di Giuseppe Marazzini
13.03.2011
Coriandoli e cotillon alle case Aler di Legnano.
La recente visita dell’assessore regionale alla casa Zambetti e del presidente di Aler Loris Zaffra mi ha fatto pensare siamo a carnevale ed ogni scherzo vale, sì perché la loro visita è stata una carnevalata. Le dichiarazioni alla stampa dei nostri due del tipo “non vi abbiamo dimenticato” se le potevano pure risparmiare, anzi se stavano da dove sono venuti ci avrebbero fatto pure un piacere.
Per anni Regione ed Aler si sono fatti beffa della situazione abitativa di centinaia di persone che da anni attendono una dignitosa sistemazione dei loro alloggi. Per i ritardi e i lavori mal fatti presso le palazzine Aler di Mazzafame, dopo aver affidato gli interventi a due imprese fallite una dietro l’altra, nessun dirigente Aler è stato allontanato per manifesta incapacità ed incompetenza, sono tutti lì al loro posto a contarsela su, mentre andrebbero mandati via senza liquidazione o bonus di buona uscita.
In via Carlo Porta, invece, si è consumata una storia vergognosa, una storia che assomiglia agli scenari descritti da Carlo Levi nella sua bella storia raccontata in “Cristo si è fermato a Eboli”.
Alcuni anni fa accompagnai un giornalista del settimanale cattolico “Luce”, che stava svolgendo una inchiesta sulle case popolari a Legnano, proprio presso gli alloggi Aler di via Carlo Porta, leggete il resoconto di quella visita nell’articolo allegato qui sotto.
Negli ambienti istituzionali, in queste settimane si sta discutendo molto, nell’ambito del Piano del Governo del Territorio, di qualità urbanistica, ma la vergogna urbanistica di alcuni stabili Aler non emerge.
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Milano aprile 2010 - Aler. Inquilini in piazza. “Siamo arrabbiati, aumentano spese e affitto e in cambio zero servizi”
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