domenica 5 marzo 2017

SINDACO 2017 – CAPITOLO 5: OVVERO ALLA RICERCA DI POLITICI CAPACI DI FAR ELEVARE LEGNANO DA “BORGO” PROVINCIALE A CITTÀ A VOCAZIONE EUROPEA.

di Giuseppe Marazzini
05.03.2017

DOV’È IL MOVIMENTO FEMMINILE A LEGNANO?

Anche a Legnano l’8 marzo, Festa Internazionale della Donna, verrà festeggiato con una serie di iniziative promosse dall’amministrazione comunale. Purtroppo, però, come ogni anno, queste iniziative rientrano in una ritualità che non tiene conto di alcune tematiche di un certo rilievo inerenti alla condizione attuale della donna.

Le iniziative principali promosse quest’anno dall’Assessorato alle Pari Opportunità, in collaborazione con la Commissione Femminile e Pari Opportunità, in sintesi, sono la mostra fotografica “Del lavoro e delle donne” e l’incontro di discussione e approfondimento: “Donne e Lavoro – scenari, strategie, opportunità”, con la presentazione della ricerca “Donne in cifre: Legnano e Altomilanese” e relazioni sul futuro del lavoro femminile.

Iniziative lodevoli, ma che risultano alla fine monche se non si affrontano altri temi scottanti e attuali, quali il dramma al femminile del caporalato che uccide, la perenne disattesa dell’applicazione della legge 194 con il grande problema dell’obiezione di coscienza e tante altre situazioni, di cui il nostro territorio non si pensi sia esente.

Prima ho parlato di caporalato che uccide. Drammatica è la storia di quella povera bracciante di Andria, Paola Clemente, 49 anni, costretta a lavorare per una paga oraria miserevole, uccisa nel 2015 dallo sfruttamento, dal caldo, dalla fatica e dall’indifferenza generale. Non si tratta solo di questioni di competenza delle autorità e sindacali, ma piuttosto di un “modus operandi” che è entrato nella nostra quotidianeità, sia al sud che al nord.

Quante donne, soprattutto giovani, a Legnano lavorano sfruttate e sottopagate da quello che possiamo chiamare “caporalato del nord”? Tante per tanti lavori in nero o se va bene con qualche voucher, in tanti settori lavorativi quali i locali pubblici o i servizi pubblici (es. nelle attività di assistenza scolastica o culturale, ecc.) o nel privato. Il nostro territorio non è quell’oasi migliore di tanti altri posti, come spesso si vuol far credere, soprattutto riguardo l’occupazione giovanile.

Come non si può sottacere la disattesa applicazione della legge 194, con la continua e scandalosa pratica della obiezione di coscienza con il solo scopo di non ottemperare ad una legge dello Stato, dedicata alla libertà di scelta delle donne. La Regione Lazio, come altre, e l’Ospedale San Camillo di Roma hanno indetto un concorso per assumere due medici non obiettori, che verranno assegnati al Day Hospital e Day Surgery per l’applicazione della legge 194, a fronte, negli ultimi anni, di un incremento dell’Ivg (interruzione volontaria di gravidanza) a livello nazionale di circa il 12% e con l’altissima percentuale di obiettori pari al 76% (in Lazio l’81%). In Lombardia a fine 2016 la percentuale di medici obiettori era del 63,6% e anche la situazione presso l’Azienda Ospedaliera di Legnano, pur non essendo quella di molti ospedali del sud, che raggiungono quasi il 100% di obiettori di coscienza, non è certamente esaltante. Nel 2014 presso l’AO di Legnano sono state fatte 291 Ivg, a fronte di obiettori pari al 62,5% fra i ginecologi, del 73,8% fra gli anestesisti e del 67,0% fra il personale infermieristico e ostetrico. Non penso che ad oggi le percentuali siano variate di molto, se non aumentate …

Per l’8 marzo è stato indetto uno sciopero nazionale globale, politico, sociale e sindacale di donne, a cui hanno dato adesione e copertura molte sigle sindacali, ma non quelle confederali. A Legnano se c'è un movimento femminile, non se ne percepisce la presenza. Ho la sensazione che se qualcosa c’è, sia un movimento "benpensante", mentre servirebbe una bella scossa per cambiare le cose.



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