domenica 26 settembre 2010

Esiste ancora una politica umana?

di Giuseppe Marazzini
26.09.2010


A Legnano quando l'amministrazione deve affrontare questioni di una certa rilevanza sociale, in assenza di progettualità e proposte, indossa i guantoni da boxeur.
E' la politica dei "pugni": "pugno di ferro" contro i senzatetto e i disperati della città; "pugno duro" contro chi non paga i buoni mensa; "pugni sul tavolo" per far capire chi ha lo scettro del potere. Ho la sensazione che la sala giunta sia stata trasformata, da luogo in cui si deve amministrare con giudizio e comprensione, in una palestra di pugilato.


Questa interrogazione verrà discussa nel Consiglio Comunale che si terrà il giorno 28.09.2010 con inizio alle ore 20.30


Alla cortese attenzione
- Presidente del Consiglio
- Assessore alla Istruzione
Comune di Legnano

INTERROGAZIONE

Oggetto: refezione scolastica.

L’interrogante:

Preso atto che la stampa locale ha dato notizia che l’emergenza “buoni pasto” è rientrata o quasi; che dalle mille famiglie morose il numero si è ridotto a poche unità;
che i cosiddetti “pugni sul tavolo” hanno raggiunto lo scopo di recuperare buona parte degli arretrati;

Verificato che nel periodo degli anni scolastici 2006/2007, 2007/2008, 2009/2010, nonostante il debito delle famiglie lievitava dai 14mila euro ai 76mila fino ad arrivare a 127mila euro, non risultano azioni intraprese dall’Amministrazione atte a contenere il debito, fatte salve le usuali comunicazioni alle famiglie morose;

Verificato inoltre che prima di negare la refezione scolastica ai bambini di famiglie morose l’Amministrazione non è intervenuta secondo altre modalità, ad esempio tenendo un incontro informativo con i genitori (vedi modello terzo binario);

Considerato infine che l’Amministrazione, pur obbligata al recupero del credito, nel mettere in atto l’intervento amministrativo è entrata nei meriti dell’azione educativa della scuola;

Obbligare le scuole a mettere i “bambini morosi” in luogo appartato, e quasi a digiuno, è stata una azione fortemente punitiva e diseducativa per tutti, per gli aventi diritto e non.

E non è detto che l’Amministrazione sia andata anche oltre ciò che è lecito in ambito di autonomia scolastica; diciamo pure che è stata una entrata a gamba tesa in campo altrui.

Per fortuna ci hanno pensato i Dirigenti scolastici e gli Insegnanti ad organizzare azioni mirate per ridurre ai minimi termini l’impatto psicologico sui bambini colpiti dall’irragionevole provvedimento. Azioni che tutti dovrebbero apprezzare.

Per i motivi sopra esposti si chiede alla Amministrazione di sapere:
1. perché non è intervenuta in tempo prima che la situazione precipitasse;
2. se, di concerto con le rappresentanze sociali e le autorità scolastiche, sono state ricercate modalità di intervento non penalizzanti per i bambini;
3. il numero delle famiglie che ha accumulato un debito da 5 euro a 500, da 501 a 1000, da 1001 a 1500, da 1501 a 2000, da 2001 a 2500, da 2501 a 3000, da 3001 a 3500, oltre;
4. quante famiglie hanno rinunciato al servizio e quante hanno chiesto la rateizzazione del debito e a fronte di quali penalità;
5. quali le misure adottate o che intende adottare affinché situazioni così incresciose e deplorevoli non abbiano a ripresentarsi o a ripetersi.


Sinistra ed Ecologisti Legnanesi
Giuseppe Marazzini

Legnano, 22.9.2010

Nessun commento: