03.05.2013
Per uscire dal tunnel della crisi serve una nuova Lega dei
Comuni per spezzare le catene del “patto di stabilità”. È giunto il momento di
dire basta allo strapotere delle oligarchie finanziarie europee. Il destino
economico e sociale di milioni di cittadini è stato affidato alla fondatezza di
un calcolo finanziario. Un suo errore decide l’impoverimento e la disperazione
di un numero incalcolabile di persone. Il capo economista del Fmi, Olivier
Blanchard, nei primi giorni di quest’anno ha candidamente dichiarato che i
modelli della troika (UE-BCE-FMI) per i programmi di aggiustamento dei paesi UE
si fondavano su un moltiplicatore sbagliato. Insomma un modello che ci sta
portando alla fame.
Legnano ha 25
milioni di euro in tesoreria che non si possono spendere per il “patto di
stabilità”: sono soldi dei cittadini e per i cittadini, ma sono congelati, in
attesa di quale miracolo non si sa. Nel frattempo le persone continuano ad
impoverirsi. Per l’amministrazione Centinaio, rispettare il “patto di
stabilità” con i tagli dei trasferimenti da Stato e Regione previsti (3milioni
e 200mila euro), significherà lavorare di “forbice e rasoio”: aumento delle tariffe per i servizi alla
persona; meno risorse per cultura e istruzione; meno risorse per la
manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni pubblici; scarsissime risorse
per gli investimenti ed eventuale esternalizzazione di servizi pubblici a
privati per ridurre spese e personale. A Legnano ci sono già due mense della
carità, quante ne dovranno sorgere ancora?
Io penso invece che l’amministrazione Centinaio deve avere
il coraggio di farsi promotrice di una iniziativa forte, cioè quella di farsi
capofila di una nuova Lega dei Comuni per violare il “patto di stabilità”. Un
moto organizzato che si accompagni a progetti economici riguardanti gli aiuti
alle piccole e medie imprese, ad interventi sul territorio, la scuola, la
mobilità, piani energetici territoriali e sviluppo dell’agricoltura. Il
bilancio di previsione 2013 andrà votato entro il 30 giugno e, vista la valenza
sociale che assumerà per migliaia di famiglie e per evitare che la sua
preparazione rimanga un procedimento meramente tecnico, i cittadini devono
anticipatamente poter partecipare alla discussione, così che il bilancio sia davvero
trasparente e leggibile a tutti.
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