Il caso è approdato in Consiglio comunale.
Il sindaco: «Ci sono cordate interessate a far ripartire il Legnano»
di Luca Nazari
La Prealpina giovedì 24 marzo 2011 pag. 21
Le contestazioni da parte del Comune di Legnano nei confronti del Legnano Calcio, inadempiente per quanto riguarda il rispetto della convenzione per l'uso dello stadio, erano iniziate a maggio dello scorso anno. Ma la vicenda sta adesso assumendo toni sempre più paradossali e lo stesso sindaco Lorenzo Vitali lunedì sera in consiglio comunale ha fatto il punto su una situazione che, al punto in cui si è arrivati, può essere sbloccata solo dal Tribunale.
Spunto per la discussione un'interrogazione del consigliere della Sinistra, Giuseppe Marazzini, con cui si chiedevano lumi sul caso stadio e su quanto sta accadendo. A fare pressing sull'amministrazione comunale anche un folto gruppo dei Boys lilla che ha voluto essere presente in aula e che non ha mancato di far sentire la sua voce come già in occasione del Gran Galà della scorsa settimana quando era stato organizzato un presidio in piazza San Magno con striscioni e cori.
Gli aspetti che s'intrecciano sono peraltro diversi e riguardano da un lato la disponibilità del "Mari", di cui il Comune ha bisogno al più Presto per cominciare a lavorare in vista del Palio (oltre al montaggio delle scenografie e al controllo sulle varie strutture dal 2009 bisogna stendere l'anello in sabbia su cui passa prima la sfilata e si disputa poi la corsa ippica delle contrade); e dall'altro rimandano al futuro stesso della società di calcio sul quale continuano a rincorrersi voci.
«il punto principale - ha sottolineato il sindaco - è che il titolo sportivo è ancora in mano alla società. Confermo che ci sono imprenditori intenzionati a far ripartire il Legnano Calcio, ma la questione è difficile proprio perché il titolo sportivo non è nella disponibilità ne della Lega Calcio ne del Tribunale ma è ancora, come detto, della società che non è fallita».
Vitali ha anche ripercorso gli ultimi dieci mesi in cui l'amministrazione civica ha più volte chiesto conto formalmente all'AC Legnano dei vari lavori di manutenzione non fatti: solo alla fine di agosto si era riusciti a organizzare un incontro in cui la società aveva preso atto delle richieste. Poi più nulla: a ottobre Palazzo Malinverni ha fatto partire la procedura per riscuotere la fidejussione e poco dopo è stata effettuata una richiesta formale per rientrare in possesso della struttura. Anche stavolta niente è però cambiato, e quando la convenzione a dicembre è scaduta il Comune si è visto costretto a sollecitare l'intervento del Tribunale.
Peccato che il liquidatore abbia poco dopo risposto inviando una diffida in quanto sarebbero in corso non meglio precisate verifiche per cui le porte non possono essere riaperte. Dal municipio sperano che una convocazione del giudice arrivi ora al più presto e che si possa finalmente prendere atto delle condizioni dello stadio, totalmente abbandonato dallo scorso mese di settembre e che nel frattempo è stato anche privato degli allacciamenti a corrente elettrica e acqua.
Marazzini da parte sua ha rimarcato che quella convenzione andava fatta in modo diverso, mentre i tifosi, che si sono poi fermati a parlare con il sindaco fuori dall'aula, continuano a sostenere che il Comune doveva fare di più per evitare quanto successo. Il Palio dell'ultima domenica di maggio è dunque a rischio? Nessuno vuole pensarlo, ma qualche dubbio comincia a insinuarsi.
Me car Legnan – Testo e musica di Ernesto Parini (1909 – 1993)
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