03.06.2014
La Prealpina – sabato 31 maggio 2014
Continua il botta e risposta tra
i due sindaci sul progetto del nuovo insediamento Ikea
Farisoglio-Centinaio adesso è
spaccatura
CASTELLANZA — I botta e risposta, in politica, sarebbero da evitare,
soprattutto fra sindaci di comuni confinanti. Venire tacciato di non essere
informati sul caso Ikea, tuttavia, non poteva passare sotto silenzio per il
primo cittadino castellanzese Fabrizio
Farisoglio: «Non voglio polemizzare col mio collega di Legnano Alberto Centinaio - mette subito in
chiaro - ma solo ribadire la mia posizione, confermando quanto già dichiarato
alla stampa». In primis il fatto che sulla Saronnese, all'altezza della rotonda
davanti Caffè Club, sono previste tre strutture commerciali di media
distribuzione (fino a 2.500 metri quadri): «Saranno anche un'eredità della
precedente amministrazione di Legnano, ma la giunta ha tutti gli strumenti per
bloccare tutto —afferma Farisoglio - E abbiamo il diritto di dirlo visto che a
patirne le conseguenze sarà Castellanza, nell'area fra la Saronnese e la nostra
via Don Minzoni». Per quanto riguarda la destinazione commerciale dell'ex
Esselunga, arriva una secca smentita che l'amministrazione Centinaio non sia
stata coinvolta: «Incontri tecnici ce ne sono stati eccome, anche per il futuro
discount di viale Lombardia, spiace che Legnano non ritenga opportuno togliere
i semafori, la vera causa delle code sulla Saronnese...». Farisoglio rimarca di
conoscere bene l'iter del pro-getto Ikea: "In pratica io e Centinaio
diciamo le stesse cose, ovvero che potremo esprimerci in sede di osservazioni
alla Vas (la Valutazione Ambientale Strategica) e di conferenza dei servizi».
Parteciperete al tavolo sovracomunale? «Non ci interessa — risponde il sindaco
- Tanto più che parte zoppo essendo stato sollecitato dal Pd in modo del tutto
ideologico: il loro è un no a prescindere, mentre noi diremo no a Ikea soltanto
se non avremo garanzie infrastrutturali che potranno ridurne l'impatto sul
traffico. Ribadisco che non entreremo a gamba tesa in questioni che interessano
altri Comuni, liberi di decidere per proprio conto, senza ingerenze altrui».
Stefano Di Maria
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