07.09.2012
Il Giorno Legnano 2 settembre 2012
Il progetto approda in Consiglio nei prossimi giorni
INTENTO BIPARTISAN A volerla è sia La
minoranza della Sinistra sia L'assessore Francesca Raimondi
«UN LUOGO d'incontro totalmente aperto alle testimonianze
delle donne che vivono quotidianamente realtà difficili e talvolta sommerse, un
modo per raccogliere spunti capaci di indirizzare le politiche del Comune in
questo campo»: è così che Giuseppe Marazzini, consigliere comunale della
Sinistra Legnanese, interpreta il senso della "Casa della donna",
progetto che dovrà diventare un punto di riferimento per le donne legnanesi e
per le loro problematiche. L'appuntamento è in questi primi giorni di
settembre, quando si metteranno i primi mattoni di questa "casa virtuale:
«Il primo passo sarà, all'indomani della formazione della commissione Pari
opportunità, l'approdo del progetto in commissione e un primo incontro in cui
si comincerà a dare voce alle donne legnanesi. Si, perché mi viene da sorridere
pensando che sole poche settimane fa delle donne di questa città si è parlato
solamente per mettere in primo piano una presunta statistica da cui
emergerebbe, a dare credito ai numeri di un noto sito di incontri, che Legnano
sarebbe la capitale della trasgressione ... Giochi d'estate evidentemente, ma
la realtà, quella vera, è ben più cruda».
La premessa che Marazzini metteva al suo ordine del giorno
sull'istituzione della Casa della donna sono i tanti episodi di violenza che la
cronaca registra anche a Legnano e che vedono al centro proprio le donne: «E
questa è solo la punta dell'iceberg, perché lo spettro di problematiche che
vedono coinvolte le donne è particolarmente ampio. Io credo che questo sia
stato un passo necessario, perché guardandomi intorno non ho trovato strutture
su base locale capaci di affrontare una realtà così drammatica, in grado di
offrire ascolto e sostegno. Per questo sono convinto che esista la necessità di
costruire un percorso che porti a consolidare una struttura capace di assolvere
a questo compito. E il percorso non può che partire dall'ascolto aperto a tutte
le donne che, con un punto di riferimento istituzionale, possono testimoniare
le difficoltà di questa realtà e offrire gli spunti necessari».
«L'assessore alle pari opportunità, Francesca Raimondi, ha
fatto cenno, in occasione della discussione dell'ordine del giorno, a un
progetto che l'amministrazione comunale starebbe già preparando sull'argomento,
conclude Marazzini, e dunque attendo di poter confrontare con loro la mia idea.
Mi auguro solo che dal confronto emerga un percorso concreto e a iniziative da
mettere in campo con rapidità».
SPUNTO DI RIFLESSIONE I TANTI EPISODI DI
VIOLENZA CHE ANCHE NELL'ALTOMILANESE HANNO AVUTO PER VITTIME LE DONNE
FATTI RECENTI LA MORTE ALL'INIZIO DELL'ESTATE
DI STEFANIA CANCELLIERE HA SCOSSO LE COSCIENZE
Paolo Girotti
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