(ASCA) - Roma, 18 mag - Abolire l'Imu sulla prima casa per gli immobili non di pregio ed esclusivamente per chi possieda un solo immobile nello stesso nucleo famigliare. Lo chiedono Cgil, Cisl e Uil nel documento per la manifestazione del 2 giugno. I sindacati chiedono allo stesso tempo al Governo di istituire una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze aumentando di 400 euro annui pro-capite le detrazioni per i redditi da lavoro dipendente e da pensione, compresi entro l'attuale limite di 55 mila euro.
Per i sindacati, inoltre, il Governo e il Parlamento devono consolidare e rafforzare i provvedimenti per segnare una svolta epocale nella lotta all'evasione, affermando una forte volonta' politica per il ripristino della legalita' fiscale. Non c'e' vera democrazia senza democrazia fiscale.
Adesso bisogna accelerare prevedendo il miglioramento qualitativo e quantitativo dell'attivita' di amministrazione tributaria.
In particolare CGIL, CISL e UIL chiedono: una riorganizzazione dell'apparato statale rafforzando ed estendendo le strutture dedicate in via esclusiva ai controlli e all'accertamento, destinandovi maggiori risorse umane; l'incrocio tra le banche dati dell'Amministrazione finanziaria, Enti locali e servizi pubblici, anche nel quadro dell'integrazione operativa delle Agenzie, e prevedendo benefici economici per gli Enti locali sulla base delle somme recuperate; la modifica del sistema sanzionatorio, a partire da quello penale, al fine di rendere effettiva l'applicazione della pena anche a seguito di una ridefinizione delle soglie penalmente rilevanti; a revisione degli Studi di settore che dovrebbero trasformarsi in uno strumento di reale accertamento.
La difficile situazione occupazionale per Cgil, Cisl e Uil rende poi necessario mettere all'ordine del giorno l'attuazione di di politiche per la creazione di lavoro, a partire dall'emergenza della disoccupazione giovanile e femminile, particolarmente accentuata nel Mezzogiorno e dalla necessita' di reimpiegare le centinaia di migliaia di lavoratori ancora coinvolti dagli ammortizzatori sociali.
Per questo - secondo le organizzazioni sindacali - vanno create tutte le condizioni necessarie per rilanciare, con l'impegno di tutti i livelli Istituzionali e nei tempi piu' solleciti, gli investimenti infrastrutturali, materiali ed immateriali, nei trasporti, nelle reti energetiche, nella manutenzione e difesa del suolo, nella innovazione e nella ricerca, utilizzando a questo fine tutte le risorse pubbliche disponibili, coinvolgendo le imprese e i capitali privati, sbloccando il Patto di Stabilita' negli Enti Locali per gli investimenti ed ottimizzando l'utilizzo dei Fondi nazionali ed Europei per il Mezzogiorno.
Per finanziarie tali interventi per Cgil, Cisl e Uil si dovrebbe utilizzare una quota significativa delle risorse recuperate nel 2012 dalla lotta all'evasione fiscale; istituire una tassa patrimoniale sulle grandi ricchezze; accelerare, in attesa di una piu' complessiva armonizzazione europea, un accordo con la Svizzera per la tassazione dei capitali esportati; rendere piu' efficiente e meno costoso il ''sistema politico'', razionalizzando i costi di gestione della Pubblica Amministrazione e semplificando i processi decisionali.
red/glr
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