02.07.2015
Nel Consiglio Comunale del 16 giugno il
consigliere Antonio Sassi, del gruppo di RiLegnano, ha comunicato in forma
ufficiale che alla manifestazione di interesse per il recupero dell’area denominata
ex inceneritore, ha partecipato solo l’associazione “Casa Scout”. E non poteva
che essere così visto i lavori preparatori per facilitare l’ingresso nel Parco
di associazioni affini alle proprie finalità politiche.
Quello che il consigliere Sassi si è
dimenticato di comunicare, per sua insaputa o per carenza di informazioni, che
gli Scout, nella manifestazione di interesse hanno presentato una bozza di
progetto per una sede di valenza nazionale e in ragione di ciò chiedono che la
concessione del comodato d’uso, invece di anni 4+4 rinnovabili previsti nella
lettera di invito comunale, debba essere di almeno 25 anni. Quello che si sta
profilando più che una concessione sarà una cessione quasi perpetua.
Mentre si attende la stipula della
convenzione fra Comune e “Casa Scout, che mi auguro venga rinviata, nel Parco è
un fiorire di cancelli e cancelletti che separano le diverse aree di competenza
degli Enti presenti. Una situazione tragicomica solo al pensare che sono stati
spesi dei soldi, per rendere il Parco luogo più sicuro, però il cancello di via
Colli di S. Erasmo è sempre aperto …
Così come è tragicomica la condizione
in cui si troverà il neo comitato che dovrà gestire le diverse iniziative nella
porzione pubblica del Parco con un regolamento farraginoso, confusionario,
contradditorio e rischioso per le responsabilità occulte, soggettive e
oggettive presenti nello stesso.
Ancor più tragicomico è che il suddetto
regolamento va contro i desideri del sindaco che vuole l’apertura del Parco ai
singoli cittadini, così non sarà, nel Parco si entrerà a seguito di iniziative
scelte a piacer del comitato di gestione. Insomma, grande confusione sotto il
cielo, ma tempo per ripensarci, prima che sia troppo tardi, ce né ancora, a
cominciare dal discutibile progetto Scout.
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