05.10.20
Vergogna! Non ci sono più lacrime per piangere gli ultimi morti a
Lampedusa. Fanno
tutti a gara a contare quanti ne sbarcano, pronti a gridare all'invasore. Ma
quanti sono quelli che non sono arrivati? Muoiono giorno dopo giorno. Anno dopo
anno. E i loro corpi finiscono nell'oblio delle coscienze, seppelliti in fondo
al cimitero Mediterraneo. I più fortunati arrivano via terra, ma per tanti poi
c’è soltanto una vita di stenti, dolore e solitudine. Scappano da guerre,
povertà, violenza, discriminazioni razziali e sociali, in cerca di un posto
migliore dove poter condurre un’esistenza migliore, ma quasi sempre non è così.
Sono migranti, non un pericolo. Nessun essere umano è illegale …
Rapporto
"Antiziganismo 2.0": stereotipi sui rom alimentati da politici e
stampa
Associazione 21 LUGLIO Onlus - 26 settembre 2013
Ogni giorno, in Italia, si registrano 1,43 casi di
incitamento all’odio e discriminazione nei confronti di rom e sinti,
per lo più attraverso dichiarazioni di esponenti politici
diffuse da giornali, siti web e social network. Stereotipi e pregiudizi verso
tali comunità, del resto, sono alimentati da una media giornaliera di 1,86
episodi di informazione scorretta ad opera di giornalisti
di testate locali e nazionali.
Sono questi i dati che emergono da “Antiziganismo 2.0”, il
rapporto dell’Osservatorio nazionale sull’incitamento alla discriminazione e
all’odio razziale dell’Associazione 21 luglio, presentato questa mattina a Roma
nella sede della Federazione Nazionale della Stampa Italiana.
Dal 1 settembre 2012 al 15 maggio 2013, il monitoraggio
dell’Osservatorio 21 luglio, effetuato su circa 140 fonti, ha rilevato 370
casi di incitamento all’odio e discriminazione e 482 casi di
informazione scorretta in grado di alimentare il cosiddetto fenomeno
dell’antiziganismo, definito dalla Commissione Europea contro
il Razzismo e l’Intolleranza come «una forma di razzismo particolarmente
persistente, violenta, ricorrente e comune che viene espressa, tra gli altri,
attraverso violenza, discorsi d’odio, sfruttamento, stigmatizzazione e
attraverso le più evidenti forme di discriminazione».
Dei 370 casi di incitamento all’odio e discriminazione, 281
(il 75% del totale) sono riconducibili ad esponenti politici,
58 a privati cittadini e 20
a giornalisti. I giornali si sono rivelati il
principale strumento di diffusione (234 casi), seguiti da siti internet
(51),Twitter (23) e Facebook (10). Dal rapporto emerge che il 59% delle segnalazioni
si riferisce ad iscritti ad un partito di destra e di centro
destra. In 90 casi, l’autore di una dichiarazione
discriminatoria e incitante all’odio è stato un esponente della Lega
Nord; seguono il Popolo della Libertà (74),
La Destra (30) e Forza Nuova
(11). In 9 casi l’autore è stato invece un
esponente del Partito Democratico.
Dal punto di vista della collocazione geografica delle
segnalazioni, al centro-nord va il primato relativo, con una
percentuale del 52% delle segnalazioni, con il 22% nella sola Lombardia,
mentre il centro-sud si attesta al 43%. Il dato più
significativo appare quello relativo alla città di Roma, che
da sola copre il 32% circa delle segnalazioni, praticamente un terzo di
tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda i casi di informazione scorretta,
ovvero quelle notizie, diffuse in maniera acritica, atte ad alimentare e
rinforzare stereotipi e pregiudizi nei confronti di rom e sinti, tra le testate
monitorate il rapporto evidenzia che il Corriere della Sera,
nelle sue numerose edizioni locali, oltre a quella nazionale, raggiunge il numero
più elevato di segnalazioni (12,9%), mentre il Tirreno si
attesta su una percentuale dell’11%.
Seguono Il Messaggero con il 7,5%, il Tempo (6%), La Repubblica, soprattutto nelle edizioni milanesi e romane ((6%) e il Giornale d’Italia (4%). Il territorio lombardo, accumulando le percentuali di Libero, Il Giornale e Il Giorno raggiunge una rappresentatività sul campione di quasi il 20%. In seguito ai casi descritti, l’area legale dell’Associazione 21 luglio ha intrapreso 135 azioni correttive, tra cui 75 segnalazioni all’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali), 29 lettere di diffida, 10 esposti al Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti, 7 segnalazioni all’Osservatorio per la sicurezza contro gli atti discriminatori di Polizia di Stato e Carabinieri
(OSCAD).
Tra i riscontri positivi ottenuti, la chiusura di due blog che diffondevano contenuti lesivi della dignità delle comunità rom e la rettifica dei contenuti di un paragrafo della guida National Geographic su Roma che criminalizzava indistintamente i rom. «Il fenomeno dell’antiziganismo assume oggi in Italia dimensioni preoccupanti. Ai rom si associano indistintamente ed automaticamente degrado, incuria, malvivenza, pericolosità sociale, incapacità genitoriale, inadeguatezza sociale, rifiuto consapevole delle regole e una “genetica” attitudine alla delinquenza e alla non-integrazione», afferma l’Associazione 21 luglio.
«È necessario contrastare questi stereotipi e pregiudizi, alimentati da dichiarazioni di esponenti politici che intendono parlare alla pancia del proprio elettorato e da notizie giornalistiche incapaci di approfondimento e di analisi complessa, attraverso tutte le forme possibili, istituzionali e governative, attraverso il diritto e la produzione intellettuale, nella lotta politica e nel lavoro nei territori, nei media, a scuola e in strada. Si potrebbe cominciare dal linguaggio: i termini “nomadi” e “zingari” denotano una connotazione negativa e pertanto non andrebbero più utilizzati, né dai politici né dai giornalisti». Se dico rom ...
Tra i riscontri positivi ottenuti, la chiusura di due blog che diffondevano contenuti lesivi della dignità delle comunità rom e la rettifica dei contenuti di un paragrafo della guida National Geographic su Roma che criminalizzava indistintamente i rom. «Il fenomeno dell’antiziganismo assume oggi in Italia dimensioni preoccupanti. Ai rom si associano indistintamente ed automaticamente degrado, incuria, malvivenza, pericolosità sociale, incapacità genitoriale, inadeguatezza sociale, rifiuto consapevole delle regole e una “genetica” attitudine alla delinquenza e alla non-integrazione», afferma l’Associazione 21 luglio.
«È necessario contrastare questi stereotipi e pregiudizi, alimentati da dichiarazioni di esponenti politici che intendono parlare alla pancia del proprio elettorato e da notizie giornalistiche incapaci di approfondimento e di analisi complessa, attraverso tutte le forme possibili, istituzionali e governative, attraverso il diritto e la produzione intellettuale, nella lotta politica e nel lavoro nei territori, nei media, a scuola e in strada. Si potrebbe cominciare dal linguaggio: i termini “nomadi” e “zingari” denotano una connotazione negativa e pertanto non andrebbero più utilizzati, né dai politici né dai giornalisti». Se dico rom ...
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