frattempo togliere dal fuoco qualche castagna al Governo centrale, ma gestire, piuttosto che subire -come dice qualche responsabile politico del partito-, non significa saper governare i mutamenti in corso.

La situazione è piuttosto caotica, tanto che quando i Sindaci ed Assessori vengono messi alle strette dai cittadini, non sapendo che pesci pigliare usano, ripetutamente, la locuzione “è un problema complesso” e con questa affermazione cercano di tappare la bocca a tutti.

Intanto Beppe Sala, diventato anche Sindaco della città metropolitana, ha detto chiaramente che bisogna riequilibrare la presenza dei profughi nei vari Comuni: Milano ha il 42% della popolazione della città metropolitana e ospita il 66% dei profughi. Il messaggio è chiaro: d’ora in poi, in previsione dei nuovi arrivi, i Comuni più popolosi dovranno ospitare un maggior numero di profughi. Per Legnano lo scenario cambierà e i progetti iniziali penso proprio che saranno rivisti.

Anche se l’amministrazione comunale, negli ultimi due anni, non ha fatto un gran che per preparare i cittadini a questa evenienza, ritengo che la maggior parte dei legnanesi non si ponga il dilemma se accogliere o meno i profughi. Penso invece che siano più preoccupati dell’incapacità dell’attuale maggioranza, quasi tutta PD, di affrontare la situazione. D’altronde i risultati del progetto “inclusione Rom” di via Jucker e il progetto d’inclusione profughi di via Quasimodo, hanno dato esiti non propriamente soddisfacenti. Risultati migliori si sarebbero ottenuti se i progetti fossero stati gestiti direttamente dal Comune con operatori alle proprie dipendenze.

Il comportamento della Chiesa è determinante per tanta parte dei legnanesi. I parroci si sono resi conto che il messaggio “chi ha più bisogno deve avere di più, e chi ha di più dia di più” non scalda più i cuori dei fedeli; forse è questa la ragione per cui non c’è la coda dei parroci davanti all’ufficio del Sindaco per mettere a disposizione spazi per ospitare i profughi. Per la verità, i parroci al Sindaco hanno chiesto altro e questo lo si vedrà nella discussione sulla variante del PGT …

Si vogliono includere i profughi ma non i cittadini di Legnano. Un brutto esempio di mancata “inclusione” è stato l’assemblea partigiana tenutasi il 14 u.s. in sala consigliare: tanti applausi, ma nessun contradditorio. C’è populismo e populismo, quello dell’altra sera è stato populismo sciatto. Se fosse stato l’ex Sindaco Vitali a fare una cosa del genere, la sinistra radicale l’avrebbe bollata perentoriamente come un’assemblea di regime.

 



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