giovedì 3 aprile 2014

La Regione rottama ACCAM?

di Giuseppe Marazzini
03.04.2014

L’incontro di martedì u.s. in Regione Lombardia fra l’assessorato all’ambiente e i sindaci del consorzio ACCAM, ha messo in evidenza che attorno a questa vicenda è in atto uno scontro di potere. Il business dei rifiuti è un affare che stuzzica molti appetiti. I più convinti sostenitori del revamping come Il comune di Busto Arsizio e il comune di Legnano, dopo che l’assessorato all’ambiente della Regione Lombardia ha dichiarato che il revamping di ACCAM non è più una questione prioritaria, stanno studiando le mosse per uscire dal “cul de sac” in cui si sono infilati. Nessuno dei due comuni vuole rimanere con “il cerino acceso in mano”, pertanto c’è da aspettarsi il gioco del voltafaccia e dello scarica barile. Nel probabile scontro non si deve dimenticare che la seconda carica del consorzio ACCAM è coperta da un uomo scelto dal sindaco Centinaio. 

Attorno ad ACCAM ci sono molti interessi in ballo, infatti all’incontro era presente anche il presidente di BPSec in qualità di consulente di AMGA. La BPSec è nota agli ambientalisti per essere la società che ha tentato di convincere il comune di Castellanza ad autorizzare un impianto di incenerimento di rifiuti liquidi pericolosi, progettato dalla Elcon e da collocare nell’area ex Montedison. Questa consulenza è stata decisa da AMGA all’insaputa del comune di Legnano, oppure è stata concordata? Comunque sia, c’è da rimanere sbalorditi che ciò che è uscito dalla porta del comune di Castellanza, rientri dalla finestra del comune di Legnano. Trasparenza vuole che il Sindaco di Legnano convochi un consiglio comunale straordinario, per informare i consiglieri comunali e la cittadinanza su cosa sta succedendo e cosa succederà sulla questione ACCAM/AMGA.

Audizione delle associazioni ambientaliste dell'Alto milanese con la VI Commissione Ambiente e Protezione Civile della Regione Lombardia.

In data odierna (27/03/14) si è tenuto nel Palazzo della Regione in Piazza Duca d'Aosta a Milano una audizione delle nove Associazioni ambientaliste firmatarie della richiesta con la VI Commissione Ambiente e Protezione Civile della Regione Lombardia sul tema del progetto di revamping dell'Inceneritore ACCAM di Busto Arsizio. Gli interventi preordinati davanti alla Commissione sono stati quelli di Claudia Cerini di Rifiuti Zero Regionale, Oreste Magni Ecoistituto della Valle del Ticino, Guglielmo Gaviani Associazione 5 agosto 1991 e per conto di Medicina Democratica ONLUS e Adriano Landoni del Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente di Borsano.

Gli interventi hanno voluto portare un contributo positivo alla importante scelta che ha di fronte la Regione Lombardia per la gestione dei rifiuti nella logica di percorrere vie alternative, oggi praticabili, di trattamento a freddo della frazione indifferenziata evitando così di ricorrere all'incenerimento. Per altro questo orientamento è in linea con quanto già espresso in un atto del Consiglio Regionale del 03/12/13 avente per oggetto: RISOLUZIONE INERENTE AL PROGRAMMA REGIONALE DI GESTIONE DEI RIFIUTI (PRGR). In particolare la Giunta viene impegnata da questa risoluzione votata all'unanimità “a definire, per quanto riguarda gli impianti di incenerimento, scenari e criteri di decommissioning, cioè di disattivazione progressiva degli impianti o delle singole linee di combustione, coerenti con la progressiva diminuzione di produzione del rifiuto urbano residuo regionale. I criteri saranno definiti in modo da favorire la disattivazione degli impianti meno efficienti sotto il profilo ambientale, in coerenza con le direttive europee in materia di rifiuti, risparmio energetico e protezione dell’ambiente, garantendo in ogni caso l’applicazione dei piani manutentivi già programmati”

Le Associazioni hanno espresso la loro contrarietà alla concessione di una nuova autorizzazione che preveda il revamping per il sostanziale non rispetto delle prescrizioni sul contenimento delle emissioni previste sul rilascio della precedente autorizzazioni così che oggi l’impianto viene esercito (da novembre 2012) senza il rispetto del limite alle emissioni per gli ossidi di azoto (i dati disponibili indicano medie giornaliere tra i 90-110 mg/Nmc) previsto dalla AIA in fase di rinnovo nonché da atti regionali che risalgono al 2001. Non sfugge il fatto che la scelta del revamping oggi dell'impianto confliggerebbe con una politica della raccolta differenziata che verrebbe “rallentata” dalla necessità dell'alimentazione dell'inceneritore ed i vantaggi di un impianto di teleriscaldamento verrebbero vanificati dai costi che dovrebbero sostenere i Comuni e i privati che volessero usufruirne.

La necessità della costruzione di una centrale termica ausiliaria (per far fronte al teleriscaldamento nei momenti di fermata programmata dell'inceneritore) dovrebbero comunque avere una nuova autorizzazione ricadendo l'impianto nell'area del Sempione.

Il Presidente della Commissione ha sottolineato la volontà regionale del superamento dell'autosufficienza dei bacini provinciali e ha comunicato che trasmetterà all'Assessore le osservazioni fatte dalle Associazioni ambientaliste nel corso dell'Audizione. Martedì 01/04/14 l'Assessore ha programmato un incontro nel quale saranno presenti oltre a ACCAM ed alcuni Sindaci, anche il Presidente della Commissione VI che presenterà in quella sede le osservazioni presentate.

Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente di Borsano
Medicina democratica Onlus
Rete Rifiuti Zero Lombardia
Ecoistituto della Valle del Ticino
Associazione InFormazione InMovimento di Legnano
Salviamo il Paesaggio Legnano Villa Cortese e Canegrate
Salviamo il Paesaggio Inveruno Furato
Associazione 5 Agosto 1991 di Buscate
Comitato No Terza Pista di Vanzaghello



















Foto di gruppo al termine dell'audizione in Regione

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