di Giuseppe Marazzini
20.03.2015
Chi ha
interesse si faccia avanti. Questa sembra essere la mossa pensata dagli sponsor
della “casa scout” nel parco ex ILA per uscire dall’impasse. L’invito alla
manifestazione d’interesse pubblicata sul sito del Comune, con scadenza il 31
marzo p.v., è l’estremo tentativo dell’amministrazione comunale di sanare un
modus operandi che stava scivolando verso un affidamento diretto per la concessione
di porzione del parco. Se l’invito a manifestare interesse vuole essere il passaggio
intermedio per il successivo affidamento, l’iter procedurale è piuttosto contradditorio
ed approssimativo sia nella forma che nella sostanza.
Non
trascurabile il fatto che è rivolto alle sole associazioni perché ad altri non
è concesso partecipare. Il provvedimento è stato cucito su una matrice predefinita
e ciò lo si intuisce fin dalle prime battute, ad esempio dalla individuazione
della porzione di parco che si vuole concedere. Perché, senza spiegarne il
motivo, l’amministrazione comunale concede l’area dove c’è l’ex inceneritore?
Qual è l’interesse dell’amministrazione comunale per un suo eventuale recupero?
Ha forse un nesso il Bando 2015/3 emesso dalla Fondazione Comunitaria del
Ticino Olona “... per l’individuazione e
il sostegno di progetti volti a supportare la tutela e valorizzazione del
patrimonio storico e artistico”? In
questo caso gli interessati hanno tempo fino al 30 aprile p.v. per farsi
avanti.
Perché ai
possibili aspiranti concessionari, anziché fornire generiche indicazioni, non sono
stati esplicitati criteri chiari e definiti per la formulazione dei progetti e
delle azioni che intendono svolgere nell’area che sarà poi loro data in comodato?
Eppure la durata della concessione in comodato gratuito è stata definita, ben 4+4
anni rinnovabili. In sostanza chi arriva
non ha intenzione di andare via troppo presto.
La fase
della negoziazione tra l’associazione prescelta e l’amministrazione comunale è
esilarante. In proposito l’amministrazione comunale afferma che “procederà direttamente a negoziare con
l’aspirante concessionario le migliori condizioni per soddisfare le finalità
pubbliche sopra menzionate”. Perché “le
migliori condizioni” non sono
state esplicitate nell’invito ma saranno oggetto di trattativa privata? La
nostra amministrazione comunale come intende soddisfare e tutelare la finalità
pubblica alla migliori condizioni? La presenza di più candidature poi non è un
problema per l’amministrazione comunale.
Possiamo stare tranquilli.
Ad ogni
modo su tutto l’iter incombono i patti precedenti che se non modificati
potrebbero rimettere in discussione qualunque regolamento o concessione. A
volte il lessico tecnico-amministrativo nasconde artifizi e furbizie per
rendere oscuro quello che è chiaro, a volte invece riserva delle sorprese.
Nell’Accordo
di Programma per la realizzazione del Centro Multiservizi di via Colli di S. Erasmo
29, stipulato nel 2003 tra il Comune di Legnano, l’ASL Provincia di Milano 1 e
l’Azienda Ospedaliera Legnano, all’ art.3
“Identificazione del Centro Multiservizi” vengono indicati gli edifici con
le rispettive superfici che andranno a comporre il Centro Multiservizi. Se
ciò non bastasse all’ art. 4 “Identificazione dell’area del Centro Multiservizi”
risulta che L’area in oggetto di cui al presente Accordo di Programma ha una
superficie complessiva territoriale di mq. 74.000 compreso il parco. A questo punto la parola ai persuasori
dell’amministrazione comunale, provino a convincerci che gli atti finora
prodotti, regolamento del Parco e manifestazione di interesse, sono rispettosi
dei patti stipulati con l’Accordo di Programma del 2003.
Post Scriptum
Alla fine,
calpestando democrazia, trasparenza e buon senso, la sede scout nel Parco ex
ILA si farà. La questione, nata per regolamentare la chiusura del passo carraio
di via Colli di S. Erasmo, è stata risolta con la apertura di altri due in via
Ferraris, uno già cantierizzato, l’altro per raggiungere l’ex inceneritore, ovviamente
dopo la negoziazione privata e successiva convenzione con il comodatario. Tutto all’insaputa della Sovraintendenza delle
Belle Arti? Sembrerebbe di sì. Visto che tutto il compendio, parco compreso, è
sotto tutela, come lo si spiega?