mercoledì 27 aprile 2011

Mi candido a Sindaco di Legnano, che ne dite?

di Giuseppe Marazzini
27.04.2011


Non è una trovata pubblicitaria bensì una proposta seria.
Ci sono ragioni civili alla base della mia proposta e quindi non vuole essere soltanto un segnale per richiamare l’urgenza del cambiamento. La città continua a perdere terreno checché ne dicono i nostri notabili al governo cittadino. È necessaria una svolta vera e non pasticciata.

Viviamo in una città che un po’ alla volta sta scivolando verso l’indifferenza, dove il senso civico e la tutela della cosa pubblica paiono valori smarriti. Il tempo rimasto per invertire questa tendenza non è molto e non possiamo permetterci di sprecarlo. Troppi, e la politica in questo ha le sue responsabilità, pensano solo agli interessi personali e molto poco alle condizioni degli altri.

Abbiamo un numero crescente di giovani che non hanno di che vivere, che non possono formarsi una famiglia ma vengono continuamente irrisi da quelli che hanno incarichi plurimi permanenti, chi in politica, chi in altri settori della pubblica amministrazione o nel privato, o da quelli che hanno più di una pensione.

La mia proposta è rivolta a tutti i soggetti che vogliono misurarsi con un cambiamento vero, a cominciare dalle forze che rappresento in Consiglio Comunale e a tutto quel mondo, che va della sinistra ai cittadini “in movimento”, che per varie ragioni si è disaffezionato al voto, ma la mia proposta è rivolta anche a quelle realtà con cui ho avuto modo di collaborare in questi anni di lavoro in Consiglio Comunale e che mi hanno dato la possibilità di conoscere meglio i problemi e le esigenze della popolazione.

So per certo che questa mia proposta scombinerà i piani di qualcuno, ma francamente passare mesi e mesi attorno ad un tavolo a parlare di idee o proposte già note perché molto ben esplicitate dai cittadini nelle loro molteplici manifestazioni, lo trovo un regalo ai nostri avversari politici.

Così come penso sia un errore politico presentare un candidato sindaco frutto della cosidetta “ingegneria politica delle segreterie”, perché la sinistra e il centro sinistra, per affermarsi, hanno bisogno di recuperare il grosso consenso popolare perso negli ultimi decenni con un candidato coerente con le speranze di questo mondo, e per far questo bisogna darsi da fare subito.
Io comincio.

Nessun commento: