Dopo una serie di incontri cominciati nel 2011 e la costituzione di tre tavoli su spazio, lavoro e salute, l’idea di uno spazio pubblico rivolto al genere femminile sta per diventare realtà. Presentazione il 23 ottobre a Palazzo Marinoalla presenza del sindaco Giuliano Pisapia. Presidente sarà Nicoletta Gandu
di Stefania Prandi
| 22 ottobre 2012

“Credo che sia importante per Milano, così come accade in
altre città italiane ed europee, avere una sede dove le donne si possano
incontrare per dialogare, fare rete e progetti, studiare e divertirsi, fare
cultura e darsi reciproco riconoscimento e sostegno – spiega Gandus – . Un
luogo ‘civico’ di cui sia riconosciuto il ruolo, l’autorevolezza e
l’importanza simbolica sia da parte delle donne sia da parte delle
istituzioni”. Se la parola d’ordine del progetto è inclusione,
la presenza di una donna di origine straniera è fondamentale. “Quando noi
straniere arriviamo a Milano – dice Okungbowa – ci colpiscono i palazzi, così
chiusi. Chi ci abita? Ci chiediamo. E come faremo a conoscerci noi che veniamo
da paesi dove siamo abituate a scambiarci di continuo parole e calore umano?
Ecco, queste barriere che non riusciamo a superare rischiano di dividerci le
une dalle altre. L’apertura della Casa delle donne potrà essere un simbolo di
apertura dei palazzi e un invito alle donne straniere affinché escano dal
chiuso delle loro case”.
Anche la presenza di una giovane donna freelance
è importante per una struttura che vuole dare voce e spazio a tutte le donne.
“Noi giovani i lavori non è che non li troviamo, anzi ne abbiamo troppi, spesso
mal pagati, e poco o niente tutelati: in pratica siamo delle acrobate
– dice Notarbartolo. – Quelle di noi che hanno pure dei figli sono doppiamente
acrobate. Vorremmo che la Casa fosse un luogo dove incontrarci, stabilire
nuove relazioni con altre donne, valorizzare le nostre intelligenze. I
figli? In questa casa potremo portarli con noi”.
L'OdG presentato a luglio 2012 dal Consigliere Marazzini del Gruppo Sinistra Legnanese
riguardo l'istituzione anche a Legnano di una "Casa delle donne"
Il Fatto Quotidiano 22 ottobre 2012
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