venerdì 3 maggio 2013

Una nuova Lega dei Comuni

di Giuseppe Marazzini
03.05.2013


Per uscire dal tunnel della crisi serve una nuova Lega dei Comuni per spezzare le catene del “patto di stabilità”. È giunto il momento di dire basta allo strapotere delle oligarchie finanziarie europee. Il destino economico e sociale di milioni di cittadini è stato affidato alla fondatezza di un calcolo finanziario. Un suo errore decide l’impoverimento e la disperazione di un numero incalcolabile di persone. Il capo economista del Fmi, Olivier Blanchard, nei primi giorni di quest’anno ha candidamente dichiarato che i modelli della troika (UE-BCE-FMI) per i programmi di aggiustamento dei paesi UE si fondavano su un moltiplicatore sbagliato. Insomma un modello che ci sta portando alla fame.

Legnano ha 25 milioni di euro in tesoreria che non si possono spendere per il “patto di stabilità”: sono soldi dei cittadini e per i cittadini, ma sono congelati, in attesa di quale miracolo non si sa. Nel frattempo le persone continuano ad impoverirsi. Per l’amministrazione Centinaio, rispettare il “patto di stabilità” con i tagli dei trasferimenti da Stato e Regione previsti (3milioni e 200mila euro), significherà lavorare di “forbice e rasoio”:  aumento delle tariffe per i servizi alla persona; meno risorse per cultura e istruzione; meno risorse per la manutenzione ordinaria e straordinaria dei beni pubblici; scarsissime risorse per gli investimenti ed eventuale esternalizzazione di servizi pubblici a privati per ridurre spese e personale. A Legnano ci sono già due mense della carità, quante ne dovranno sorgere ancora?

Io penso invece che l’amministrazione Centinaio deve avere il coraggio di farsi promotrice di una iniziativa forte, cioè quella di farsi capofila di una nuova Lega dei Comuni per violare il “patto di stabilità”. Un moto organizzato che si accompagni a progetti economici riguardanti gli aiuti alle piccole e medie imprese, ad interventi sul territorio, la scuola, la mobilità, piani energetici territoriali e sviluppo dell’agricoltura. Il bilancio di previsione 2013 andrà votato entro il 30 giugno e, vista la valenza sociale che assumerà per migliaia di famiglie e per evitare che la sua preparazione rimanga un procedimento meramente tecnico, i cittadini devono anticipatamente poter partecipare alla discussione, così che il bilancio sia davvero trasparente e leggibile a tutti.

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