09.02.2018
A parte le ironie,
decisamente un po’ scortesi, fatte dal Sindaco Fratus nei confronti del
Consigliere del M5S Grattarola per aver presentato una mozione con la quale
chiedeva una commissione speciale sul caso Amga, le ombre su questo caso non si
sono per nulla diradate. l’Amministrazione Comunale, con la condivisione
unanime del Consiglio, meno Grattarola, ha chiuso il caso scottante del
“dossier dei veleni”, perché il dossier risulta essere “anonimo” …
Per bloccare il dossier
incriminato, definito dai banchi della minoranza (?) “carta straccia” e “orda
di voci”, si è creata una insolita maggioranza istituzionale. Tutti a fare
catenaccio e barriere per evitare che qualcuno potesse fare rete nella porta di
Amga, che se fosse capitato si sarebbe trattata di una rete tutta all’insegna
della vera trasparenza.
Per smentire le “orda di
voci”, veritiere o meno che siano, i documenti vanno letti, studiati e
valutati. Sottrarsi a questo compito da parte dei Consiglieri, è snaturare la
funzione di controllo che il Consiglio Comunale deve esercitare e tale
esercizio prima ancora di essere politico è di natura etica.
La questione non è quella di
pensare a chissà quale complotto sia in corso contro Amga, ma di verificare se
il controllo analogo è stato esercitato con dovere e nel rispetto del principio
del “…
controllo gestionale stringente e penetrante dell’ente pubblico sulla società …
… Esso determina quindi in capo all’amministrazione controllante un assoluto
potere di direzione, coordinamento e supervisione dell’attività del soggetto
partecipato, …” (delibera
Consiglio Comunale n. 44 del 9 luglio 2013).
In fondo il Consigliere
Grattarola ha chiesto di fare un accertamento basandosi proprio sul principio
di tale “… controllo gestionale stringente e penetrante …” e
sicuramente solo con una operazione di trasparenza così pregnante e non
mettendo la testa sotto la sabbia come gli struzzi, si tutela la società Amga,
i suoi dipendenti e i Comuni stessi.
Lascia molto perplessi il
modo di far politica di questo Consiglio, che non ha presentato nessuna controproposta,
pur avendo il Sindaco dichiarato che l’organo di vigilanza della società Amga
(OdV) ha visionato il dossier, in modalità tra l’altro prevista nel modello
organizzativo di Amga del 24 giugno 2014 ed aggiornato il 17 febbraio 2015 (“segnalazioni
pervenute, anche in forma anonima, che presentino comportamenti fraudolenti o
in violazione di norme o regole interne”).
Un confronto fra il comitato
di controllo analogo, OdV e i capi gruppo consiliari ci poteva stare.
Estratto da modello organizz Amga Legnano – cda 24 giugno 2014 rev. 17 febbraio 2015 from GMarazzini
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