sabato 17 aprile 2010

CHI DECIDE LA CITTA'?

di Giuseppe Marazzini
17.04.2010


A Legnano denunciare all’opinione pubblica la massiccia e smodata espansione urbanistica della città, non è una impresa facile. Sono consapevole che così facendo le mie orecchie fischieranno, eccome fischieranno, come sono consapevole che chi va contro l’indiscriminato consumo di suolo utilizzato per cementificare non ha un futuro politico certo.

Comunque subito un dato per inquadrare il fenomeno: a Legnano, secondo stime degli operatori del settore, ci sono circa 1500, e forse più, alloggi invenduti (dato riportato dalla stampa locale nel mese di febbraio 2010).

Dopo cinque anni dall’ultimo monitoraggio, ritengo sia utile tornare sull’argomento aggiornando la mappa elaborata allora, illustrando l’ulteriore incremento della “speculazione edilizia”, pardon, dimenticavo che stiamo parlando del “suolo padano” e la parola “speculazione” al Nord è stata abolita e sostituita dalla parola “trasformazione”.

Prima di chiudere definitivamente l’epoca dei piani regolatori, la maggioranza PdL-Lega Nord ha provocato una nuova scossa di assestamento urbanistico. Non si tratta di un vero e proprio terremoto, ma dell’approvazione di altri quattro piani attuativi. Piani in itinere ma non così urgenti da non poter aspettare l’approvazione del PGT (Piano di Governo del Territorio) prevista per la fine dell’anno in corso.
L’urgenza dei provvedimenti è stata argomentata adducendo al fatto che il 30 marzo era la data ultima per poterli approvare con le procedure di riferimento al PRG e sue varianti.

Per ingrandire cliccare sull'immagine e utilizzare lo zoomMAPPA

I nuovi quattro Piani, segnati in rosso sulla mappa con i numeri 12-14-15-16, tre prevedono la monetizzazione delle aree standard per una superficie complessiva di 3012,67 mq, per un introito nelle casse comunali di 772.154,15 euro.
I Piani prevedono la conversione di aree produttive in aree a destinazione residenziale e/o commerciale e riguardano:
- la ex officina-fonderia Calvi Cesare in via Cadore, dietro la Toys giocattoli, è destinata a trasformazione residenziale con 72 abitanti teorici;
- la ex officina Frascold in via Pascoli, vicino al Bosco dei Ronchi, è destinata a trasformazione residenziale con 82 abitanti teorici e la possibilità di arrivare fino a 18 metri di altezza;
- la ex officina Italstamp in via Moscova, è destinata a trasformazione residenziale con 32 abitanti teorici;
- l’ex Feltrificio Italiano sul viale Cadorna, è destinato a trasformazione mista (60% commerciale, 33% produttivo e un 7% direzionale). Nell’area esiste già un discount a questo si aggiungeranno una concessionaria d’auto e un’auto-officina.

Per quanto riguarda gli altri interventi realizzati negli ultimi cinque anni o in corso d’opera (segnati in giallo sulla mappa con i numeri 1-2-3-4-5-6-7-8-9-10-11-13-17) la situazione si presenta nel modo seguente:
1. zona Oltrestazione, rione S. Paolo, tra via Parma e via Romagna, sono stati costruiti diversi palazzotti per una capacità abitativa potenziale di circa 500-700 persone;
2. zona Centro, tra via Bissolati e via Cuttica, è sorto il complesso condominiale “I Giardini d’Inverno”, con una capacità abitativa potenziale di circa 150-200 persone;
3. zona Oltresempione, in via S. Teresa del B.G., fronte scuole Tosi-Manzoni, è sorto il complesso della Immobiliare Trevi con una capacità abitativa potenziale di circa 150-200 persone;
4. zona Mazzafame, tra via Napoli e via Salmoiraghi, è sorto il complesso condominiale “I Giardini d’Acqua”, 190 appartamenti, con una capacità abitativa potenziale di circa 300-400 persone;
5. zona Centro, in via XXIX Maggio, sull’area dell’ex Agosti (fabbrica tessile), la Filca Cooperative ha realizzato un complesso condominiale di 144 appartamenti con una capacità abitativa potenziale di circa 250 persone;
6. zona Centro, in via XXIX Maggio, sull’area ex Pensotti Mario (fabbrica caldaie industriali e magli) verrà costruito un complesso condominiale di 170 appartamenti, di cui 60 già realizzati, per una capacità abitativa potenziale di circa 400 persone;
7. zona Centro, in via Bezzecca, sull’area della ex Mascheroni (officina meccanica a fianco della ex Pensotti Mario), è stato costruito un complesso comprendente una palazzina + 8 ville a schiera per una capacità abitativa potenziale di circa 50-70 persone;
8. zona Oltrestazione, rione S. Paolo, sull’area della ex Pensotti Andrea (fabbrica caldaie per piccole comunità), in via Firenze-Pisa, sorgerà un complesso condominiale della capacità abitativa di circa 400 persone. L’altezza degli stabili sarà di 38 metri.
9. zona Centro, sull’area ex Cantoni (fabbrica tessile) sta per essere completato il piani integrato d’intervento che oltre alla realizzazione del centro commerciale Esselunga più altri spazi destinati al terziario, sono previsti 400 appartamenti per una capacità abitativa potenziale di circa 800-1000 persone;
10. zona Oltrestazione, sull’area dell’ex Tessitura Legnanese in via Venegoni-via Bologna, è sorto il complesso condominiale “Residenza dei Portici” costituito da 4 palazzotti con una capacità abitativa potenziale di circa 70-100 persone;
11. zona Oltrestazione, rione Mazzafame, in via delle betulle, sono state costruite delle palazzine per un totale di 55 appartamenti per una capacità abitativa di circa 100-130 persone;
12. vedi ex officina Calvi;
13. zona Oltresempione, nel vecchio ospedale l’area dove insiste il monoblocco è destinata ad una trasformazione residenziale, si potranno costruire circa 200 appartamenti con una capacità abitativa potenziale di circa 400-600 persone;
14. vedi ex Feltrificio;
15. vedi ex Frascold;
16. vedi ex Italstamp,
17. zona Centro, via Sempione-via Pontida, sta sorgendo a cura della Artemide srl un nuovo complesso condominiale di 8 piani fuori terra per oltre 60 appartamenti, con una capacità abitativa potenziale di circa 100-150 persone.

Altri interventi in corso d’opera o terminati negli ultimi 5 anni:
- zona Oltrestazione, rione Mazzafame, via Bottini-via Frassini, sta per essere consegnato un immobile costituito da 53 appartamenti per una capacità abitativa potenziale di circa 100-120 persone;
- zona Oltrestazione, rione Mazzafame, via della Pace, sono in costruzione due immobili, uno dell’immobiliare Ligure Lombarda di nome “Residenza Sirma” di 12-15 appartamenti, l’altro della I.CO.M srl di 20-25 appartamenti;
- zona Centro, in via Cadore e vicinanze sono stati costruite due palazzine, una della immobiliare Clerici, l’altra dell’impresa Forlani, per un totale di 26 appartamenti;
- sulla via per Castellanza è in dirittura d’arrivo un grosso albergo composto da 120 camere, realizzato dalla Leonida’S House spa.
- in diverse vie della città come in via Ortigara, via Amalfi, via Montebello e in via S. Teresa del B.G. ci sono costruzioni terminate da poco, altre in corso d’opera;
- zona Oltresaronnese, tra via Beethoven e via Leoncavallo è stato costruito un grosso complesso condominale (coop Marcolini) di circa 80 appartamenti per una capacità abitativa potenziale di circa 200 persone.
- zona Oltrestazione, in via XX settembre ang. via S. Bernardino, sono in fase di ultimazione tre palazzine di medie dimensioni costruite dalla Varenne srl, per un totale circa di 20-25 appartamenti. Nelle vicinanze, in via A. Gramsci l'immobiliare Atena srl sta costruendo un palazzotto di circa 30 appartamenti.

A quanto sopra bisogna aggiungere le altre aree dismesse o in via di dismissione che, nonostante i buoni propositi di usare il PGT come cura dei mali urbanistici finora compiuti, non avranno un destino diverso dalle altre, verranno prevalentemente trasformate in aree residenziali e/o commerciali, si tratta:
- della ex Gianazza (officine meccaniche), sita in parte su Legnano e parte su Cerro Maggiore;
- della ex Mottana (fabbrica tessile), sita sul Sempione;
- della ex Manifattura di Legnano, in zona centro città;
- della ex Bernocchi, sul corso Garibaldi;
- della ex Caserma Cadorna, sull’omonimo corso;
- parte della ex Franco Tosi;
- vari capannoni di piccole ex fabbrichette inseriti nel tessuto cittadino.

Il consumo di suolo a Legnano ha raggiunto quasi il 70%, eppure pare che pochi se ne siano accorti, con questo lavoro, assolutamente non esaustivo, si vuole lanciare un appello a tutte quelle persone sensibili ed interessate alla salvaguardia del territorio e dell’ambiente a mettersi insieme, a fare gruppo, per costituire un Comitato Interdisciplinare di Valutazione di Impatto Urbanistico e di Valutazione di Impatto Sociale che esamini le opere di iniziativa privata o pubblica che si intende realizzare.
Ci rimane poco più del 30% di suolo libero ed anche questo è a rischio. Diamoci da fare.

1 commento:

Anonimo ha detto...

sono tutti interventi su aree industriali dismesse, non su aree verdi libere e permeabili. Quindi non è consumo di suolo. Speculazione, cementificazione, ... parole trite e ritrite che non toccano nessuno. se continuate a fare opposizione su questa idea conservatrice di urbanistica ci credo che lega e pdl vinceranno sempre!