In pericolo almeno 6200 sezioni, 13 mila insegnanti e 145 mila bambini dai 3 ai 6 anni
Gli assessori all'Istruzione delle principali città italiane incontrano il ministro Profumo: «Cambiare il Patto»
FIRENZE - «Signor ministro, se non cambia il Patto di stabilità tra governo e comuni rischiamo di chiudere le nostre scuole dell’infanzia», denunciano gli assessori all’Istruzione delle più importanti città italiane. Una chiusura che interesserebbe in futuro almeno 6200 sezioni di scuola materna, 13 mila insegnanti, 145 mila bambini dai 3 ai 6 anni.
PRIVATIZZAZIONE? - Mercoledì pomeriggio una delegazione di amministratori ha incontrato il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo, chiedendo un intervento rapido e risolutore per non interrompere un servizio essenziale. Basti pensare che in alcune città, come Milano, le scuole comunali dell’infanzia sono l’85% di quelle esistenti, mentre a Bologna e a Torino superano il 60%. Il rischio sarebbe quello di privatizzare le materne con riflessi sociali e culturali devastanti o, ancora peggio, tenerle chiuse. «Il problema è che gli enti locali non hanno più risorse finanziarie – spiega Rosa Maria Di Giorgi (Pd), assessore all’Educazione del Comune di Firenze -. Servirebbero 350 milioni annui e le casse municipali non riescono più a far fronte alla richiesta di supplenti in alcuni casi decisivi per garantire l’attività scolastica. Cosa invece assicurata alle scuole statali».
«LA DEROGA NON BASTA» - Durante l’incontro, gli amministratori hanno proposto al ministro Profumo di statalizzare le scuole e di sostituire il personale comunale che va in pensione con personale insegnante statale. «Un progetto a lunga scadenza che il ministro si è impegnato ad approfondire», spiega l’assessore alle Politiche Educative del Comune di Torino, Maria Grazia Pellerino. Un emendamento al decreto Milleproroghe, approvato mercoledì ha concesso una deroga per alcuni mesi per poter assumere supplenti necessari alle sostituzioni. «Ma non basta e con esso non si risolve il problema. A giugno la grave emergenza si ripresenterà in tutta la sua forza», denuncia l’assessore Pellerino.
Marco Gasperetti
Corriere della Sera 15/02/2012
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