LegnanoNews 15 marzo 2011
PROVINCIA: POSITIVA L'ESPERIENZA DEI LIMITI DI VELOCITA'
L’esperienza di adottare, sino alle 24 di oggi, i 70 chilometri orari sulle Tangenziali e sulle principali Strade provinciali è da considerarsi complessivamente positiva" ha dichiarato, oggi, il presidente della Provincia di Milano, On. Guido Podestà, intervenendo a una trasmissione televisiva in compagnia del professor Antonio Ballarin Denti, docente di Fisica dell’ambiente all’Università Cattolica di Brescia. "Questa misura - ha proseguito Podestà - ha prodotto, nel periodo fissato dall’ordinanza, risultati positivi. Non siamo così sciocchi e autoreferenziali da non prendere in considerazione l’apporto fornito dalle condizioni meteorologiche che, nelle ultime settimane, grazie a pioggia e vento, hanno contribuito a diminuire la quantità di polveri inquinanti nell’aria. Abbiamo adottato, del resto, questa misura con l’unico scopo di favorire la salute pubblica e non con l’obiettivo di fare cassa".
"Non è da escludere - ha quindi concluso il presidente - che, qualora dovesse riproporsi il prossimo inverno una nuova emergenza smog, potremmo ripristinare l’abbassamento dei limiti della velocità da 90 a 70 chilometri orari e inserire questo provvedimento nell’ambito di un più ampio “pacchetto antismog” incardinato sulla sostituzione delle caldaie obsolete e inquinanti. La Provincia di Milano, infatti, si accinge a stipulare convenzioni con alcuni istituti di credito volti a incentivare la sostituzione delle vecchie caldaie con nuovi impianti “verdi” di ultima generazione. Quest’iniziativa prevede l’ammortamento, nell’arco di due-tre anni, del costo del nuovo impianto senza che per le famiglie si verifichino incrementi nelle bollette".
LIBERO ed. Milano, 12 marzo 2011 pag.42
Martedì l'ultimo giorno di provvedimento
La trovata dei 70 all’ora ci è costata 100mila euro
Centinaia di cartelli e squadre di operai per un mese di limiti antismog
DINO BONDAVALLI
È rimasto in vigore solamente un mese, ma è costato quasi 90 mila euro il provvedimento antismog che ha introdotto il limite di 70 chilometri orari su tangenziali e provinciali e che scadrà ufficialmente martedì 15. L'adeguamento della segnaletica stradale necessario per dare effetto all'ordinanza di Palazzo Isimbardi, che ha riguardato numerosi tratti di strade provinciali e decine di chilometri di tangenziali, non è infatti stato a costo zero. Tra il valore dei cartelli installati e il lavoro necessario per la sostituzione di quelli già presenti lungo le strade meneghine, i costi a carico della Provincia sono stati tra i 20 e i 30 mila euro, mentre quelli per Serravalle sono arrivati a 60 mila euro. Cifre importanti. Che in periodo di crisi e austerità fanno impressione, anche se i soldi spesi non sono tutti a fondo perduto. Di fronte agli effetti pressoché nulli sortiti dai nuovi limiti, sistematicamente ignorati dagli automobilisti meneghini, fatto che dopo la rimozione i cartelli verranno conservati per essere riutilizzati rappresenta una magra consolazione.
D'altra parte, nonostante l'esito fallimentare del provvedimento, l'intenzione della Provincia e dei sindaci dei Comuni milanesi che hanno partecipato al tavolo per l'emergenza smog è quella di riproporlo già a partire dal prossimo autunno. Magari inserendolo in un più ampio pacchetto di interventi volti a promuovere la mobilità sostenibile e l'utilizzo dei mezzi pubblici. «Anche se è brutto dirlo, da qualche parte è necessario cominciare a lavorare per ridurre l'inquinamento» spiega il capogruppo della Lega in Consiglio provinciale, Gianbattista Fratus. «Certo, quest'anno c'è stata un po' di confusione, perché si è deciso di intervenire sulla spinta di un'emergenza, per cui spero che per l'anno prossimo ci si prepari per tempo». Il riferimento di Fratus non è solo al provvedimento antismog, ma «anche all'ordinanza per le catene e le gomme da neve, tutte misure arrivate in maniera improvvisata».
Nessuno stupore, quindi, che i provvedimenti abbiano scatenato polemiche a ripetizione e che gli automobilisti li abbiano beatamente ignorati, forti anche degli scarsi controlli lungo le strade. Una mancanza contro la quale la Provincia sta già correndo ai ripari. Dopo aver ammesso che «l'unico autovelox in forza alla polizia provinciale è fuori uso», l'assessore alla Mobilità, Giovanni De Nicola annuncia infatti che «presto sulle strade provinciali più pericolose verranno installate nuove apparecchiature per il rilevamento della velocità». Una misura volta «solo ad aumentare la sicurezza nei punti in cui si verifica il più alto numero di incidenti» sottolinea De Nicola. Ma utile anche in vista di un bis del provvedimento antismog il prossimo autunno.
CHE FLOP:
L'ORDINANZA
Emessa dalla Provincia il 14 febbraio e valida fino al 15 marzo, prevede l'introduzione del limite di 70 chilometri orari su provinciali e tangenziali.
A RILENTO
Anche se è datato 14 febbraio, sulle provinciali il limite di velocità entra in vigore a rilento. L'installazione dei cartelli dura infatti diversi giorni. Sulle tangenziali il nuovo limite scatta solo il 21 febbraio.
LE POLEMICHE
Il capogruppo del Carroccio a Palazzo Marino, Matteo Salvini, definisce il limite «una vaccata». Il presidente del Consiglio regionale Davide Boni parla invece di «stramberia».
I CONTROLLI
Sulle tangenziali sono solo 500 i verbali emessi dalla polizia stradale.
Nessun verbale per la polizia provinciale, il cui unico autovelox è fuori uso
SNAPORAZ- "Il traffico"
Nessun commento:
Posta un commento