03.04.2014
L’incontro di martedì u.s. in Regione Lombardia fra l’assessorato all’ambiente e i sindaci del consorzio ACCAM, ha messo in evidenza che attorno a questa vicenda è in atto uno scontro di potere. Il business dei rifiuti è un affare che stuzzica molti appetiti. I più convinti sostenitori del revamping come Il comune di Busto Arsizio e il comune di Legnano, dopo che l’assessorato all’ambiente della Regione Lombardia ha dichiarato che il revamping di ACCAM non è più una questione prioritaria, stanno studiando le mosse per uscire dal “cul de sac” in cui si sono infilati. Nessuno dei due comuni vuole rimanere con “il cerino acceso in mano”, pertanto c’è da aspettarsi il gioco del voltafaccia e dello scarica barile. Nel probabile scontro non si deve dimenticare che la seconda carica del consorzio ACCAM è coperta da un uomo scelto dal sindaco Centinaio.
Attorno ad ACCAM ci
sono molti interessi in ballo, infatti all’incontro era presente anche il
presidente di BPSec in qualità di consulente di AMGA. La BPSec è nota agli
ambientalisti per essere la società che ha tentato di convincere il comune di
Castellanza ad autorizzare un impianto di incenerimento di rifiuti liquidi
pericolosi, progettato dalla Elcon e da collocare nell’area ex Montedison. Questa consulenza è
stata decisa da AMGA all’insaputa del comune di Legnano, oppure è stata
concordata? Comunque sia, c’è da rimanere sbalorditi che ciò che è uscito dalla
porta del comune di Castellanza, rientri dalla finestra del comune di Legnano. Trasparenza
vuole che il Sindaco di Legnano convochi un consiglio comunale straordinario,
per informare i consiglieri comunali e la cittadinanza su cosa sta succedendo e
cosa succederà sulla questione ACCAM/AMGA.
Audizione delle associazioni ambientaliste dell'Alto
milanese con la VI Commissione Ambiente e Protezione Civile della Regione
Lombardia.
In data odierna
(27/03/14) si è tenuto nel Palazzo della Regione in Piazza Duca d'Aosta a
Milano una audizione delle nove Associazioni ambientaliste firmatarie della
richiesta con la VI Commissione Ambiente e Protezione Civile della Regione
Lombardia sul tema del progetto di revamping dell'Inceneritore ACCAM di Busto
Arsizio. Gli interventi preordinati davanti alla Commissione sono stati quelli
di Claudia Cerini di Rifiuti Zero Regionale, Oreste Magni Ecoistituto della
Valle del Ticino, Guglielmo Gaviani Associazione 5 agosto 1991 e per conto di
Medicina Democratica ONLUS e Adriano Landoni del Comitato Ecologico Inceneritore
e Ambiente di Borsano.
Gli interventi hanno
voluto portare un contributo positivo alla importante scelta che ha di fronte
la Regione Lombardia per la gestione dei rifiuti nella logica di percorrere vie
alternative, oggi praticabili, di trattamento a freddo della frazione
indifferenziata evitando così di ricorrere all'incenerimento. Per altro questo
orientamento è in linea con quanto già espresso in un atto del Consiglio
Regionale del 03/12/13 avente per oggetto: RISOLUZIONE INERENTE AL PROGRAMMA REGIONALE
DI GESTIONE DEI RIFIUTI (PRGR). In particolare la Giunta viene impegnata da
questa risoluzione votata all'unanimità “a definire, per quanto riguarda gli
impianti di incenerimento, scenari e criteri di decommissioning, cioè di
disattivazione progressiva degli impianti o delle singole linee di combustione,
coerenti con la progressiva diminuzione di produzione del rifiuto urbano
residuo regionale. I criteri saranno definiti in modo da favorire la
disattivazione degli impianti meno efficienti sotto il profilo ambientale, in
coerenza con le direttive europee in materia di rifiuti, risparmio energetico e
protezione dell’ambiente, garantendo in ogni caso l’applicazione dei piani
manutentivi già programmati”
Le Associazioni hanno
espresso la loro contrarietà alla concessione di una nuova autorizzazione che
preveda il revamping per il sostanziale non rispetto delle prescrizioni sul
contenimento delle emissioni previste sul rilascio della precedente
autorizzazioni così che oggi l’impianto viene esercito (da novembre 2012) senza
il rispetto del limite alle emissioni per gli ossidi di azoto (i dati
disponibili indicano medie giornaliere tra i 90-110 mg/Nmc) previsto dalla AIA
in fase di rinnovo nonché da atti regionali che risalgono al 2001. Non sfugge
il fatto che la scelta del revamping oggi dell'impianto confliggerebbe con una
politica della raccolta differenziata che verrebbe “rallentata” dalla necessità
dell'alimentazione dell'inceneritore ed i vantaggi di un impianto di
teleriscaldamento verrebbero vanificati dai costi che dovrebbero sostenere i
Comuni e i privati che volessero usufruirne.
La necessità della
costruzione di una centrale termica ausiliaria (per far fronte al
teleriscaldamento nei momenti di fermata programmata dell'inceneritore)
dovrebbero comunque avere una nuova autorizzazione ricadendo l'impianto
nell'area del Sempione.
Il Presidente della
Commissione ha sottolineato la volontà regionale del superamento
dell'autosufficienza dei bacini provinciali e ha comunicato che trasmetterà
all'Assessore le osservazioni fatte dalle Associazioni ambientaliste nel corso
dell'Audizione. Martedì 01/04/14 l'Assessore ha programmato un incontro nel
quale saranno presenti oltre a ACCAM ed alcuni Sindaci, anche il Presidente
della Commissione VI che presenterà in quella sede le osservazioni presentate.
Comitato Ecologico Inceneritore e Ambiente di Borsano
Medicina democratica
Onlus
Rete Rifiuti Zero
Lombardia
Ecoistituto della
Valle del Ticino
Associazione
InFormazione InMovimento di Legnano
Salviamo il Paesaggio
Legnano Villa Cortese e Canegrate
Salviamo il Paesaggio
Inveruno Furato
Associazione 5 Agosto
1991 di Buscate
Comitato No Terza
Pista di Vanzaghello
Foto di gruppo al termine dell'audizione in Regione
Nessun commento:
Posta un commento