04.12.2013
Nuovi sviluppi su un argomento che continua a destare
grosse perplessità e dubbi, sia su decisioni prese dalla giunta, sia sui
personaggi coinvolti. Già nel consiglio comunale di martedì 12 novembre 2013,
era stata presentata da Sinistra Legnanese una interrogazione (post di mercoledì 6 novembre 2013
) riguardante, la
concessione in uso dell’impianto sportivo di via Pisacane (stadio Mari) alla
associazione sportiva dilettantesca Legnano calcio 1913, concessione ottenuta
con delibera di giunta e non con gara pubblica. Ora le nuove notizie riguardo
il quasi fallimento della Casa ferie Franco Tosi, ci ricordano che il suo
presidente è anche il presidente del Legnano calcio 1913. Quello che non era
stato detto è che quando la giunta deliberava la concessione in uso dello
stadio Mari, la Casa ferie Tosi stava già collassando o era addirittura già
collassata … In attesa di saperne di più su questo pasticcio in salsa
legnanese, le grosse perplessità e i dubbi continuano … Sottostante il testo
dell’articolo sull’argomento comparso oggi su La Prealpina a firma di Luigi
Crespi, con l’intervista al consigliere di Sinistra Legnanese Giuseppe
Marazzini.
Marazzini dopo il pasticcio di Casa ferie «Sospendete la
convenzione con Zanda»
La Prealpina - Legnano mercoledì 4 dicembre 2013
LEGNANO - II profondo rosso in cui si trova la Casa ferie
della Franco Tosi non preoccupa solo l'Istituto
di Mutua assistenza che sta cercando di non perdere l'albergo di Cattolica
e i sindacati che stanno tentando di salvare quel che resta di un istituto che
per mezzo secolo è stato l'orgoglio degli operai di Legnano. La situazione
preoccupa anche il consigliere di Sinistra Legnanese Giuseppe Marazzini, che dai banchi dell'op-posizione non può
esimersi dal far notare come quello che i sindacati indicano come un dei
probabili responsabili della fallimentare gestione, l'ex presidente del Cda Nicolò Zanda, sia anche il presidente dell'associazione
sportiva dilettantistica Legnano 1913,
con la quale il Comune di Legnano ha appena siglato una convenzione per la
gestione dello stadio comunale Giovanni
Mari.
La cosa non era passata inosservata al sindaco Alberto Centinaio che recentemente ne era stato informato anche dai sindacati, ma oggi Marazzini mette le sue perplessità nero su bianco: «Mi auguro che il signor Zanda sia estraneo ai fatti, afferma il consigliere in una nota diffusa dopo aver appreso dalla stampa che i sindacati hanno dato incarico a un avvocato di trovare il modo di risolvere il pasticcio della Casa ferie. Ma se così non fosse, la sua affidabilità e credibilità varrebbero meno di zero, e qualche problema di coscienza se lo dovrà pur porre visto che è presidente di una squadra di calcio che coinvolge decine e decine di ragazzini”. “La questione era da tempo nota agli addetti ai lavori - continua Marazzini -, ma ora ha preso un'altra piega perché nel frattempo Zanda é riuscito a farsi affidare dall'amministrazione comunale di Legnano omettendo di dichiarare il suo coinvolgimento nella "Case ferie", lo stadio Mari in gestione esclusiva e senza gara pubblica.
Siamo di fronte ad una grave infrazione del codice etico che ogni comune contempla nel proprio statuto comunale”. In verità che Zanda fosse presidente della Casa ferie a Legnano lo sapevano tutti, quello che si ignorava è che sotto la sua presidenza l'istituto fosse arrivato per un motivo o per l'altro al collasso. “Ora che si sa - afferma quindi il consigliere - invito il sindaco, con un atto di autotutela e in attesa di conoscere se Zanda estraneo ai fatti, a sospendere la convenzione sottoscritta fra l'amministrazione comunale e il Legnano calcio, e a far predisporre la gestione dello stadio Mari mediante gara pubblica”.
La cosa non era passata inosservata al sindaco Alberto Centinaio che recentemente ne era stato informato anche dai sindacati, ma oggi Marazzini mette le sue perplessità nero su bianco: «Mi auguro che il signor Zanda sia estraneo ai fatti, afferma il consigliere in una nota diffusa dopo aver appreso dalla stampa che i sindacati hanno dato incarico a un avvocato di trovare il modo di risolvere il pasticcio della Casa ferie. Ma se così non fosse, la sua affidabilità e credibilità varrebbero meno di zero, e qualche problema di coscienza se lo dovrà pur porre visto che è presidente di una squadra di calcio che coinvolge decine e decine di ragazzini”. “La questione era da tempo nota agli addetti ai lavori - continua Marazzini -, ma ora ha preso un'altra piega perché nel frattempo Zanda é riuscito a farsi affidare dall'amministrazione comunale di Legnano omettendo di dichiarare il suo coinvolgimento nella "Case ferie", lo stadio Mari in gestione esclusiva e senza gara pubblica.
Siamo di fronte ad una grave infrazione del codice etico che ogni comune contempla nel proprio statuto comunale”. In verità che Zanda fosse presidente della Casa ferie a Legnano lo sapevano tutti, quello che si ignorava è che sotto la sua presidenza l'istituto fosse arrivato per un motivo o per l'altro al collasso. “Ora che si sa - afferma quindi il consigliere - invito il sindaco, con un atto di autotutela e in attesa di conoscere se Zanda estraneo ai fatti, a sospendere la convenzione sottoscritta fra l'amministrazione comunale e il Legnano calcio, e a far predisporre la gestione dello stadio Mari mediante gara pubblica”.
LC.
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