16.01.2014
In occasione della Giornata della Memoria 2014 l’Istituto,
in collaborazione con il Mémorial de la Shoah di Parigi, organizza insieme alla
Città di Vercelli, con il patrocinio della Provincia di Vercelli, della
Comunità ebraica, dell’Ufficio scolastico territoriale, dell'Anpi provinciale e
con la compartecipazione del Comitato della Regione Piemonte per l'affermazione
dei valori della Resistenza e dei principi della Costituzione repubblicana, la
mostra didattica e divulgativa La Shoah in Europa, curata dal Mémorial de la
Shoah in collaborazione con la Fondation Mémorial de la Shoah, Mairie de Paris,
Conseil régional d’Ile de France, Ministère Culture, Ministère Education.
La mostra sarà esposta al Salone Dugentesco di Vercelli dal
24 gennaio al 4 febbraio 2014 e sarà aperta tutti i giorni dalle 9 alle 13 e
dalle 15 alle 18.
In occasione dell’inaugurazione è prevista una lezione del
prof. Fabio Levi, dell’Università di Torino, destinata agli studenti degli
istituti superiori cittadini, che si terrà al Teatro Civico di Vercelli venerdì
24 gennaio alle ore 10.30.
La mostra presenta una visione globale della Shoah in
Europa, dall’ascesa del nazionalsocialismo (1933) al processo di Norimberga
(1945-1946), e per la chiarezza e il rigore dell’esposizione, è adatta sia a un
pubblico scolastico che adulto. Frutto di un lavoro di grande rigore
scientifico, fortemente voluta nella sua edizione italiana dall’Assemblea
legislativa della Regione Emilia-Romagna, ricostruisce la storia del genocidio
degli ebrei in un contesto europeo, tratteggiando il clima storico-politico in
cui si afferma il regime nazista e l’evolversi della politica antisemita dalla
discriminazione dei diritti alla persecuzione delle vite, per poi ripercorrere
cronologicamente le tappe principali del processo di distruzione delle comunità
ebraiche in Europa. La mostra accenna anche ad alcuni aspetti della Shoah che
rimangono tuttora poco conosciuti al grande pubblico: le diverse reazioni
provocate dal nazismo, sia in ambito politico-militare che a livello
individuale, la liberazione con la scoperta dei crimini commessi, il problema
del rientro per i sopravvissuti, i processi ai criminali.
Il percorso include inoltre un approfondimento relativo agli
ebrei italiani durante il fascismo, in particolare alla diffusione della
propaganda razzista e antisemita, all’approvazione delle leggi antiebraiche fino
alle deportazioni verso Auschwitz-Birkenau ed altri lager dopo l’8 settembre
1943.
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