30.01.2016
A causa di un problema tecnico
non mi è stato possibile segnalare per tempo questo interessante e importante
evento, che si è tenuto in data odierna a Milano presso La Casa delle Donne,
nell’ambito del percorso scientifico-culturale Difendiamo la salute. La commissione Pari Opportunità del comune di
Milano ha sostenuto questo incontro e la discussione delle donne al tavolo di
elaborazione su Ambiente e Salute, di cui Difendiamo
la salute fa parte. In questo incontro si è parlato specificatamente di un
argomento molto sensibile, che tocca il contesto materno e dell’infanzia: Contaminanti ambientali nella catena
alimentare fino al latte materno. Non può fare che piacere vedere come in
ambito di Pari Opportunità, si possano organizzare incontri e confronti come
questo evento, mirato a trattare problemi particolarmente rilevanti per le
donne.
CASA delle DONNE di MILANO
Contaminanti ambientali nella catena alimentare
Sabato 30 gennaio alle 10,30
Difendiamo la salute presenta alla Casa delle Donne di Milano
“Contaminanti ambientali nella
catena alimentare fino al latte materno”
Ne parla Patrizia Gentilini,
medico oncoematologo del Comitato Scientifico ISDE Italia (Medici per
l’ambiente)*.
In seguito esponenti della Associazione
UPM – Un punto macrobiotico presenteranno Sai che cosa mangi?
L’etichetta trasparente Pianesiana e parleranno anche delle loro esperienze
di progettazione delle coltivazioni e dei terreni, di controllo degli alimenti
e proporzionamento del cibo per concorrere alla salute. Introdurrà Anita Sonego (Consigliera
del Comune di Milano) che nell’ambito delle Pari Opportunità ha sostenuto
l’incontro e la discussione delle donne e un tavolo di elaborazione su Ambiente
e Salute, di cui Difendiamo la salute fa parte.
Questo gruppo di donne fa opera
di informazione sugli inquinanti ambientali e le cause che li determinano per
contrastare la censura di media e istituzioni che rende i cittadini ignari e
fiduciosi nelle scelte del potere. Noi vogliamo spingere le istituzioni alla
prevenzione delle malattie invece di continuare a delegare la salute sempre più
solo alle cure della sanità.
Le scelte politiche si misurano
con le ricadute che hanno sui nostri corpi; alcune conseguenze sono evidenti,
altre appaiono dopo molti anni, per questo è indispensabile che vengano
applicati principi di precauzione assecondando le preziose denunce che
scienziate e scienziati critici hanno fatto.
Far conoscere i pericoli e le
loro cause è già politica, permette alle persone di confrontare i propri
comportamenti con i fatti, in un esercizio dinamico di riflessione che
individua nuove capacità e possibilità. L’informazione sincera e la difesa
della salute rispondono a una priorità molto sentita dalle donne.
Abbiamo ricevuto insegnamenti
durante i nostri convegni da Maria Letizia Rabbone di Pediatri per un mondo
possibile sul tema della salute dei bambini; Paolo Crosignani dell’Istituto
dei Tumori di Milano sui danni procurati dall’inquinamento atmosferico;
Paola Marciani che insegna alla Statale di Milano Scienza della sicurezza
chimica e tossicologica ambientale sull’inquinamento e il costo economico e
politico provocato dagli inceneritori; Laura Masiero presidente dell’Associazione
per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog, fondata da Gino Levis del
“danno biologico” che può derivare dall’uso degli strumenti elettromagnetici e
dalle frequenze delle onde radio; Eva Tibaldi, ricercatrice dell’Istituto
Cesare Maltoni Cancer Research Centre Ramazzini Institute di Bologna dell’influenza
dell’elettromagnetismo nel potenziare gli altri inquinanti e l’economista Elena
Sisti di Genitori Antismog del costo della salute.
Il prossimo incontro del 30
gennaio vuole affrontare i danni alla salute che provengono dall’alimentazione.
Nel 1990, 18 milioni di Italiani hanno votato al referendum perché venissero
eliminati diserbanti e pesticidi, ma non hanno ottenuto alcun esito e la
tolleranza e l’indifferenza verso le produzioni alimentari, qualsiasi siano, ha
vinto. Il mondo contadino super sfruttato nei secoli e nei luoghi, in Italia si
è ribellato alla miseria e alla fatica, piegandosi alla domanda che fa il
prezzo, e poi al modello industrialista, alle agevolazioni chimiche, così da
perdere colture e le loro profonde culture. Solo valorizzando il lavoro dei
campi e chi lo compie, innalzando il tenore di vita dei contadini a spese di
chi fa lavori più comodi possiamo sperare di rendere salubri i nostri alimenti.
Partecipano a Difendiamo la
salute Laura Grasso, Maresa de Filippi, Bianca Bottero, Franca Maffei,
Antonella Nappi, Giovanna Cifoletti, Silvia Bragonzi, Maria Carla Baroni,
Tiziana Giacalone, Ester Labate, Adalisa Innocenti, Vittoria Longoni, Lea
Melandri, Luciana Dattolo, Rosa Calderazzi e altre…
* Per saperne di più su Patrizia Gentilini e il suo
lavoro:
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