19.11.2012

Non c’era bisogno di
arrivare in Consiglio Comunale per fare della retorica politica. Tra l’altro,
un consigliere comunale dell’attuale maggioranza ha rivendicato di essere
informato della situazione fin dallo scorso mese di aprile, ma nessuna azione
fu intrapresa, nè da parte sua, nè dal suo gruppo politico di riferimento.
Il Movimento 5 Stelle ha il merito di aver scoperto il
“corpo del reato” e sollevato la questione, ma, nella foga mediatica, ha perso
di vista l’azione politica. Dopo le foto e i filmini dovevano (ne hanno i
titoli) ricorrere loro stessi alla Corte dei Conti, senza attendere le
contraddittorie risposte della nuova giunta.
Una loro azione in tal senso
avrebbe dato uno schiaffo morale alla precedente amministrazione e al sindaco
Centinaio, che, con la sua mancata vigilanza
-se ne è assunto la responsabilità
politica l’altra sera in Consiglio
Comunale- , ha fatto sì che mille copie del libro di fine mandato finissero al
macero, e, paradossalmente, anche se non era quello che si voleva, forse il vero danno è proprio questo. Le
copie rimaste, di proprietà pubblica, potevano essere distribuite ad
associazioni, biblioteche, scuole ed alla cittadinanza.
La distruzione di libri, che avvenga in modo coatto o meno,
anche se di contenuto non condivisibile, mi amareggia e non mi fa star bene.
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