17.07.2014
Intervento collegato al bilancio di previsione 2014
Sono passati
esattamente due anni dalla vs vittoria elettorale e il “vento del cambiamento” dai
voi promesso e tanto decantato in città non si sente arrivare. Siamo a metà del
mese di luglio e stiamo per votare il bilancio di previsione 2014, quando il
vs. OdG impegnava la giunta a presentare il bilancio nei primi mesi dell’anno.
Capisco che bisognava recuperare la brutta figura dell’anno prima quando il
bilancio di previsione fu votato a novembre, ma qui siamo ancora nel campo
della propaganda e di buoni propositi non è più tempo. I cittadini hanno il diritto
di sapere come state governando.
ALCUNI COMMENTI AL
BILANCIO DI PREVISIONE 2014.
Cominciamo da Amga
azienda partecipata di grande rilievo. Merito vostro e della nuova dirigenza
aver scoperchiato le irregolarità della precedente gestione. Preso atto che Amga
volta pagina è pur vero che sul vecchio corso ora indaga la magistratura per
una perdita di oltre 21 milioni di euro legati ad investimenti del passato (da
Corriere della Sera del 5.7.2014), spero senza ricadute onerose per la società.
Ora Amga è in navigazione assistita grazie anche alle banche interessate a recuperare
i prestiti elargiti. Il bilancio di Amga non è quindi immune da criticità e
rischi, in particolare per quanto riguarda i futuri scenari produttivi che sono
incerti perché fortemente influenzati dalle scelte aziendali ancora da fare,
vedi revamping, teleriscaldamento, compostaggio, nuova società con Accam. Ritengo
che per non incagliarsi di nuovo sia purtroppo insufficiente affidarsi al solo
controllo analogo perché pur importante ed essenziale quando esercitato in modo
efficace ed efficiente, non preserva le amministrazioni comunali dalle schizofrenie
del mercato. Amga, sulla scia del
referendum del 2011, dovrebbe tornare ad essere una azienda totalmente pubblica
e non ibrida come lo è ora, una azienda aperta al controllo dei cittadini. Oggi
il mercato dei rifiuti è attraversato da forti tensioni ed interessi nonché da
strategie diverse e contrapposte. Le nuove proposte in
commissione europea si pongono l’obiettivo di riciclare entro il 2030 il 70%
dei rifiuti urbani e la riduzione del 30% dei rifiuti alimentari per il 2025,
ma c’è chi per non perdere fatturato cerca rifiuti da bruciare in ogni dunque,
ne è un esempio quanto stanno facendo i gestori dell’inceneritore di Como. In
tale contesto Il comune di Legnano ed Amga, a mio parere, devono abbandonare
definitivamente la strategia dell’incenerimento e farsi protagonista di scelte
e strategie alternative come la “fabbrica dei materiali”.
LA SPESA
Il bilancio 2014 ammonta
a quasi 55 milioni di euro, gran parte della spesa, quasi l’80%, è coperta da
tasse e tributi pagati dai Legnanesi. Sebbene ogni bilancio sia dato da un
insieme di voci, in questo bilancio la voce tributi e tasse è predominante, non
si evince per esempio se e dove sono i tagli, quali le rinunce o le revisioni
consistenti tali da indurre la riduzione della spesa e conseguentemente la
riduzione della tassazione per i cittadini. Il documento unico di programmazione
(DUP), secondo le informazioni ricevute in commissione bilancio, doveva
illuminarci in modo chiaro sulle voci di spesa per ogni azione strategica
collegata al vostro programma, invece ci troviamo di fronte dati aggregati che
sommano e sovrappongono spesa corrente e spesa per la realizzazione del piano
di mandato. Nel DUP non si distingue la spesa per il funzionamento della
macchina comunale dalla spesa del vs. piano di mandato, credo che sia
nell’interesse di tutti conoscere quanto inciderà sulla spesa complessiva il
vs. programma. Probabilmente non vi è ancora chiaro come attuare il programma
sebbene siano trascorsi già due anni della vostra vittoria elettorale. Mi permetto
di ricordarvi che l’anno scorso presentai un OdG collegato al bilancio di previsione
2013 in cui chiedevo se il vostro programma elettorale era compatibile e
sostenibile a fronte dei continui tagli dei trasferimenti governativi. L’OdG fu
respinto dalla maggioranza perché ritenuto troppo severo. Sono sempre stato
convinto che i cittadini debbano sapere come vengono spesi i loro soldi, per
chi e per che cosa. Proprio per una maggiore comprensione e trasparenza della
spesa pubblica insisterò a chiedere che ogni assessorato disponga di un
“registro di spesa” correlato alle proprie attività. A fronte di un proprio
budget di mandato ogni assessorato riceve un portafoglio la cui gestione
dev’essere verificata trimestralmente nelle commissioni consiliari e a fine
anno dev’essere presentato il consuntivo economico e gli obiettivi raggiunti. Tale
modalità di lavoro attuerebbe uno dei vs. obiettivi strategici … il
rafforzamento del ruolo di indirizzo e controllo da parte degli organi
istituzionalmente preposti. Si opererà per consolidare le funzioni
programmatorie del Consiglio Comunale attraverso la valorizzazione del ruolo
delle commissioni consiliari che saranno coinvolte in attività di elaborazione
e proposta su attività e servizi di particolare rilievo per la cittadinanza.
(pag. 35 del DUP 2014-2017). Obiettivo che l’amministrazione finora non ha
centrato.
EQUITA’ NELLA
FISCALITA’ LOCALE - TASI/IRPEF/TARI
L’arrivo quasi
inaspettato di poco più di un milione di euro da parte dello Stato vi ha
permesso di addolcire la pillola amara della tasse ma si tratta di una modesto
sollievo. Valuto positivamente l’azzeramento dell’aliquota TASI per gli alloggi
ALER come richiesto dai consiglieri di minoranza nell’ultima commissione di
bilancio tenutasi giovedì 10 luglio. Ricordo che fino a quel momento il
pagamento della TASI era previsto sia a carico dell’Aler che dell’affittuario e
secondo i sindacati SUNIA-SICET-UNIAT, un provvedimento a rischio di
incostituzionalità. Non condivido altre modalità di applicazione della TASI e
dell’addizionale TASI in particolare l’esenzione totale per il piccolo
commercio, per i laboratori artigiani e per capannoni industriali, esenzione che
voi giustificate con il gravare della crisi su questi settori. È evidente che
si tratta di una scelta politica elettorale. A mio giudizio era più corretto e proficuo definire
i settori merceologici effettivamente in crisi e se gli immobili sono occupati,
la stessa cosa per i capannoni industriali. È una esenzione che vale oltre due
milioni di euro di minore entrata che verrà coperta da altri cittadini. Io
penso che l’esenzione vada data a chi può certificare lo stato di crisi, quindi
bisogna stabilire criteri di accesso, in caso contrario il rischio è quello di
introdurre parametri discriminanti fra i diversi operatori e fra questi ultimi
e i cittadini non esentati. Una diversa modulazione delle aliquote TASI avrebbe
permesso un aiuto diretto alle famiglie con l’introduzione della detrazione di almeno
40€ per ciascun figlio per ogni scaglione di rendita catastale. Anche per le
aliquote IRPEF, andando incontro a chi ha redditi modesti, fra cui molti
pensionati, era possibile una rimodulazione più equa, se non la completa
abolizione della addizionale comunale visto che i redditi sono già gravati
dalla addizionale IRPEF regionale oltre che da TASI E TARI. La TARI, tassa sui
rifiuti, rimane pressoché invariata, ma nelle decisioni prese
dall’amministrazione e da Amga non si intravedono politiche di prezzo che
premiano il cittadino virtuoso con una riduzione della tassa a fronte di una
sempre più attenta raccolta differenziata dei rifiuti. Il comune di Torino, ad esempio, sconta del
10% la TARI per i quartieri con la miglior raccolta differenziata e sono
previste riduzioni per le famiglie a reddito basso. Certamente la strada
maestra per convincere il cittadini a migliorare la differenzazione dei rifiuti
e ridurre la quantità dei rifiuti da smaltire è la “tariffa puntuale”. A tal
proposito ricordo che il sottoscritto, unitamente a singoli cittadini e associazioni,
ha presentato nel mese di aprile c.a. una istanza al comune di Legnano
chiedendo l’applicazione della “tariffa puntuale”, istanza per la quale confidiamo
quanto prima il positivo accoglimento.
PARTECIPAZIONE DEL
COMUNE AL RECUPERO DELL’EVASIONE FISCALE
Il comune deve adottare
politiche finanziarie improntate alla lotta all’evasione fiscale contrastando
l’evasione nel settore delle locazioni abitative ai sensi della legge di
stabilità 2014 (L. 147/2013, commi 49 e 50) che attribuisce ai Comuni, in
relazione ai contratti di locazione, attività di monitoraggio anche utilizzando
le informazioni contenute nel registro dell’anagrafe condominiale e stabilisce
che i pagamenti riguardanti canoni di locazione di unità abitative, esclusi
quelli di alloggi di edilizia residenziale pubblica, siano corrisposti
obbligatoriamente, quale ne sia l’importo, in forma e modalità che escludono
l’uso di contante e ne assicurino la tracciabilità anche ai fini della
asseverazione dei patti contrattuali per l’ottenimento delle agevolazioni e
detrazioni fiscali da parte del locatore e del conduttore.
UN WELFARE LOCALE PER
RILANCIARE L’ECONOMIA
Posso dire che la
questione dei vaucher è un pannicello caldo, anzi direi tiepido per dare un
reddito decente a chi non lo ha? La Caritas nel suo ultimo rapporto sulla
povertà chiede un “reddito di inclusione sociale”. Per creare veri posti di
lavoro e dare un reddito decente per i giovani e i licenziati ci vuole ben
altro, ad esempio qualche investimento locale. Fin dal primo dei tre incontri programmati
nel mese di giugno u.s. intitolato “Aggiornare il Piano di Governo del
Territorio” ho avuto conferma che Il Pgt di Legnano è impantanato, così come
sono impantanati altri progetti, dal Central Park alla ex Mario Pensotti; mi
auguro che almeno il progetto della Finmeccanica sia ancora aperto, sennò dobbiamo
dire addio anche alla nuova biblioteca. La colpa, si dice, è del mercato
immobiliare perché in decrescita, ma ritengo che gli stessi operatori del
settore abbiano precise responsabilità. E’ noto che la costruzione di nuovi alloggi
ha costi relativamente bassi ma vengono venduti a prezzi esorbitanti fuori dalla
portata della maggior parte delle famiglie. L’amministrazione potrebbe
intervenire per soddisfare la necessità di alloggi di edilizia residenziale
popolare promuovendo la costituzione di un consorzio di piccole imprese e
fornendo le aree di insediamento. Un altro campo di intervento che può
rilanciare laboratori artigiani e piccole aziende è quello energetico. E’ ora
che il comune si incammini per trovare risorse e partner per un piano di
risparmio energetico e di produzione di energia con fonti rinnovabili (solare,
geotermia, eolico). Si parla molto del recupero delle fabbriche dismesse, peraltro
tutte aree in mano a privati, per l’intrinseco valore storico, sociale ed
archeologico. Si parla tuttavia molto meno di altrettanti immobili, di pari e
di valore maggiore, se non fosse che la proprietà è in mano pubblica. Questi beni
immobili potrebbero essere a mio parere recuperati e destinati a finalità
pubblica utilizzando risorse in parte provenienti dagli stessi enti (es.
azienda ospedaliera), dal comune e da una sorta di azionariato popolare (il
vecchio ospedale ha ricevuto finanziamenti testamentarie di emeriti cittadini, professionisti,
imprenditori, banche, associazioni varie, etc.).
Gli immobili a cui
faccio riferimento sono:
a)
i
due padiglioni adibiti a cure elioterapiche nell’area dell’ex parco ILA (ex
sanatorio Regina Elena);
b)
ciò
che rimane della ex colonia elioterapica nel quartiere Canazza, poi trasformata
in centro di rieducazione di motulesi (all’interno credo che esista ancora una
interessante piscina assolutamente da recuperare);
c)
lo
scalo merci della stazione di Legnano.
Sono tempi difficili
per le risorse finanziare del comune ma rilanciare l’economia con investimenti
concreti è uno sforzo che bisogna fare, magari riducendo qualche euro al Palio,
agli oratori, alle associazioni sportive e chiedendo finanziamenti speciali
alla Banca d’Italia/Ministero del Tesoro per importanti opere di
riqualificazione territoriale.
Giuseppe Marazzini
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