16.10.2010

I 4 consiglieri del nuovo gruppo finiano, pur giurando fedeltà al programma di Vitali, hanno dichiarato la loro piena autonomia di giudizio. Nel lessico politico Vitali è la classica “anatra zoppa”, ha perso la sua maggioranza e d’ora in poi il suo percorso politico sarà sempre più in salita. Vitali è un sindaco aristocratico, è un sindaco poco amato anche da coloro che dovrebbero essere i suoi più fedeli sostenitori, è un sindaco che non è stato in grado di svolgere un ruolo politico trainante nel centro destra anche perché si è fatto incatenare dai guardiani della Lega, è un sindaco, e di esempi ne posso citare diversi, che deve ancora dimostrare di essere il sindaco di tutta la città.
La politica del “pugno di ferro” e dei “pugni sul tavolo” evidentemente comincia a perdere ‘appeal’ e in vista della prossima scadenza elettorale è bene cominciare a prendere le distanze da certe scelte.
Vitali non darà le dimissioni e cercherà di ricompattare la sua maggioranza cercando di fare a meno dei finiani. Come? Cercando sostegno esterno, pescando in qualche gruppo consiliare della minoranza: gli bastano 2 consiglieri per arrivare a quota 16 su 30, dunque non è tutto finito. Altre novità potrebbero accadere nei prossimi giorni.
Qualunque cosa succeda, è certo che l’immagine del centro destra legnanese ne esce politicamente molto compromessa. Mi auguro che l’opposizione nel suo insieme sappia cogliere questa occasione per programmare azioni unitarie mirate a spiegare alla città il fallimento politico della giunta Vitali.
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