12.06.2015
EXPO, VARESE E CAIRATE IN PRIMA FILA PER LA VISITA DEL VICE PREMIER CINESE
Prosegue il progetto fortemente
sostenuto dal sindaco Paolo Mazzucchelli perché il Seprio diventi la porta
turistica dei cinesi per Expo
Cairate e Varese in prima fila
a Expo nel padiglione della Cina per la visita del vice-premier Wang Yang.
È questo uno dei primi risultati della collaborazione avviata da diversi mesi
tra il comune varesino e la Cina per la promozione turistica delle terre del
Seprio.
Il rapporto instaurato dal
primo cittadino di Cairate, Paolo Mazzucchelli, col governo cinese e il
Consiglio Cinese per la Promozione del Commercio (CCPIT) e la sinergia con la
associazione Lombardia-Cina diretta dal varesino Max Ferrari, hanno fatto sì
che dei 50 posti riservati agli ospiti italiani durante la visita del vice Premier
cinese Wang Yang addirittura 8 fossero per i varesotti cui poi è stata
riservata grande attenzione nei colloqui riservati svoltisi al Padiglione Cina.
Presenti anche il sindaco Attilio Fontana, del prefetto Zanzi
affiancati da Luca Barni, direttore generale della Banca BCC e Dino
Ceccuzzi vicepresidente di Ascom.
Soddisfatto il primo cittadino,
che da tempo si sta impegnando per una intensificazione dei rapporti,
con diversi viaggi compiuti in oriente per la realizzazione del progetto: «Per
la provincia di Varese è un successo inatteso e una grande chance il Giorno
Nazionale Cinese celebrato lunedì scorso in Expo e le prossime giornate
dedicate alle celebrazioni delle varie regione dell’Impero di Mezzo che hanno
visto e vedranno amplissime delegazioni di politici e imprenditori orientali a
pochi chilometri da casa nostra».
L’obiettivo di Mazzucchelli col
progetto “Varese China Friendly” è fare di Malpensa la porta di entrata
non solo a Milano, ma anche alla provincia dei Laghi per ridare vigore al suo
turismo e soprattutto alla sua impresa cui i cinesi guardano con interesse al
fine di instaurare nuove sinergie che partano magari da una partnership sulla
realizzazione di nuove infrastrutture di interesse tanto locale quanto
internazionale.
Non a caso della delegazione ha
fatto parte il varesino Paolo Besozzi, Presidente di Infrastrutture
Lombarde. A spiegare la questione è Max Ferrari che dice: «Da tempo
ripeto a tutti che la Lombardia potrebbe rientrare nel grande progetto
commerciale-infrastrutturale della Nuova Via della Seta fortemente voluta dal
Governo cinese e i colloqui avuti oggi dal Presidente Besozzi ce ne danno ampia
conferma visto il grande interesse dimostrato non solo dai dirigenti di
ambasciata e consolato, ma dai vertici delle più importanti banche cinesi e dal
loro “Consiglio di Promozione degli Affari Internazionali” presieduto a
Milano dal general manager Zhang Gang. Naturalmente ai colloqui dovranno
seguire delle riunioni tecniche, progetti e business plan, ma Besozzi, che ha
poi partecipato all’incontro riservato tra il Governatore Maroni e il
vicepremier Wang Yang, ha già consegnato ai rappresentanti del governo di
Pechino dei documenti di studio interessanti e sono convinto che le cose
progrediranno».
«Due giorni fa il premier cinese
ha annunciato il finanziamento della ferrovia che unirà Budapest a Belgrado
e tutti sappiamo – afferma Ferrari – che le interconnessioni tra Genova e
Venezia e gli snodi tra la pianura padana, la Svizzera e il resto della
Mitteleuropa interessano molto all’Impero di Mezzo, e la Lombardia è al centro
di queste interconnessioni. Si tratta di capire se le cose che servono ai
lombardi servono anche a loro e di unire le reciproche utilità realizzando una
perfetta sinergia».
Prossimo appuntamento il 18 a
Saronno con il governo dello Hunan e poi tra Varese ed Expo per le altre
delegazioni a partire da Shanghai.
di Manuel Sgarella
manuel.sgarella@varesenews.it - Pubblicato il 11 giugno 2015
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