18.05.2017
SICUREZZA URBANA, CI PENSA MINNITI … PER ORA NO.
Il 23 maggio prossimo
ci sarà l’ultimo consiglio comunale del quinquennio Centinaio e all’ordine del
giorno, ci doveva essere la modifica al regolamento di Polizia Locale. Una
modifica atta a recepire le “disposizioni in materia di sicurezza urbana”
dettate dal ministro dell’Interno Minniti. Precisamente il decreto n.14 del 20
febbraio 2017, “disposizioni urgenti in materia di sicurezza delle città”. La
commissione consiliare attinente alle questioni di Polizia Locale, tenutasi
martedì 16 maggio, ha invece deciso all’unanimità di rinviare al dopo elezioni amministrative
l’inserimento o meno delle nuove norme previste dalla decreto “Minniti” nel regolamento
prima citato.
Questo decreto
unitamente a quello n.13 del 17 febbraio 2017, “disposizioni urgenti per
l’accelerazione dei procedimenti di protezione internazionale, nonché per il
contrasto all’immigrazione illegale”, sono visti di buon occhio dalle “destre”
di vario genere, anche perché ricalcano in peggio le disposizioni del pacchetto
sicurezza dell’allora ministro Maroni. Tantissime associazioni che operano sul
territorio nazionale e che hanno colto la pericolosità di queste norme, dalle
Acli alla comunità di S. Egidio, dai Sindacati alla Caritas, a Libera e tantissime
altre, sono contrarie a questi decreti. A Legnano ci sarà opposizione sociale
sull’argomento?
Il tema della sicurezza
urbana era già stato affrontato dal Consiglio Comunale a dicembre 2016, prima
dei decreti “Minniti”. In quella occasione il Consiglio votò, con esclusione
dei gruppi consiliari della Lega Nord, Fratelli d’Italia e Per Legnano, un
ordine del giorno che impegnava il Sindaco e la Giunta ad operare su una
piattaforma di argomenti piuttosto articolati. Argomenti finalizzati alla sicurezza
del territorio, alla prevenzione dei crimini e alla tutela dei cittadini, nel
rispetto delle loro libertà personali e funzioni quotidiane. Un punto di
partenza certamente non dettato da “furia securitaria” ma necessario per ampliare
azioni miranti ad aumentare il grado di serenità sociale di cui i cittadini
chiedono a gran voce conto. Spero che le misure “Minniti” vengano ritirate per
incostituzionalità e mi auguro che il rinnovato Consiglio Comunale non cada in
una logica persecutoria, dando applicazione ai suddetti decreti per rispondere
ai problemi sociali. Se ciò dovesse accadere, il risultato potrebbe essere
quello di uno scontro nella comunità.
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