martedì 15 febbraio 2011

Bosco Ronchi, il parco che si può abbattere

Per la Provincia l’intervento in via Colombes è legittimo.
Bastava una comunicazione, che però non c’è stata.


di Luigi Crespi
La Prealpina, domenica 13/02/2011 pag.19


Tutto in regola, a parte una formalità burocratica che a chi ha raso al suolo una fetta del bosco dei Ronchi potrebbe costare una multa di circa un migliaio di euro.
Per cancellare il bosco che nel 1992 il consiglio comunale di Legnano aveva definito «un patrimonio della collettività» basta un fax alla Provincia di Milano, una nota nella quale si comunica l’intenzione di procedere all’abbattimento degli alberi. In base al regolamento dell’ufficio Parchi non è neppure prevista una risposta: si manda il fax, si attende l’esito della trasmissione e si possono accendere le motoseghe.

Il Bosco Ronchi non è tutelato come il Parco Sud o il Parco del Ticino, le piante che vi crescono sono comunissime robinie. Secondo la Provincia un disboscamento periodico non è solo consentito, ma per certi versi addirittura auspicabile. A patto di lasciare i ceppi dai quali rinasceranno nuove piante, che poi non potranno essere abbattute per altri dieci anni. Questo perché nonostante quanto indicato nel 1992, oggi il bosco non è più soggetto al regolamento del verde del comune di Legnano. L’area è superiore ai 2 mila metri quadrati, quindi le uniche leggi che valgono ai Ronchi sono quelle della Provincia. Che ignorando quanto dichiarato vent’anni fa dal consiglio lo tratta come un bosco qualsiasi.

L’assurda conclusione è che se uno deve abbattere la pianta che ha in giardino deve chiedere l’autorizzazione al Comune, che manda i funzionari dell’ufficio Ambiente a fare le verifiche del caso; se uno invece deve abbattere un bosco, basta che mandi un fax. Comunque, i proprietari che lo scorso dicembre avevano raso al suolo circa duemila metri quadrati nella “parte alta” dei Ronchi non avevano fatto neppure quello.

L’intervento non era però passato inosservato. In seguito all’esposto del consigliere Giuseppe Marazzini era stato disposto un sopralluogo della Forestale, accertata l’abbattimento il Comune aveva girato l’esposto alla Provincia. Che ufficialmente non ha ancora risposto, ma ufficiosamente ha fatto sapere che per lei non esistono illeciti di rilevanza penale. Forse ci sarà una multa di mille euro, nel caso i proprietari potrebbero cavarsela vendendo un po’ della legna tagliata. In questa stagione dalle nostre parti la robinia viene sui 15 euro al quintale ...


La Canazza pensa a una sottoscrizione.
Così il Comune potrà comperare l’area

di Luigi Crespi
La Prealpina, domenica 13/02/2011 pag.19


Qui si tratta di decidere: o come detto vent’anni fa il parco Bosco dei Ronchi è «un patrimonio della collettività da conservare e incrementare», oppure è un boscaccio come quelli che spuntano sul ciglio della Saronnese e come tale di tanto in tanto può anche essere drasticamente sfoltito. Chi sta lavorando alla redazione del Piano di governo del territorio ha dato indicazioni precise, nella sua caratteristica di “bosco di città” i Ronchi devono essere tutelati a ogni costo. Anche perché in gioco non ci sono solo i 2 mila metri quadrati rasi al suolo prima di Natale, ma una fetta di città che va dal parco ex Ila fino ai terrazzamenti dell’Olmina, per un totale di 260 mila metri quadrati. Sei volte e mezza l’area dell’ex Manifattura di Legnano.

Del valore dei Ronchi è da sempre convinto chi vive in Canazza, ma tre anni fa le trattative tra Comune e privati per l’acquisizione dell’area si erano arenate di fronte all’impossibilità di conciliare domanda e offerta. Un bosco resta un bosco, il Comune non può comunque pagarlo più del suo valore. Ecco quindi che dopo l’abbattimento di dicembre in quartiere è tornata a farsi avanti l’idea di una sottoscrizione pubblica, una raccolta di fondi per colmare la distanza tra chi vende e chi vorrebbe comperare. Proposta provocatoria, ma mai come in questi giorni di pm 10 alle stelle è stato chiaro il valore che il Bosco Ronchi ha per chi abita a Legnano.


La Canzone del Boscaiolo - Trio Verbanella

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