07.10.2014
Dal Blog di Stefano Quaglia
domenica 5 ottobre 2014
Ingerenza civica
Con una casualità strabiliante,
il sermone di Insieme per Legnano è arrivato proprio nel giorno in cui i
livelli superiori del PD si sono interessati della situazione politica
legnanese, anche dietro mie pressanti sollecitazioni. In fondo, può una lista con
il 7,26% dei voti fare il bello e cattivo tempo nell'amministrazione comunale,
occupando posizioni chiave dentro e fuori Palazzo Malinverni?

Una lista di maggioranza dovrebbe
pensare al "bene della città" (refrain sentito più volte da Insieme
per Legnano), e non impegnarsi nel metodo Boffo contro chi non si piega a fare
lo yes-man e vuole vivere l'impegno di consigliere comunale in modo critico e
costruttivo.
Capisco che Insieme per Legnano
forse ha temuto di perdere le sue poltrone, e intuisco anche che come
presidente della commissione Territorio potrei essere scomodo per qualcuno in
vista della variante al PGT. Ma democrazia e partecipazione, di cui tanto
abbiamo parlato in campagna elettorale, significano anche che tutti i consiglieri
di maggioranza contano allo stesso modo, e che essere consigliere di
maggioranza non significa accettare acriticamente quanto viene deciso da poche
persone. Invece certi consiglieri di maggioranza non possono nemmeno aprire
bocca, secondo i professoroni di buona politica (sic!) di Insieme per Legnano
dovrebbero solo votare a comando in aula.
Siccome non vivo di poltrone e
nemmeno grazie a qualche partito o associazione politico culturale che dir si
voglia, ragionerò sempre con la mia testa. Insieme per Legnano pensi a casa
sua, invece di fare la morale agli altri giocando a screditare chi la pensa
diversamente. E' tempo perso, Legnano ha bisogno di altro.
Perché non iniziamo a fare una
seria verifica sull'attuazione del programma su cui gli elettori ci hanno dato
fiducia? E magari potremmo anche avviare un percorso per la riduzione delle
tasse.
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