27.09.2013
La lettera del premio Nobel Dario Fo a Guido Barilla, in merito alle esternazioni di quest'ultimo sull'argomento omosessualità.
Guido Barilla - La Zanzara 26 settembre 2013
Caro Guido Barilla,
Ricordo i primi spot televisivi di Barilla, a cui ho
partecipato non solo come attore ma anche come autore dei testi e
della sceneggiatura nonché del montaggio. Ebbero un enorme successo e, in quel
tempo, ho avuto anche l'occasione di conoscere Pietro, vostro padre.
Una persona piena di creatività ed
intelligenza, appassionato d'arte e di cultura.
In quegli spot abbiamo raccontato di prodotti che sono
diventati simbolo dell'Italia e degli italiani tutti, nelle nostre case e nel
mondo. La pasta soprattutto è sinonimo d'Italia, di casa e di famiglia. Per
tutti.
Ecco: oggi il nostro Paese è fatto di tante
famiglie unite solo dall'amore delle persone che ne fanno parte. Amore
che non è in grado di discriminare, che non ha confini: e l'amore, in tutto il
mondo, può nascere tra un uomo e una donna, due donne, due uomini. Sull'amore
si fonda una famiglia, quella che la vostra azienda racconta nella sua
comunicazione. Sull'amore si fonda una casa.
Alla domanda sul perché la sua azienda non
faccia spot pubblicitari con famiglie gay, lei ha risposto:
"Non farei mai uno spot con una famiglia omosessuale. Noi abbiamo un
concetto differente rispetto alla famiglia gay. Per noi il concetto di famiglia
sacrale rimane un valore fondamentale dell'azienda". Poi, in seguito
alle polemiche che si sono scatenate, ha specificato: “Volevo semplicemente
sottolineare la centralità del ruolo della donna all'interno della famiglia”. E
ancora: “Ho il massimo rispetto per qualunque persona, senza distinzione
alcuna. Ho il massimo rispetto per i gay e per la libertà di espressione di
chiunque. Ho anche detto e ribadisco che rispetto i matrimoni tra gay. Barilla
nelle sue pubblicità rappresenta la famiglia perché questa accoglie chiunque e
da sempre si identifica con la nostra marca”
Ecco, Guido. La sua azienda rappresenta l'Italia:
nel nostro Paese e in tutto il mondo. Un'Italia che è fatta anche di
coppie di fatto, di famiglie allargate, di famiglie con genitori omosessuali e
transgender.
Ecco perché le chiedo di cogliere questa occasione e di
ritornare allo spirito di quegli spot degli anni '50 dove io
stesso interpretavo uno spaccato della società in profondo mutamento.
Ecco perché le chiedo di uscire dalla dimensione delle polemiche e farsi
ambasciatore della libertà di espressione di tutti. Mi appello a lei, caro Guido, perchè ha modo di ridare
all'Italia di oggi la possibilità di rispecchiarsi nuovamente in uno dei suoi
simboli e alla sua azienda di diventare ambasciatore di integrazione e voce del
presente. E chiedo quindi che lo faccia con le prossime campagne
pubblicitarie del gruppo Barilla, dove la famiglia potrà finalmente essere
rappresentata nelle sue infinite e meravigliose forme di questi nostri
tempi.
Come ho già scritto: "Buttiamoci con la testa sotto il
getto del lavandino e facciamo capire ai briganti che qui siamo ancora in molti
in grado di dimostrare di far parte di un contesto di uomini e donne libere e
pensanti".
DARIO FO
Spot Barilla 1959 Carosello - interpreti Dario Fo e Mimmo Craig
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