domenica 13 luglio 2014

FORSE, FORSE IL BRUSADANE’ (INCENERITORE ACCAM) ANDRA’ IN PENSIONE …

Giuseppe Marazzini
13.07.2014

la Padania – venerdì 11 luglio 2014 pag.1 
Lombardia, rifiuti: cresce la differenziata, verso l’autosufficienza
L'assessore all'Ambiente Terzi ha presentato ufficialmente il "Piano regionale di gestione dei rifiuti e delle bonifiche”
 
OBIETTIVI
  • Contenimento della produzione rifiuti pro capite (- 9% da 500,3kg/abitante al 2010 a 455,3kg/abitante al 2020);
  • Raccolta differenziata 67 % regionale (dal 50,6% al 67%);
  •  Aumentare la qualità delle raccolte differenziate;
  • Tendere ad un modello omogeneo di raccolta su tutto il territorio regionale (proposto nel PRGR il più efficiente e meno costoso);
  •  Estendere la raccolta dell'umido;
  •  Diffondere centri di raccolta comunali grazie al FRISL (5 Mni. Di € nel triennio 2012-2014, per nuovi centri di raccolta comunali o intercomunali per la raccolta differenziata).
di Simone Girardin
“Fattore di pressione", aumento delle distanze minime, potenziamento raccolta differenziata, tutela del suolo, autosufficienza e no alla rete nazionale inceneritori voluta da Roma. Sono solo alcuni dei punti cardine trattati dall'assessore all'Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile dci Regione Lombardia Claudia Maria Terzi che ieri mattina ha aperto, a Palazzo Pirelli, la presentazione ufficiale agli stakeholders del nuovo Piano Rifiuti e Bonifiche, Prgr, varato dalla giunta regionale e che detterà le linee guida per i prossimi sei anni. «Lo scorso 23 giugno - ha spiegato l'assessore regionale -la Giunta Regionale ha approvato il nuovo Programma Regionale di Gestione dei Rifiuti e delle Bonifiche, al quale si è arrivati grazie alla collaborazione con gli attori interessati: enti locali, associazioni di categoria e imprese. È stato un lavoro lungo – ha aggiunto la titolare regionale all'Ambiente - che ha portato ad un piano molto complesso, a mio avviso il migliore possibile, che per i prossimi sei anni ci permetterà di regolamentare le attività ambientali nei territori». L'assessore ha quindi spiegato che il piano si articola in tre macro aree: la prima tratta dei rifiuti urbani, la seconda dei rifiuti speciali e la terza del programma della bonifica delle aree inquinate. «Per quanto concerne le bonifiche il piano sviluppa azioni innovative», ha raccontato Terzi. «La politica regionale in materia mira alla tutela della salute, alla salvaguardia del suolo, del sottosuolo e delle falde sotterranee, oltre che al risparmio del suolo vergine con la restituzione agli utilizzi urbanistici dei terreni contaminati». «Prima di affrontare il tema della raccolta differenziata, ci siamo concentrati sulle possibili azioni per evitare di produrre rifiuti», ha detto l'assessore. Tra gli strumenti utilizzati figura il Parr, "Piano di Azione per la Riduzione dei Rifiuti" che permette di tracciare le linee guida attraverso azioni concrete, come la formazione e la cooperazione per campagne contro lo spreco alimentare. «L'obiettivo che ci siamo posti in termini di raccolta differenziata media su tutto il territorio regionale - ha spiegato ancora Terzi - è del 67 per cento, superiore a quello imposto dall'Unione Europea, ma siamo convinti di poterlo raggiungere da qui al 2020, con un 65 per cento medio sul singolo Comune». Terzi, ha fatto i complimenti alle amministrazioni di Villa di Serio (nella Bergamasca) e Rezzato (nel Bresciano, premiati da Legambiente come Comuni ricicloni 2014 (i migliori di Italia sotto i 10 mila abitanti). Per quanto riguarda la rete impiantistica per il trattamento e la valorizzazione dei rifiuti urbani, il Piano recepisce il principio di autosufficienza regionale, introducendo un blocco alle nuove autorizzazioni e agli ampliamenti. L'elaborazione finale del Piano ha tenuto conto di tutte le osservazioni e degli indirizzi espressi dal Consiglio regionale - ha ribadito l'assessore Terzi - ed è frutto del confronto positivo con la Commissione Ambiente e il Consiglio Regionale. Da qui, la definizione di indirizzi strategici fondamentali, come l'opposizione al progetto governativo di una Rete Nazionale per gli inceneritori, che vanificherebbe gli sforzi di Regione Lombardia, punto - ha concluso - su cui non intendiamo fare un passo indietro».

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