sabato 25 febbraio 2012

Chiarezza con gli elettori

di Giuseppe Marazzini
25.02.2012


A due mesi dalle elezioni amministrative l’Italia dei Valori ha deciso di stare con Centinaio. “Siamo stati sempre con lui”, si sono affrettati a dichiarare i capi del partito locale. I sostenitori di Centinaio plaudono e parlano di alleanze strategiche per sconfiggere il centro destra. Cosa c’è di nuovo sotto il cielo di Legnano? Nulla. Solo la conferma che la scelta di Centinaio è stata fatta dalle segreterie dei partiti. L’avevo già previsto con largo anticipo quando, nella mia dichiarazione di autocandidatura, aprile 2011, scrivevo ““….penso sia un errore politico presentare un candidato frutto della cosiddetta “ingegneria politica delle segreterie”, perché la sinistra e il centro sinistra, per affermarsi, hanno bisogno di recuperare il grosso consenso popolare perso negli ultimi decenni…”” e lo stesso messaggio lo inviai ai segretari delle forze che sostengono oggi Centinaio. In una lettera scritta a maggio dell’anno scorso, chiedevo loro un confronto, confronto che non c’è mai stato, ma che è stato piuttosto negato senza dare spiegazioni.

A questo punto, però, è giunto il momento di essere chiari e onesti con le elettrici e gli elettori legnanesi:
- primo: la scelta di Centinaio è frutto di accordi politici che riguardano la spartizione del potere in caso di una sua vittoria;
- secondo: Centinaio è un uomo di centro ed è stato scelto anche perché un po’ allergico alla sinistra.
La storia politica insegna che gli accordi di spartizione del potere, negoziati fra le segreterie dei partiti, favoriscono l’immobilismo e la disaffezione dei cittadini verso il voto e le istituzioni.

Qualcuno vicino a Centinaio mi ha detto: “caro mio, è la politica,…non si fa né più e né meno quello che fanno gli altri”. Ho risposto “questa è solo politica vecchia da evitare con cura”, e agli elettori di questa area dico che farebbero bene a non ascoltare il canto delle sirene delle loro segreterie.

Dal mese di maggio del 2011 ad oggi ho incontrato gruppi di cittadini legnanesi su questioni specifiche, - dall’interramento del terzo binario alla salvaguardia della chiesetta della Ponzella. Durante questi incontri ho riscontrato che i legnanesi vogliono il cambiamento e che sono stanchi della vecchia politica fatta sopra alla loro testa.

Centinaio, e me ne dispiace, non sarà in grado di cambiare questo modo di fare politica perché è prigioniero di partiti che non hanno intenzione di rigenerarsi, che vogliono conservare le loro oligarchie e che sono inclini all’auto assoluzione, in particolare quando si tratta di questione morale.

Le primarie potevano essere un’occasione di coinvolgimento e partecipazione di ampi strati del ceto popolare e Centinaio avrebbe potuto anche vincerle, ma, per non correre rischi, il PD ed Insieme per Legnano le hanno evitate tutte, sia quelle di coalizione che quelle al loro interno. Dirò di più, penso che le primarie siano state sacrificate per avere le mani libere in caso di ballottaggio. Mi auguro, comunque, che nel caso si verificasse il ballottaggio non sorgano pregiudizi atti ad ostacolare convergenze: da parte mia non ce ne saranno.

Il vero cambiamento sta arrivando con la mia autocandidatura, che ribadisco, si colloca nell’area di un centro-sinistra sul modello che si è costituito a Milano, area sostenuta dalla sinistra politica, dalla sinistra sociale e da associazioni di base. Sono convinto che, al momento del voto, le elettrici e gli elettori sapranno distinguere fra chi è vicino ai problemi della gente e chi, invece, dovrà dedicarsi a contenere l’appetito delle segreterie.

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