venerdì 28 ottobre 2011
Per non dimenticare : Eureco di Paderno Dugnano 1 anno dalla tragedia
28.10.2011
Riceviamo e divulghiamo questo appello.
Per questi morti sul lavoro, per non dimenticare:
Sergio Scapolan, Arun Zequiri, Salvatore Catalano
e Leonard Shehu.
Ciao a tutti
è passato un anno dalla tremenda tragedia dell'Eureco di Paderno Dugnano, fabbrica di stoccaggio rifiuti, dove il 4 novembre 2010 scoppiò un terribile incendio.
4 lavoratori persero la vita e altri 4 rimasero feriti.
I Familiari delle Vittime e i lavoratori superstiti da allora versano in gravissime difficoltà economiche essendo senza lavoro, in gravi difficoltà abitative (con avviso di sfratto per alcuni di loro) visto che non sono in grado di pagare l'affitto.
Per questo motivo AIEA (Ass. It. Esposti Amianto), Medicina Democratica, il Comitato per la Difesa della Salute nei luoghi di Lavoro e nel Territorio insieme ad altre associazioni e a tanti cittadini volonterosi, hanno costituito un Comitato a sostegno di questi lavoratori e delle loro famiglie organizzando varie iniziative per raccogliere fondi. Ma questo non è sufficiente. Le istituzioni sono latitanti, (a parte qualche rara eccezione) non si fanno carico dei problemi quotidiani di sopravvivenza di queste persone le quali, oltre ad avere avuto una perdita grave, si vedono costrette a chiedere aiuto alla Caritas. Questo non è degno di un paese civile.
Per non dimenticare e per fare in modo che tragedie come questa non succedano più sono state organizzate le seguenti iniziative:
giorno 4 novembre:
gazebo informativo tutto il giorno a partire dalle ore 9:00 in Piazza della Resistenza vicino al comune di Paderno Dugnano;
ore 10:00 Piantumazione nel “Parco Urbano del Seveso, dietro parco Borghetto” di Palazzolo Milanese;
ore 11:00 funzione religiosa presso la chiesa di San Martino - quartiere Palazzolo Milanese;
ore 15:00 deposizione di fiori sul luogo della tragedia - Eureco Via Mazzini 10 - Paderno Dugnano (ritrovo ore 14,45 presso parcheggio davanti al cimitero di Palazzolo Milanese).
giorno 17 novembre:
ore 21:00 - Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro e nei Territori - Assemblea pubblica presso l'Auditorium Tilane - P.zza della Divina Commedia 5 - Paderno D.
giorno 19 novembre:
ore 20:00 Cena solidale presso Circolo A.R.C.I. Amicizia e Solidarietà - Via Coti Zelati 51 Paderno D. - Davanti alla Stazione FNM di Palazzolo Milanese.
giorno 25 Novembre:
ore 21:00 - Concerto per ricordare le vittime dell'Eureco offerto Dall'Accademia di Musica Heitor Villa Lobos di Paderno Dugnano. Inoltre vorremmo realizzare un dvd- documentario che racconti la tragedia dell'Eureco. Una memoria storica che rimanga a testimonianza di ciò che è accaduto, per non dimenticare, che sia da monito per il futuro. Per fare questo però abbiamo bisogno dell'aiuto di tutti. in all. trovate una lettera in merito all'iniziativa.
Questa lettera è principalmente indirizzata a tutte le associazioni, comunque sono ben accetti anche importi inferiori versati da singole persone per contribuire a questo progetto.
Sullo stesso conto corrente postale, continua la raccolta di fondi a sostegno delle Famiglie delle Vittime dell'Eureco specificando la causale - pro lavoratori Eureco.
Ricordo nuovamente i dati relativi al c/c intestato a:
Associazione Italiana Esposti Amianto
sezione di Paderno Dugnano
Indicando come causale:
Conto di solidarietà per Lavoratori Eureco
IBAN n. IT71P0760101600000009791656.
Aiutateci a far girare le iniziative.
Grazie a tutti.
Lorena Tacco
domenica 23 ottobre 2011
Lunedì 21 novembre
23.10.2011
Senza convocare una conferenza straordinaria dei capi gruppo o la commissione bilancio - non perché previsto dalla legge, ma tanto per capire e conoscere le motivazioni del ribasso d’asta di quasi un milione di euro - l’Amministrazione Comunale, ha deciso di rilanciare il bando di vendita della nuova Casa di Riposo. Certamente il ribasso susciterà qualche interesse in più, anche se continuo a ritenere che la vendita della nuova Casa di Riposo è un errore sia sotto il profilo economico che quello sociale. Si sta per cedere a privati l’unica struttura pubblica, a gestione diretta, presente a Legnano dedicata agli anziani. È vero che il mancato rispetto del patto di stabilità creerebbe seri problemi alle casse comunali, ma è anche vero che per il 2011 il patto può essere rispettato con altre risorse.
È il patto di stabilità che “ci costringe a vendere” questo è il leitmotiv che l’Amministrazione Comunale da tempo sostiene, ma siamo sicuri che sia solo questo il motivo? L’Amministrazione Comunale ha mal gestito la Casa di Riposo Accorsi, ed è noto che negli ultimi cinque anni ha avuto, in media, perdite per un milione di euro all’anno. Una cattiva gestione che ora i tutti i cittadini legnanesi pagano con la cessione a privati della nuova Casa di Riposo, con tutte le leggi di mercato che ne conseguono, a partire da un robusto aumento delle rette. Insomma, la cessione della nuova Casa di Riposo è l’occasione anche di far calare “il silenzio tombale” sulle responsabilità della cattiva gestione. Lunedì 21 novembre alle ore 12.00, è il termine ultimo per presentare le offerte. I cittadini non stiano in silenzio, ma entro quella data con i vari mezzi di comunicazione, facciano sentire il loro dissenso.
martedì 18 ottobre 2011
Il commento di riLegnano
La discussione è aperta!
Giuseppe Marazzini, 18 ottobre 2011
Caro Giuseppe,
riLegnano vuole portare ad un miglioramento della città e nel modo di rapportarsi e vivere la politica. Certamente ragionare di progetti concreti è un passo fondamentale in questo senso (e non scontato, purtroppo); siamo quindi ben felici che tu ci abbia invitato a lavorare con te in questa direzione. Ma parlare di progetti concreti non basta. Per poter migliorare la città è infatti necessario un rinnovamento rispetto all'amministrazione in carica: bisogna diventare maggioranza. E per avere delle concrete speranze di farcela ci vuole unità, un fronte compatto basato sulla condivisione delle idee e dei progetti che si proponga con la forza di un candidato sindaco unico. Per cui ben venga un lavoro comune sui progetti che sappia coinvolgere forze politiche e cittadini; è esattamente ciò per cui ProgettiAMO Legnano è nata. Ma solo se in questo lavoro si tenta di coinvolgere tutte le forze politiche di opposizione, sulla base del fatto che quando si parla di problemi concreti della città - e non di massimi sistemi o di affinità personali - c'è ben poco che le divida.
mercoledì 12 ottobre 2011
Casa di riposo Accorsi all'asta, ma non la vuole nessuno
12.10.2011
E' da poche ore la notizia che nessuna offerta è stata presentata per l'acquisto della nuova Casa di Riposo Accorsi. Penso che la prima cosa che il Sindaco dovrebbe fare è quella di annunciare alla città, che la nuova Casa di Riposo non si vende più. Bisogna pensare ad altre strategie. Penso anche che il Sindaco e la sua maggioranza dovrebbero fare autocritica; questo ultimo schiaffo, ricevuto dal “mercato” del bisogno sociale, certifica una sonora sconfitta della politica di bilancio basata sulle vendite dei gioielli di famiglia".
Legnano, 10 luglio 2011 RSA Accorsi - Iniziativa dell'autocandidato Sindaco Giuseppe Marazzini contro la vendita all'asta della nuova RSA Accorsi. Nella fotografia Marazzini parla con il personale dell'Accorsi partecipante all'iniziativa.
Il Giorno Legnano – mercoledì 12/10/2011 – pag.6
ANCORA DESERTA UN'ALTRA GARA SENZA ACQUIRENTI, SALGONO A SEI IN MENO DI UN MESE GLI EDIFICI RIMASTI INVENDUTI.
Casa di riposo Accorsi all'asta, ma non la vuole nessuno
CONTINUA la disfatta del programma di vendite del Comune, ma questa volta l'ultimo atto del "tutto invenduto" oltre a giungere davvero inaspettato complica le cose in maniera sostanziale, tanto che al momento risulta difficile comprendere come e dove si andrà a re-perire quella montagna di quattrini attesa con impazienza e necessaria per chiudere i conti dell'ente. Anche per la nuova casa di riposo, infatti, il "gioiello di famiglia" sul quale si contava per poter riempire le casse del Comune, allo scadere dei termini non è stata presentata alcuna offerta, lasciando il Comune davvero in cattive acque, soprattutto se si considera l'ottimismo che ha preceduto l'asta. C'era tempo fino a lunedì alle 12, infatti, per presentare le offerte agli uffici del Comune, dovuto preambolo all'apertura delle buste che era attesa invece per domani, alle 10. E invece nulla di fatto: nessuna busta pervenuta.
L'AMMINISTRAZIONE comunale aveva deciso di mettere in vendita la casa di riposo, un edificio di nuova realizzazione che andrà a sostituire la vecchia Accorsi, e l'accreditamento per i 100 posti disponibili nella nuova struttura, per rispettare il Patto di stabilità. La decisione era sempre stata definita dal primo cittadino, Lorenzo Vitali, come sofferta, ma assolutamente necessaria: nei mesi scorsi la vicenda era stata affrontata anche in Consiglio comunale e aveva causato infinite polemiche. Sta di fatto che il primo bando emesso, quello scaduto appunto questa settimana, riguardava la vendita della parte "fisica" della casa di riposo e dunque gli oltre 10mila metri quadrati tra le vie Guidi, Montessori e Colombes.
LA BASE d'asta identificata dal Comune corrispondeva a undici milioni 787mila euro: denaro sul quale l'ente contava e che ora andrà diversamente interpretato in ogni calcolo precedentemente stilato. Solo poche settimane fa era toccato a cinque lotti messi all'asta dal Comune di Legnano dal valore complessivo superiore ai dodici milioni di euro, il destino di rimanere invenduti.
P. G.
domenica 9 ottobre 2011
riLeggendo riLegnano
09.10.2011
Ho incontrato gli amici dell’Associazione “ProgettiAMO Legnano” qualche settimana prima della loro iniziativa pubblica del 25 settembre, con la quale hanno invitato la città al confronto con il progetto “riLegnano”. All’incontro erano presenti anche le rappresentanze politiche che sostengono la mia autocandidatura per le prossime elezioni comunali del 2012. L’incontro è stato tutt’altro che formale; si è subito entrati in argomento e gli apprezzamenti all’impegno e al lavoro svolto non sono mancati. I giovani del progetto “riLegnano” mi hanno spiegato, se pur a sommi capi, la loro visione della Legnano del futuro. In seguito, analizzando più approfonditamente le loro proposte portate in piazza il 25 settembre, sono rimasto piacevolmente sorpreso, perché ho constatato che molti degli argomenti sottoposti alla discussione dei cittadini legnanesi, io li avevo già trattati diverse volte in Consiglio Comunale, e anche recentemente con emendamenti e ordini del giorno collegati al Piano di Governo del Territorio (PGT). Mi permetto perciò di fare alcune comparazioni fra le loro proposte e le mie:
1. nel capitolo gestione del territorio fanno un accenno a “forme di agricoltura locale”, io ho presentato un emendamento in cui si chiede la costituzione del “parco agricolo ovest Legnano”, e uno degli argomenti a sostegno di questa proposta è proprio quella di destinare parte della produzione agricola al consumo cittadino in una logica di distribuzione a Km zero;
2. nello stesso capitolo si accenna al “recupero e riqualificazione degli edifici storici”, io ho presentato un ordine del giorno per il recupero della ex colonia elioterapica progettata dallo studio BBPR (Banfi, Belgiojoso, Perassuti e Rogers);
3. nel capitolo ambiente pongono il problema “dell’efficienza energetica e delle fonti alternative”, io ho presentato un ordine del giorno che oltre a denunciare l’assenza nel PGT di un Piano Energetico Cittadino, che ritengo sia una grave mancanza, ho proposto di attivare “progetti per raggiungere quote di autosufficienza energetica”;
4. nel capitolo piano casa propongono una “agenzia per la casa in affitto” per agevolare le famiglie escluse sia dall’edilizia residenziale pubblica sia dal mercato libero, io ho presentato un ordine del giorno per promuovere la costituzione di un “ente cooperativo a partecipazione comunale” che oltre a censire le abitazioni sfitte abbia lo scopo sociale di collocarle sul mercato con affitti calmierati;
5. nel capitolo mondo del lavoro propongono una “agenzia della ricerca sul territorio”, io ho presentato un ordine del giorno in cui si chiede che le ex fonderie Tosi rimangano nel comparto RIRP-Ricerca Industriale e Riconversione Produttiva così come previsto nel PRG 2003;
6. nel capitolo mobilità propongono di “aprire un tavolo con i Comuni limitrofi, la Provincia e l’Alto Milanese” allo scopo di definire un’area unica di trasporto pubblico locale, io ho presentato, in occasione dell’apertura del nuovo ospedale, un ordine del giorno che invitava il Sindaco e la Giunta a promuovere un tavolo di lavoro con Provincia e Comuni limitrofi e Gestore del trasporto pubblico per rendere più efficienti ed efficaci i collegamenti extraurbani.
Per quanto sopra comparato ed esposto, io penso che ci sia materia e concretezza più che sufficienti per instaurare con gli amici di “ProgettiAMO Legnano” una fattiva e proficua collaborazione in occasione delle prossime elezioni comunali del 2012.
Queen - I want to break free
giovedì 6 ottobre 2011
SALVIAMO IL PAESAGGIO, DIFENDIAMO I TERRITORI - Appello Invito
Giuseppe Marazzini
06.10.2011
SALVIAMO IL PAESAGGIO, DIFENDIAMO I TERRITORI
In Italia esistono innumerevoli realtà che affermano (talvolta in modo apparentemente non eguale) un medesimo grido di allarme: occorre arrestare lo scriteriato consumo di suoli fertili e boschivi dal dilagare di cemento ed asfalto. Alberto Asor Rosa e la Rete dei Movimenti dei Toscani, Carlo Petrini e Slowfood, Eddyburg, Edoardo Salzano e la Rete dei Movimenti Veneti, il Movimento e la campagna nazionale per lo Stop al Consumo di Territorio, Domenico Finiguerra Sindaco di Cassinetta di Lugagnano e tutti gli Amministratori dell'Associazione dei Comuni Virtuosi, la Rete del Nuovo Municipio, il Comitato per la Bellezza, il Movimento Decrescita Felice, Mountain Wilderness, Salvatore Settis, Luca Mercalli, le reti delle Liste Civiche, le Organizzazioni agricole e della cultura contadina, gli Osservatori del Paesaggio, Italia Nostra, Fai, Legambiente, Wwf, Pro Natura e centinaia di altre organizzazioni e comitati hanno, in realtà, chiaramente dimostrato che esiste una strada concreta alternativa al "modello attuale": si può gestire un Comune anche facendo a meno degli oneri di urbanizzazione derivanti da nuove edificazioni. E' un risultato che si può ottenere se i cittadini "comuni" vengono ammessi ai tavoli decisionali e se la "crescita zero" urbanistica diviene il frutto di una concertazione attenta e condivisa. Occorre, quindi, che questo metodo di "nuova democrazia" diventi uno standard per ciascuno degli oltre 8.000 Comuni italiani. E' pertanto assolutamente prioritario che tutte le Organizzazioni italiane si adoperino per trasformare le esistenti positive esperienze in una modalità standardizzata e capillare.
LA NOSTRA PROPOSTA
Per questo, proponiamo la nascita del Forum italiano "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori", una struttura reticolare (che veda coinvolte Organizzazioni e singoli cittadini) sul modello del "Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua", capace di mantenere le peculiarità di ciascun soggetto ed unificare le loro attività ed obiettivi attraverso un'iniziativa di respiro nazionale che sappia incidere, attraverso proposte di iniziativa popolare ed eventuali quesiti referendari, nella legislazione vigente.
LA CAMPAGNA DI COMUNICAZIONE
La nascita del Forum italiano sarà affiancata da una grande campagna di comunicazione "dal basso" a livello nazionale. Vogliamo dare la possibilità ai cittadini italiani di dire basta alla distruzione del paesaggio, in modo chiaro e semplice, esponendo la bandiera "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori". Oltre alle bandiere, saranno utilizzati altri strumenti di comunicazione (adesivi, manifesti, striscioni, sito web, social network, eventi, ecc), per dare alla campagna la maggior visibilità possibile e far comprendere ai cittadini, agli amministratori e ai costruttori che la progettazione concreta del futuro sostenibile del nostro ecosistema non è esercizio di altri, ma è un preciso dovere delle nostre generazioni.
LE AZIONI DA INTRAPRENDERE
n primo luogo, proponiamo un'azione collettiva: la richiesta tassativa ed urgente ad ognuno dei Comuni italiani di effettuare un censimento della totalità degli edifici pubblici, industriali, artigianali, commerciali, agricoli presenti in ciascun territorio e così monitorare con certezza il totale di quelli non abitati/utilizzati. Durante questa fase censuaria, è necessario che tutti i Piani Regolatori/Piani di Gestione del Territorio vedano la "moratoria"(ovvero il blocco) di tutte le pratiche edilizie che prevedono il consumo di nuovo suolo fertile, agricolo, boschivo; a tale proposito una proposta di legge d'iniziativa popolare è allo studio ed andrà "affinata" in modo collettivo. Una volta raccolti i dati, in ciascun Comune sarà così possibile analizzare la situazione urbanistica alla luce di dati esatti sull'offerta edilizia già esistente attraverso tavoli di progettazione che vedano la partecipazione di amministratori, tecnici comunali, singoli cittadini, associazioni e forze economiche. Uscendo così dalla logica delle percezioni, per entrare in una determinazione progettuale basata su esatti parametri.
COME ADERIRE ALL'APPELLO
Il Forum italiano "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori", è, a nostro parere, prioritario e può perfettamente rispondere alle istanze che da più parti, in questi ultimi mesi, sono state sollecitate anche attraverso la stampa nazionale.
Invitiamo i singoli cittadini e ogni Organizzazione (sia nazionale e sia locale) a dichiarare da subito la propria disponibilità a fare parte del costituendo Forum italiano "Salviamo il Paesaggio, Difendiamo i Territori", prima azione necessaria per consentire le fondamentali premesse ad una incisiva azione a livello nazionale.
Si può aderire sul sito web:
www.salviamoilpaesaggio.it
Per informazioni:
info@salviamoilpaesaggio.it
domenica 2 ottobre 2011
L’abolizione dello Stato
02.10.2011
Non solo Bossi incita al dissolvimento dell’Italia, anche la Bce vuole l’abolizione dello Stato italiano. La lettera “segreta” inviata dalla Bce al governo italiano, pubblicata dal Corriere della Sera, è di una prepotenza inaudita, osiamo dire che siamo di fronte alla “dittatura della finanza”. Purtroppo la Bce è sempre stata legittimata dalla reazione passiva dei governi di tutti i colori. Quello che dice la Bce è vero, così come quando Standard & Poor’s ci declassa. Enel, Eni, beni immobili, spiagge e aeroporti, società municipalizzate. La Bce chiede di privatizzare tutto. A ciò si aggiunga il “programma” di Confindustria; nel mirino pensioni, contratti di lavoro e licenziamenti. Ovviamente nessuno dei fautori delle suddette richieste si preoccupa delle ricadute sociali che saranno sicuramente devastanti. I comuni, ad esempio, coleranno a picco.
Quello che appare non convincente in tutto questo gran da fare, per diminuire il debito pubblico e per rilanciare l’economia, è che saranno gli italiani meno abbienti a pagare la crisi, mentre il patrimonio dei ricchi rimarrà inviolato e intonso. Chissà perché ne la Bce, ne i governi europei, non assumono provvedimenti severi nei confronti degli speculatori finanziari, nazionali ed internazionali, che stanno rovinando Stati e mercato.
Per le lettrici e i lettori del blog, alleghiamo qui sotto un testo esemplificativo di come si articola la speculazione finanziaria in Europa.
Le Monde Diplomatique settembre 2011 - Una direttiva europea che stimola la speculazione
Per ingrandire cliccare sull'immagine poi usare lo zoom
BETTY CURTIS - Soldi soldi soldi