12.10.2014
La Prealpina Legnano – sabato 11
ottobre 2014 pag.37
E nella nuova Rsa non sono tutte rose e fiori
LEGNANO - Nel gennaio 2012,
quando era stata inaugurata, la nuova casa di riposo venduta alla Cooperativa
sociale Kcs Care Giver era stata
presentata come un fiore all' occhiello della sanità lombarda, un struttura
moderna, efficiente e innovativa. Due anni dopo, l’opinione diffusa tra
parecchie famiglie degli ospiti è che forse si stava meglio quando si stava
peggio, nella vecchia Casa Accorsi antiquata e piena di limiti. Che tra gli
ospiti della nuova casa di via Girardi serpeggi un certo malumore è testimoniato
da tre eventi recenti: l'intervento nell'ultimo consiglio comunale del
consigliere Giuseppe Marazzini, che
ha chiesto alla giunta di Alberto
Centinaio una verifica sulla qualità dei servizi offerti dalla struttura,
una lettera con cui le famiglie vorrebbero rinnovare il Comitato parenti (una sorta di "ente di controllo
interno") e l’umore dell'assemblea che mercoledì era stata convocata dai
sindacati che ieri hanno formalizzato a Kcs una richiesta di incontro. Da parte
sua, da quando la Rsa è diventata privata il Comune non può più metterci becco;
ma il sindacato ogni anno incontra i dirigenti delle residenze socio
assistenziali di Legnano per discutere di servizi offerti, standard di qualità,
aumenti delle rette e servizi eventualmente "aperti al territorio".
«Mercoledì - racconta il segretario della Spi Cgil Giampietro Camatta anche a nome dei colleghi di Fnp Cisl e Uilp Uil
- abbiamo spiegato alle famiglie degli ospiti che è nostra intenzione
incontrare Kcs per confrontarci sui medesimi punti proposti a tutte le altre
Rsa del territorio. Durante la riunione sono emersi diversi aspetti, sui quali
andremo a discutere». L'ultima assemblea nella ex Casa Accorsi risaliva a 18
mesi fa, quando Cgil, Cisl e Uil
avevano preso atto che il trasloco dalla vecchia alla nuova struttura si era
svolto secondo i termini dell'accordo che era stato sottoscritto con la nuova
proprietà. Da allora il compito di vigilare sulla qualità del servizio offerto
agli ospiti era stato affidato al Comitato parenti, proprio lo stesso che ora
le famiglie sentendosi poco rappresentate vorrebbero però rinnovare.
Luigi Crespi
Nessun commento:
Posta un commento