12.05.2013
Marazzini presenta un'interrogazione: «Quante sono? Cosa
fa il Comune per contrastarle?»
LEGNANO - Il problema è evidente a tutti, ma a lanciare la
prima pietra è stato ieri il capogruppo di Sinistra Legnanese Giuseppe
Marazzini, che sulla diffusione del gioco d'azzardo in città ha presentato
un'interrogazione che sarà discussa nel prossimo consiglio comunale: quante
macchinette mangiasoldi sono installate a Legnano? Il fenomeno è sotto
controllo? Cosa si può fare per cercare di arginarlo? E ancora: anche
l'amministrazione di Legnano intende seguire l'esempio di tanti Comuni della
zona e sottoscrivere il manifesto dei sindaci contro il gioco d'azzardo?
Dopo
l' inaugurazione delle ultime due sale di "videolotteria" una presa
di posizione del genere era quasi scontata: va bene, il "Decreto
Balduzzi" è stato approvato dal parlamento senza la norma che avrebbe
potuto fissare una distanza minima tra le Vlt e i luoghi sensibili come scuole
e ospedali (inizialmente questa distanza minima era stata fissata in 500 metri
poi ridotta a 200), ma le ultime due sale inaugurate in città rappresentano
casi da manuale: la prima è la "Play&win" inaugurata in febbraio
in via Canazza, davanti all'ingresso del vecchio ospedale (dove diversi servizi
sono ancora attivi); la seconda la "Superb" inaugurata ad aprile in
via Ratti di fianco alle scuole elementari De Amicis. Il Comune di Legnano
ha assistito al fenomeno impotente, consapevole che tante altre amministrazioni
che avevano varato regolamenti per limitare il proliferare delle sale da gioco
erano poi state costrette ad arrendersi davanti ai ricorsi ai Tribunali
amministrativi regionali di mezza Italia che i gestori avevano regolarmente
vinto sulla base del principio giuridico che i limiti dovrebbe eventualmente
metterli una legge nazionale, e non un Comune.
Ma proprio perché il problema
esiste, possibile che non ci sia anche un modo per affrontarlo? Nel 2009, i
giocatori che avevano sviluppato forme di dipendenza e avevano chiesto aiuto al
Sert di Parabiago erano stati 75, nel 2010 erano già saliti a 97 (+22%).
Gli ultimi tre anni non sono andati meglio, anzi: parallelamente al fiorire di
nuove sale da gioco sono aumentati anche i giocatori, fenomeno tra l'altro
accentuato dal periodo di crisi. Ecco quindi che proprio partendo da questi
dati Marazzini ha formulato la sua interrogazione: la prima domanda potrebbe
sembrare scontata, ma in verità non lo è. Quante sono le sale gioco a Legnano?
La normativa prevede una serie di distinguo, un conto è la sala Bingo di via
Alberto da Giussano e un altro il videopoker nel bar della Canazza. Ma in
entrambi i casi si tratta comunque di gioco d'azzardo, e il consigliere di Sinistra
Legnanese chiede quindi se è possibile avere un dato complessivo e
"certificato".
Di conseguenza, Marazzini chiede anche se
l'installazione di queste apparecchiature «è preventivamente segnalata alla
polizia locale, o se la stessa esegue un monitoraggio continuo sulla diffusione
del fenomeno». Fatto il punto, il passo successivo è cercare di impegnare la
giunta di Alberto Centinaio a prendere una posizione. Chi oggi fa parte della
maggioranza (come il consigliere di Insieme per Legnano Lorenzo Radice) non ha
mai fatto mistero di essere a favore di una regolamentazione del gioco d'azzardo.
Il problema è però allo studio degli uffici, che oggi stanno cercando di
aggirare l'impossibilità dì varare uno specifico regolamento con qualche
strumento - ad esempio urbanistico - che potrebbe disincentivare l'apertura di
nuove sale.
Ma Marazzini si auspica prima di tutto un segnale politico,
chiedendo all'amministrazione non solo quali iniziative intende intraprendere
per contrastare il fenomeno, ma anche se non sia il caso «di sottoscrivere il
manifesto dei sindaci» che presentato lo scorso 14 gennaio ha già raccolto un
centinaio di adesioni. Obiettivo del documento: confermare l'impegno delle
amministrazioni a fare tutto il possibile per limitare il gioco d'azzardo, e
convincere il Parlamento della necessità di una legge che dia loro il potere di
decidere sull'apertura di nuove sale.
Luigi Crespi
La Prealpina Legnano – martedì 7 maggio 2013 pag.38
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