05.08.2015
Palazzo Malinverni ha reagito in modo
stizzito alla mia riflessione riguardante il lobbismo ed altro a Legnano. Una
reazione che dimostra quanto le mie argomentazioni abbiano colpito nel segno. La
situazione nel Palazzo, a mio giudizio, è a rischio implosione.
L’improvvisa giravolta sul Giudice di Pace,
che ha già fatto saltare gli equilibri interni alla maggioranza avrà, cosa non
da poco, anche ricadute pesanti sui rapporti tra i sindaci del Patto
dell’Altomilanese. Come infilarsi in un cul-de-sac e non sapere poi come
uscirne.
Stride inoltre il fatto che i cittadini
debbano pagare l’addetto stampa del Comune, il quale anziché informare i
cittadini sullo stato confusionale che regna nel Palazzo, risponde ad un
consigliere comunale con argomenti astrusi.
Legnanonews – Lunedì 03 agosto
2015
Grilli parlanti,
“prediche” a vuoto e memoria corta
Il consigliere Marazzini ancora una volta mi prende
come bersaglio in una lunga riflessione a voce alta, che ha avuto eco sui
media. Una di quelle prese di posizione ruvide e inutilmente polemiche cui ci
ha da tempo abituato. Con il consueto tono da Tribunale di ultima istanza, il
consigliere della Sinistra questa volta sostiene che l’attuale Amministrazione
sia particolarmente propensa a rispondere agli interessi delle “lobby”
cittadine.
Quali sono, a suo avviso, queste lobby? Marazzini
punta l’indice contro associazioni di volontariato, parrocchie, oratori,
categorie professionali, categorie produttive, fondazioni, mondo del Palio …
Strano modo di giudicare alcune tra le realtà vive e attive della nostra città.
Realtà che l’Amministrazione comunale ascolta sempre con attenzione, così come
con la stessa attenzione Sindaco e Assessori incontrano e ascoltano bisogni,
attese, problemi dei singoli cittadini. Io stesso incontro nel mio ufficio o per
strada centinaia di cittadini di ogni ceto che mi si rivolgono per i più
disparati motivi: si tratta di un’esperienza che aiuta a comprendere le
necessità dei legnanesi, i loro desideri, le critiche e i suggerimenti …
Perché, a differenza di quanto probabilmente pensa Marazzini, i punti di
riferimento di un’Amministrazione comunale devono essere gli stessi cittadini e
le realtà rappresentative della società civile, della cultura, del
volontariato, dell’economia, del lavoro …
Come dicevo prima, nel corso del mio mandato da
Sindaco ho finora ascoltato centinaia e centinaia di persone e praticamente
tutte le associazioni presenti in città. E con tutte ho sempre fatto presente
che l’interesse particolare non può mai venire prima dell’interesse collettivo
della città. Ogni giorno, e in particolare nei momenti delle scelte più
difficili, ho sempre orientato la “bussola” dell’Amministrazione comunale verso
un unico orizzonte: il bene comune della città che viene prima di ogni altra
considerazione.
Ma forse Marazzini vive in un altro mondo, dettato
dai limiti dell’ideologia fine a se stessa o, peggio, il mondo delle favole
dove i “grilli parlanti” la fanno da padrone. Un mondo nel quale, tra l’altro,
gli estremi si toccano, con inedite convergenze tra estrema sinistra e destre
politiche …
Aggiungo due osservazioni.
Nella stessa “lettera aperta” il consigliere
Marazzini entra nel merito del rapporto che intercorre tra Sindaco, Assessori e
partiti di riferimento. Ma anziché far le prediche agli altri, Marazzini non
dovrebbe pensare a coltivare i rapporti con la sua area politica di
riferimento?
Non da ultimo: l’intervento del consigliere di
minoranza si concentra sulla nota questione del Giudice di pace, sollevando
obiezioni su come essa sia stata risolta. Forse Marazzini dimentica di aver
votato all’ultimo Consiglio comunale esattamente come me e come la maggioranza
che governa la città.
Alberto
Centinaio, Sindaco di Legnano
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