sabato 5 marzo 2011

Salviamo i pedoni

di Giuseppe Marazzini
05.03.2011


Legnano, ennesimo incidente automobilistico, un pedone viene travolto sulle strisce pedonali, è ricoverato presso l’ospedale di Legnano in prognosi riservata ma dovrebbe farcela, gli facciamo tanti auguri di pronta guarigione.
Il fatto è accaduto nei pressi del sottopasso ferroviario vicino alla stazione l’altra sera, 1 marzo, alle 21.
Siamo al terzo pedone travolto sulle strisce pedonali in poco meno di tre mesi, due dei quali purtroppo sono deceduti. A questo punto ci sono poche scusanti, o l’amministrazione pubblica interviene con soluzioni radicali, eliminando tutte le criticità che riguardano i diversi passaggi pedonali e decretando la diminuzione della velocità nel centro cittadino, oppure i pedoni dovranno ripiegare a sorta di fai da te, magari dotandosi di una paletta luminescente per segnalare quando attraversano la strada.
Il predominio delle automobili rispetto ai pedoni è stato da me posto in consiglio comunale con una interrogazione del 15.2 u.s. . Nell’interrogazione ponevo, appunto l’accento, sulla disattenzione e negligenza da parte degli automobilisti a rispettare i diritti dei pedoni.
Non da ultimo, proponevo, nella stessa sede, di non perdere la buona abitudine di fare campagne di prevenzione rivolte a tutti i cittadini per divulgare i principi basilari della sicurezza stradale, ivi compresi i diritti dei pedoni (cartelli, manifesti, display pubblicitari ,ecc.)
È mia opinione che all’interno dell’amministrazione, anche se tutti dichiarano che si stanno dando da fare, qualche inerzia o sottovalutazione ci sia e se la situazione non migliorerà qualcuno dovrà cambiar mestiere.


Auto investe pedone, è grave.
Il Comune: passaggio pericoloso
L'assessore Faggionato annuncia interventi col Piano del traffico

di PAOLO GlROTTI

UN ATTRAVERSAMENTO pedonale pericoloso, un incidente che conferma senza bisogno di ulteriori elementi di giudizio la situazione di precaria visibilità e l'Amministrazione comunale che decide a questo punto di accelerare le procedure per cambiare la situazione e impedire altri casi simili: è così che può essere riassunta la situazione dell'attraversamento pedonale all'ingresso del sottopasso automobilistico di piazza Monumento, un problema che è ormai da anni sul tavolo e per il quale non è ancora stata trovata una soluzione, ma che l'incidente di martedì sera ha riportato in primo piano.

È SUCCESSO infatti che il conducente di una Smart, arrivando da piazza Monumento, non si sia accorto della persona che stava attraversando la strada in quel tratto, finendo per travolgere il malcapitato, a ieri ancora ricoverato in prognosi riservata. Di questo attraversamento si è più volte parlato, tanto che in occasione della presentazione del bilancio 2010 della Polizia locale era stato l'assessore delegato, Elio Faggionato, a promettere una rapida soluzione al caso specifico. Non abbastanza rapida, però, da impedire il fatto di martedì che segue, a poche settimane di distanza, l'ancor più grave episodio che, a fine 2010, ha portato alla scomparsa di don Piergiorgio Colombo, travolto da un 'autovettura mentre attraversava viale Sabotino: “Come avevo detto in quell'occasione siamo ormai a pochi passaggi dal Piano generale del traffico - spiegava ieri Faggionato -e il problema degli attraversamenti pedonali cittadini, così come quello dell'illuminazione di alcuni tratti di strada, sarà certamente prioritario. Noi abbiamo identificato una decina di attraversamenti che ancora risultano pericolosi e su questi abbiamo intenzione di intervenire in maniera massiccia”.

FATTO STA che ora c'è da risolvere con urgenza (il piano del traffico sarà presumibilmente pronto solamente a giugno) almeno il problema dell'attraversamento di piazza Monumento: questo perché si tratta di un problema annoso e la vicinanza con la stazione ferroviaria lo rende un passaggio frequentato dai pendolari che tornano a in città la sera: “Abbiamo un'ipotesi di intervento - spiega ancora Faggionato - e riguarda la possibile apertura del piccolo cancello che sta all'interno dell'area della stazione e che permetterebbe l'attraversamento del sottopasso seguendo parallelamente il percorso dei binari e dunque senza neppure uscire dalla stazione stessa. Stiamo facendo le ultime verifiche in questo senso: ad ogni modo credo che ogni soluzione passerà dall'abolizione dell'attraversamento pedonale su questo tratto di piazza Monumento e del sottopasso”.

INCIDENTE
ALL’INGRESSO DEL SOTTOPASSO IL CONDUCENTE NON SI È ACCORTO DELLA PRESENZA DI UN PASSANTE

CRITICITÀ
L'EPISODIO HA RIPORTATO L'ATTENZIONE SUI PERICOLI DI ALCUNI ATTRAVERSAMENTI

LA PROPOSTA
SI POTREBBE APRIRE UN CANCELLO E ATTRAVERSARE SENZA USCIRE DALLA STAZIONE

Il Giorno Legnano, giovedì 03 marzo 2011, pag.4



Le polveri sottili fanno bene alla salute!

di Giuseppe Marazzini
05.03.2011


Sempre nella seduta del consiglio comunale del 15.2. u.s., è stata tratta una interrogazione da me presentata inerente all’inquinamento atmosferico e nel botta e risposta ho argomentato “che il provvedimento preso della Provincia di Milano, il divieto di superare i 70 Km all’ora sulle tangenziali per diminuire le emissioni inquinanti, con il consenso di tutti i Sindaci, sarebbe stata una bufala e non avrebbe funzionato”, ora le mie argomentazioni hanno ottenuto soddisfazione. L’articolo che segue ci spiega in che mani siamo.

Le ronde in tangenziale
Pioggia di no alla safety Car
anti-smog

I partiti scettici sulle volanti a 70 km all'ora. Veleno Lega: inutili, ostacolo alla circolazione

EDOARDO CAVADINI

Il nuovo limite a 70 chilometri orari sulle tangenziali introdotto dal presidente della Provincia Guido Podestà per calmierare l'emissione di inquinanti si sta rivelando un flop.
L'intenzione di ridurre il Pm10 mollando l'acceleratore è frustrata quotidianamente dalla cronaca: il 99% degli automobilisti se ne infischia allegramente, consapevole che il rischio multa è ridotto ai minimi termini. Le pattuglie infatti non sono aumentate, così come il numero di autovelox attivi, e questo per evitare uno stillicidio di contravvenzioni, conoscendo le abitudini dell' automobilista medio.

Ora è la volta delle safety car, nuovo stratagemma uscito dal tavolo di coordinamento dei sindaci della cintura milanese per cercare di far rispettare il limite più sbeffeggiato di tutti. L'idea, questa volta, arriva dalla Polizia stradale: fino allo scadere dell'ordinanza anti-smog (15 marzo) alcune pattuglie percorreranno le tangenziali rigorosamente a 70 all'ora, con i segnalatori luminosi accesi, e faranno da "tappo" agli automobilisti costringendoli (ma l'intenzione è quella di persuaderli con le buone) a rispettare il limite. "Si tratterà di farla entrare in vigore il prima possibile” dichiara l'assessore alla Viabilità Giovanni De Nicola, "il 15 è molto vicino”. Pur non essendo un grande estimatore della decisione, De Nicola è convinto che "l'automobilista vada educato al rispetto dei nuovi limiti, perciò non bisogna agire subito con il bastone delle multe”.

Ma come detto, il risultato è che nessuno li rispetta. Una realtà con la quale si confronta la Lega Nord: il capogruppo in Comune Matteo Salvini si era già espresso molto nettamente contro i limiti, giudicandoli una "vaccata": “Avere sempre più polizia per le strade va solo bene” dice ora Salvini “ma sui limiti a 70 non cambio idea: sono inutili e pure pericolosi, perché rischiano di creare degli incidenti». È più accomodante il collega di partito e di carica a Palazzo Isimbardi, Giambattista Fratus, per il quale “se vogliamo difendere l'ambiente dobbiamo pur iniziare da qualche parte”, ma alla fine è costretto ad ammettere che “probabilmente la situazione non cambierà, e magari le safety car creeranno più ostacoli che altro”.

Perplessità, dubbi, critiche dalle quali si tira fuori abbastanza clamorosamente il capogruppo PdL Massimo Turci, il quale non solo non è aggiornato sull'ultimo provvedimento preso al tavolo sull'aria (“Non ne so proprio niente”), ma non è molto ferrato nemmeno sui limiti a 70 (“esco ora da un periodo di lavoro molto intenso”).
Infine Angelo Sirtori, presidente della Federazione Autotrasportatori di Milano, se la cava con una battuta controcorrente: “Ci metteremmo la firma noi trasportatori per poter andare a 70 all'ora in tangenziale, invece che a passo d'uomo. Detto ciò mi pare l'ultimo spot di una lunga serie di iniziative che in concreto non portano a niente”.

Libero, giovedì 3 marzo 2011, pag. 55



Carcarlo Pravettoni “Il pedone”

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