domenica 16 marzo 2014

IKEA, IN CONSIGLIO SI FA LA CONTA

Giuseppe Marazzini
16.03.2014

La Prealpina Legnano – giovedì 13 marzo 2014 pag 37

Ordine del giorno della Sinistra Legnanese contro il progetto. Ma il punto finisce in coda 

LEGNANO - Il punto è inserito malauguratamente per ultimo all'ordine del giorno del consiglio comunale di martedì. Si tratta di una mozione sul caso Ikea che chiede all'assemblea di prendere finalmente una posizione chiara sul progetto: una votazione che inchioderà ogni gruppo alle proprie responsabilità nel dire un sì o un no. Senza tatticismi, senza curve, di fronte a tutta la città. Già una volta si era tentato di far pronunciare l'aula su uno dei più grandi interventi urbanistici dell'Alto Milanese degli ultimi anni, ma alla fine il documento era stato ritirato. Ora ci riprova la Sinistra Legnanese che attraverso il suo consigliere Giuseppe Marazzini ha elaborato un documento articolato che chiede di esprimere "parere negativo". Una conta che già fa discutere, soprattutto all'interno del Partito democratico visto che in commissione c'è già stato un precedente sfavorevole alla maggioranza, la cui linea ufficiale rimane allineata con la posizione attendista dell'assessore al Territorio Antonio Ferrè (quota, appunto, Pd). Il quale ancora la scorsa settimana non ha voluto sbilanciarsi. 

La discussione, anche per queste ragioni, si preannuncia molto interessante e sarebbe pertanto il caso di anticipare il punto a inizio della riunione in modo di consentire a tutti di seguirla. Perché la trasparenza, con una posta in gioco così alta, si fa anche così. Ikea dal canto suo, alla luce della nuova legge regionale, ha riaggiustato il suo progetto rimodulando ingombri e volumi. E se l'incognita principale rimane quella della galleria commerciale, alcuni dati sono già sicuri: la viabilità subirà un impatto notevole e una vasta area tra Ceno Maggiore e Rescaldina andrà in pasto al cemento. 

La Provincia di Milano ha già votato nel dicembre scorso un ordine del giorno contro l'operazione e Marazzini richiama ora anche il pronunciamento della Commissione Ambiente del Comune di Legnano che nel febbraio 2013 aveva detto no e chiesto all'amministrazione cittadina "di farsi immediatamente carico di rappresentare questa scelta a tutte le istituzioni coinvolte". Il documento della Sinistra insiste sul consumo di suolo (in gioco 280 mila metri quadrati di suolo agricolo), sull'incremento del traffico con conseguente peggioramento della qualità dell'aria, sulle ricadute negative in termini di posti di lavoro: «Buona parte delle assunzioni effettuate nei grandi centri commerciali avvengono attraverso la firma di contratti a tempo determinato, mentre le dimissioni di operatori nelle altre attività commerciali tradizionali sono definitive. 

Di conseguenza, dopo la prima fase di avvio, il saldo occupazione sarà negativo». Due domeniche fa il fronte del no, rappresentato dal Comitato La.Terr.A., ha già organizzato una grande manifestazione in difesa del suolo e annuncia ora altre iniziative. Alla politica tutta la responsabilità di fare una scelta. E la domanda è: chi vuole Ikea alzi la mano.

Luca Nazari

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