martedì 8 novembre 2011

«Basta consumo di suolo Sì al Parco agricolo ovest»

La proposta è di ridurre l'area industriale al confine con Dairago:
"Imprese nelle aree dismesse"


LEGNANO - Nel maggio di quest'anno, in occasione della prima adozione del Pgt, aveva presentato un emendamento per la costituzione del "Parco agricolo ovest" come ampliamento del già esistente parco dell'Alto Milanese. Ora Giuseppe Marazzini (nella foto), consigliere comunale della Sinistra ed autocandidato sindaco alle elezioni di primavera, torna a intervenire sulla questione e precisa che il tema sarà inserito nel suo programma. In buona sostanza Marazzini propone di modificare il Pgt togliendo spazi alla prevista area industriale di 280mila metri quadrati al confine con Dairago, e di fare lì il parco. Viceversa, gli spazi per le attività industriali si potrebbero ugualmente reperire nelle aree dismesse, vedi il comparto sud della Franco Tosi. Il consigliere della Sinistra ha già peraltro aderito al forum verde "Salviamo il territorio" ed è convinto che a Legnano non si debba consumare neppure un metro quadrato in più di nuovo suolo.

Il perché del parco agricolo viene in particolare motivato in quattro punti: «Offrirebbe nuove opportunità per l'insediamento di aziende agricole, di attività agrituristiche, attività di vendita diretta e attività didattiche. Una destinazione simile dell'area permetterebbe inoltre di stabilire un rapporto equilibrato tra insediamento urbano e conservazione del territorio». Il terzo punto riguarda la possibilità di destinare parte della produzione agricola al consumo locale "in una logica di distribuzione a chilometri zero". Infine la realizzazione del parco agricolo "rientra pienamente nel tema dell'Expo 2015 dal quale potrebbe attingere le risorse necessarie per in-astrutture e promozione delle attività". Un orto cittadino insomma, collegato al Parco Alto Milanese che sorge a nord di via Novara. Anche il quartiere San Paolo si era espresso per ridurre la zona industriale a vantaggio del verde. Ma per dare corso a queste idee occorre rivedere il Pgt che è stato approvato in via definitiva appena due settimane fa.

Luca Nazari
La Prealpina 08.11.2011 pag.35

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