Scritto da red.
Mercoledì 29 Settembre 2010 06:14
Marinello: "Balairatt? Una porcata. Quella dei ratti è una campagna che distorce la realtà. Si gioca con il fuoco"
IL COMUNICATO DI MICHELE MARINELLO
Qualcuno in Ticino l’ha fatta fuori dal vaso
“Ci sono tre topi. Anzi, tre ratti. Il primo si chiama Fabrizio, vive a Verbania, ma fa il piastrellista in Ticino. Il secondo si chiama Bogdan. È rumeno. Non ha né un domicilio, né un lavoro. Il terzo si chiama Giulio. E come Tremonti è un avvocato italiano. Non è l’inizio di una barzelletta. E i tre animali sono i protagonisti della curiosa campagna lanciata oggi in Ticino”. Così si legge in un articolo apparso oggi su “Ticino online” raggiungibile attraverso un apposito link dal sito http://www.balairatt.ch/.
Un fatto che ha generato la reazione indignata del Vice Presidente del gruppo regionale della Lega Nord Michele Marinello che ha commentato le notizie che rimbalzano da questa mattina dal Canton Ticino senza mezzi termini: “La campagna di denigrazione dei frontalieri italiani che lavorano nel Canton Ticino, definiti sostanzialmente “ratti” è una porcata che va denunciata con forza”.
“Ci sono in atto due distorsioni inaccettabili – ha spiegato Marinello -: la prima, da oltre confine, è identificare nei lavoratori italiani che da decenni sono perfettamente integrati in terra elvetica un male della Svizzera da combattere. La seconda, tutta nostrana, è quella di accomunare questo tipo di iniziativa alla battaglia che la Lega Nord porta avanti da anni contro il fenomeno dell’immigrazione clandestina”.
Da settimane è, tra l’altro, esploso in Svizzera un acceso dibattito sul ristorno all’Italia e alle sue comunità di confine di una parte delle tasse che i frontalieri regolarmente pagano: i parametri sanciti da accordi bilaterali vengono infatti messi in discussione da autorevoli personaggi elvetici in quanto ritenuti troppo vantaggiosi per gli italiani. Questa “querelle” si aggiunge a tutti i problemi sorti dopo l’emanazione del cosiddetto “scudo fiscale” che ha visto, tra le altre cose, una vera e propria azione di boicottaggio svizzero nei confronti dei partner italiani dei progetti comunitari transfrontalieri Interreg.
“Qualcuno sta giocando con il fuoco – ha aggiunto Marinello -: invocare la derattizzazione delle migliaia di lavoratori frontalieri che da anni stanno contribuendo alla ricchezza e allo sviluppo della vicina Svizzera è qualcosa di aberrante. Ai topi italiani, se continua questa solfa, potrebbero non piacere più il formaggio, il cioccolato, gli orologi e tutto quanto la Svizzera esporta in Italia”.
“Chi cerca, poi, di fare un parallelo fra l’azione politica della Lega Nord e questa vaccata – ha concluso Marinello – è squallido, politicamente scorretto e a corto di idee e programmi concreti”.
VERBANIANEWS Mercoledì 29 settembre 2010
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